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Consiglio su prescrizioni ASL

Questo argomento ha avuto 34 risposte ed è stato letto 2722 volte.

baro

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  • Consiglio su prescrizioni ASL
  • (27/12/2007 16:45)

Vi chiedo consiglio su questa situazione che mi è capitata. Ho effettuato d'urgenza delle visite per un'azienda edile prescritta per mancanza di sorveglianza sanitaria. Visitato operaio edile di 37 anni che alla spirometria presentava un quadro ostruttivo moderato. Paziente rumeno non sintomatico, non assume farmaci, non riferisce nessuna patologia. L'unica cosa riferita era un probabile intervento al polmone all'età di 7 mesi ma non aveva nessuna cartella o certificato medico da portare in visione. Decido di chiudere l'idoneità, in considerazione anche dell'urgenza e del fatto che il dipendente non aveva sintomi e l'esame obiettivo era negativo , con una idoneità con prescrizione: uso di DPI per le vie respiratorie con periodicità annuale. Allego una lettera al medico curante per effettuare visita pneumologica di controllo e avverto il lavoratore di contattarmi nel caso in cui la sua situazione clinica si modificasse. La Asl ha visionato in una ispezione su cantiere la mia cartella e mi ha sanzionato secondo l'art. 17 c.1 lett. B del D.lgs 626/94, perchè non ho effettuato gli approfondimenti diagnostici specialistici necessari fornendo di conseguenza al Datore di lavoro inidcazioni inadeguate circa le misure di protezioni da adottare. Mi è stato consigliato di fare ricorso in quanto U.P.G. non può sindacare su quelle che sono le decisioni cliniche del medico competente e in quanto è il m.c. che si avvale della facoltà di decidere di avvalersi o meno di medici specialisti per esprimere il GIudizio di Idoneità. VI chiedo consiglio e cosa mi conviene fare. Grazie

Gennaro

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (27/12/2007 17:44)

Non riesco a capire il motivo della prescrizione.
La lettera b dell'articolo 17 rimanda all'articolo 16.
l'articolo 16 al comma 3 stabilisce che gli accertamenti di cui al comma 2 comprendono esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirate al rischio ritenuti necessari dal medico competente.
Il lavoratore risulta asintomatico e negativo all'esame obiettivo
A questo punto mi sorge una domanda, oltre a contestarti l'articolo, ti hanno prescritto esami supplementari da far praticare al lavoratore? Gli UPG quando contestano una violazione devono anche indicare i modi e i tempi per l'ottemperanza tranne nei casi in cui per varie ragioni la persona oggetta di prescrizione non può procedere.
E' pur vero che se prevedo nel programma di sorveglianza sanitaria degli accertamenti supplementari, in caso di alterazioni di uno di essi devo approfondire il caso.
Forse sarebbe stato meglio approfondire, perchè in caso di negatività non ci sarebbe stata la prescrzione dell'utilizzo del DPI per le vie respiratorie, che come ogni DPI è fastidioso da tenere per molto tempo e causa difficoltà alla respirazione in persone con alterazioni dele vie aeree.
Forse è questo che hanno pensato?
Invito anche altri colleghi a intervenire, è un caso particolare e merita approfondimenti
Saluti Gennaro

Gennaro Bilancio

nofertiri9

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (27/12/2007 17:47)

Tanto per cominciare, se non era medico , anche se UPG, non poteva aprire la cartella; gli UUPPGG possono visionare i giudizi di idneità, ma le cartelle sono rigorosamente sottoposte al segreto professionale, anche quelle degli ospedali non possono essere viste da nessuno se non per ordine del magistrato. Se invece è medico, diciamo che correttezza deontologica avrebbe voluto che prima di tutto ne parlasse con te, ma questo non vale per legge. Se ritiene che il tuo giudizio sia inadeguato, o è medico e ha visitato in prima persona il lavoratore e quindi parla a ragione veduta, oppure davvero non comprendo come possa permettersi di sindacare.
Fai tu: c'è chi preferisce "non inimicarsi gli OOVV" e paga silente, ben sapendo che una quota di ciò che viene recuperato con le sanzioni va in tasca a chi tali sanzioni ha procurato di comminare, e c'è chi si è ampiamente rotto le scatole di queste strane "tangenti di stato" e pianta un gran casotto.
Troppo stanca, io ormai, per sindacare e/o suggerire.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Gennaro

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (27/12/2007 18:20)

No..Nofer non è così
Gli UPG anche non medici possono aprire le cartelle, naturalmente non possono valutare qualitativamente il lavoro fatto da unmedico (non ne hanno competenza)
Inoltre l'art 64 del DPR 303/56 stabilisce che gli Ispettori del lavoro (una volta erano chiamati così) oltre a tante cose hanno la facoltà di prendere visione, presso gli ospedali, ed eventualmente di chiedere copia, della documentazione clinica dei lavoratori ricoverati per malattie dovute a cause lavorativeo presunte tali.
Inoltre è pur vero che una parte delle sanzioni dovrebbero andare agli UPG ma questo non avviene, almeno nelle nostre zone.
Naturalmente questo per la precisione, non ha nulla a che fare con il quesito di partenza, e spero che non si apra un dibattito:))
Buona Sera Gennaro

Gennaro Bilancio

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (27/12/2007 20:49)

Gennaro, scusa, ma se non possono (e tu mi confermi che no medico = no giudicare) esprimere giudizi di merito, che c... le aprono a fare le cartelle? Che, non ci credono che le visite siano state fatte? non dovrebbe bastare prendere visione dei giudizi di idoneità, che è buona norma vengano comunicati con nota a parte magari in uno al dettaglio degli ASP praticati per ciascuno, e al più del piano di sorveglianza sanitaria?
A mio avviso, nessuno si può permettere di andare a ficcare il naso nelle cartelle cliniche di chiunque, a meno di non avere uno specifico mandato. E' come se qualcuno venisse a spiare nel mio PC con chi mi scrivo, oppure nella mia cassetta della posta giù nell'androne!
E se non sono dati "sensibili" quelli strettamente sanitari, ditemi voi quali!
Quanto al fatto che le ASL dalle nss. parti non abbiano nemmeno gli occhi per piangere, e questo è altro problema, ma sappiamo bene che sta storia delle "ripartizioni" e/o incentivazioni che dir si voglia è un dato di legge piuttosto consolidato. Con il quale io non sono d'accordo per principio, ma anche questa è un'altra storia.
Personalmente, già 20 anni fa io sostenevo che più che mai nella Sanità "da ciascuno secondo le proprie capacità, a ciascuno secondo i propri meriti". Non ce la si fa più, gennaro caro, a vivere in un mondo di furbi, furbetti e furbastri, per di più sentendosi anche profondamente stupidi. Ora, io non ho idea di come siano andate le cose se non per quel poco che barbararori ci ha raccontato, e dunque non mi permetto certo di giudicare così a freddo e da fuori, però sto assistendo a delle vere e proprie "esibizioni di forza" all'interno dei Servizi, di cui spesso sono involontarie vittime (anche sacrificali) i MC o i DdL, meno spesso i RSPP. Personalmente, sono contraria concettualmente ai "pronti soccorsi" nel tema della Sorveglianza Sanitaria, troppo spesso disattesa; e però, mi è stato fatto notare, tempo fa, che "se non lo fai tu, di certo lo fa qualcun altro, e magari anche meno bene...", il che è anche ragionevolmente vero.
Per questo, ho detto prima che davvero mi sento troppo stanca...

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Pennacchio

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (28/12/2007 00:25)

Premesso che concordo con Gennaro sull'opportunità di approfondire e poi esprimere il giudizio, non vedo come si possa sanzionare l'operato del mc che esegue gli accert. sanitari art. 16. Qui non si tratta di contestare se il mc ha indicato in cartella i fattori di rischio, si entra in pieno merito e si contesta al mc di non aver eseguito gli "accertamenti preventivi intesi a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro...". Nel caso in cui, però, il collega della vigilanza decida di entrare in questo tunnel (contestare nel merito e non nei formalismi) deve farlo con estrema cautela e con conoscenza precisa e, direi, più approfondita del mc: deve conoscere i rischi,deve conoscere il piano sanitario (gli esami fino a prova contraria li decide il mc), deve visitare il Lavoratore (dice bene Nofer). Deve arrivare, insomma, a evidenziare che il mc ha esposto in modo improprio un lavoratore ad un rischio, contestando così anche il giudizio di idoneità (in genere contestazioni di questo tipo si leggono solo nelle carte dei processi o sentenze della cassazione).
A mio modo di vedere, comunque, il problema vero non è nemmeno la prescrizione di un ispettore bensì le possibili ripercussioni legali (penali e civili) di un giudizio basato su queste basi nel caso di insorgenza di qualche patologia.

Gennaro

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (28/12/2007 08:12)

Premeso che anche io concordo con voi....ma devo aggiungere....
Nofer ha scritto "Gennaro, scusa, ma se non possono (e tu mi confermi che no medico = no giudicare) esprimere giudizi di merito, che c... le aprono a fare le cartelle? Che, non ci credono che le visite siano state fatte? non dovrebbe bastare prendere visione dei giudizi di idoneità, che è buona norma vengano comunicati con nota a parte magari in uno al dettaglio degli ASP praticati per ciascuno, e al più del piano di sorveglianza sanitaria?"

Rispondo: gli UPG non medici, oltre al giudizio di idoneità, possono constatare aprendo le cartelle se sono stati eseguiti tutti gli accertamenti sanitari previsti dal medico competente nel programma di sorveglianza sanitaria e se quest'ultimo viene rispettato. Aggiungo che pur potendo fare ciò, questo non avviene, perchè nei Servizi di Vigilanza ci sono anche i Dirigenti Medici che provvedono a quanto ho scritto in precedenza.
Rispondendo a Pennacchio che ha scritto "Nel caso in cui, però, il collega della vigilanza decida di entrare in questo tunnel (contestare nel merito e non nei formalismi"
Anche questo si può fare e aggiungo si deve fare, alcune volte gli esami strumentali non sono eseguiti in modo corretto, soprattutto gli esami spirometrici, ora capisco che uno o due esami della funzionalità respiratoria siano eseguiti in modo non corretto, ma altro è il discorso dell'80% 90% degli esami eseguiti in modo non corretto. Questi esami inseriti nel programma di sorveglianza sanitaria non sono utili al medico competente, eè come l'esame non fosse stato effettuato, quindi scatta la prescrizione. Questo avviene perchè non sempre gli esami strumentali sono effettuati dai medici competenti o altre figure professonali competenti, ma di turno si alternano nell'effettuarli persone che fino al giorno prima erano salumieri, geometri, fruttivendoli ecc, (senza offesa per queste categorie):))
Naturalmente in questo modo i prezzi si abbassano notevolmente e il fatto che il collega polizziotto:)) vada a contestare questo fenomeno, non credete che possa giovare ai medici onesti?
Saluti Gennaro

Gennaro Bilancio

maalox

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (28/12/2007 08:38)

dubito molto che gli upg non medici possano aprire le cartelle, anche perchè vi assicuro che non capiscono una emerita cippa di una cartella clinica, in fondo sono anche loro comuni mortali ........
per quanto riguarda la sanzione non avrei dubbi prima di tutto a denunciare la questione all'ordine dei medici.

luke70

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (28/12/2007 09:59)

Innanzitutto solidarietà con la collega; secondo credo che debba valutare il rapporto "costi"/benefici. Buoni rapporti con gli OOVV o rispetto della nostra professionalità? Credo che un giudice le darebbe facilmente ragione; altra cosa i rapporti di forza...

Piuiteaczz

Piuiteaczz
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (28/12/2007 12:26)

Si tratta semplicemente dell'ennesimo orrore giuridico emesso da ispettori completamente impreparati in materia di diritto penale e di procedura penale (nessuna preparazione obbligatoria del genere è prevista per gli ispettori).
Si tratta di una macroscopica violazione dei principi tutelati dall'art.25 della costituzione: principio di legalità e determinatezza della fattispecie penale. Una condotta clinica del medico è penelmente rilevante solo nel caso in cui dalla sua condotta o omissione determini una patologia secondo le indicazioni delle sezioni unite della Cassazione. Mancando l'evento (malattia o morte) può essere contestata la sola responsabilità contravvenzionale: peccato però che il D.Lgs 626/94 non indichi certo quali esami fare in questo caso essendo questi rimandati alla discrezionalità del medico. Ogni sanzione quindi va a violare il principio di determinatezza penale: in pratica l'ispettore (asino) ha scritto lui la legge (cioè che dovevi fare esami pneumologici) e subito dopo ti ha sanzionato. ORRORE!!!!! ORRORE!!!!

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