Buongiorno, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione questa domanda: un soggetto in cura con psicofarmaci (non conosco ulteriori dettagli sulla patologia) che da qualche tempo presenta sbalzi d’umore e comportamenti violenti nei confronti delle cose (pugni, calci e lancio di oggetti), può mantenere l’idoneità a lavorare come tecnico di laboratorio in un’azienda privata (ambito non sanitario)?
In caso negativo, come possono agire i colleghi? I fatti sono già stati segnalati ai responsabili che hanno provveduto a parlarne con la persona in questione ottenendo, per il momento, la cessazione degli atti violenti.
Grazie a chi risponderà.
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