Recentemente mi è stato richiesto di visitare, e quindi di rilasciare apposito certificato, dei lavoratori che, tra l'altro, presentavano come rischio lavorativo quello di essere esposti a lavori in altezza (nello specifico sono degli operai di telecomunicazione che salgono sui tralicci per posizionare o effettuare manutezione di antenne).
Sarei grato di avere consigli in materia, visto che certamente operatori ENEL e RAI o di altre aziende di telecomunicazione hanno già affrontato il problema.
Inoltre durante la riunione del servizio di prevenzione il RLS ha chiestro di effettuare oltre al normale ECG a riposo anche uno da sforzo (tipo IRI test) vista la necessità di salire molti o moltissimi gradini.
grazie a tutti
personalmente faccio eseguire un ecg a riposo, spirometria, audiometria (nel mio caso sono esposti anche a rumore)glicemia ed emocromo con formula oltre oviamente a una valutazione del rachide per posture incongrue etc.., per quanto riguarda prove vestibolari o ulteriori consulenze specialistiche solo se l'anamnesi è positiva...
Saluti
Sergio
Medico Autorizzato
Scusate gli errori ma ho scritto velocemente
Medico Autorizzato
Salute..
questa mia risposta rappresenta il continuo di ciò che già è stato scritto dai colleghi Pennacchio e Sergio nel Thread ...Trastullo per il week end"...
...Nel corso degli anni ho cambiato opinione sugli accertamenti sanitari supplementari alla visita medica devono essere inseriti nei protocolli di sorveglianza sanitaria.
In passato riteneco alcuni esami bioumorali, come la valutazione del colesterolo, trigliceridi, glicemia ecc, come esami inutili in qualsiasi attività lavorativa.
Oggi penso che per alcuni rischi gli esami su indicati, così come gli altri esami non usualmente prescritti dal medico competente devono far parte di un protocollo di SS.
Il motivo è da attribuire al fatto che quando noi medici competenti formuliamo i giudizi di idoneità, teniamo in considerazione anche eventuali ipersuscettibilità dei lavoratori.
Quindi secondo me, per alcuni lavoratori che svolgono l'attività lavorativa in oggetto risulta necessario prescrivere gli esami indicati dalle linee guida.
RISULTA CHIARO CHE......non bisogna prescriverli a tutti i lavoratori e per tutti gli anni, ma tenendo conto dell'anamnesi familiare, patologica prossima e remota così come l'età solo ad alcuni lavoratori.
Inoltre risulta indispensabile attivare "una promozione della salute nei luoghi di lavoro"...ma questo è un'altro capitolo, "Ideale" molto lontaa dalla realtà, ma, spero sia attivabile nel prossimo futuro
futuro!
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti