Buongiorno a tutti.
Premesso che sono dipendente ospedaliero presso U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa. Che dal 2010 sono stato autorizzato ad esercitare la libera professione in itramoenia come medico competente presso diverse aziende e che sono stato nominato medico competente in regime di convenzione con l'ASP e strutture pubbliche. Recentemente è stato modificato il regolamento aziendale per l'attività libero professionale intramoenia e che, mi è stato detto non rientro più nell'autorizzazione in quanto la disciplina di Medicina Fisica e riabilitativa non è equivalente a quella della specializzazione in Medicina del Lavoro. Suggerimenti per ev. ricorso, da premettere che assisto diverse aziende che si ritroverebbero a cambiare il medico competente con le varie difficoltà loro e, naturalmente, mie.
Dal mio punto di vista è ragionevole prevedere che la libera professione intramoenia sia permessa nella disciplina professata come dipendente o in disciplina equivalente. Non so se sia possibile il ricorso a cavilli legali ma certamente non si può parlare di previsione insensata. Capisco d'altra parte le conseguenze sgradevoli non tanto per le Aziende quanto per il MC.
Allora potrebbe fare il Mc in extramoenia ( dovrebbe essere possibile dato che è medico del lavoro
In caso di passaggio al regime non esclusivo, si può esercitare la libera professione extramuraria (libera professione pura)ma il trattamento economico,in applicazione dell’art.12,c.2,del CCNL 3/11/2005,
viene ad essere così rideterminato:
perdita della indennità di esclusività;
perdita della retribuzione di risultato comprensiva della quota relativa alle risorse aggiuntive regionali;
la retribuzione di posizione
parte fissa viene attribuita nella misura indicata all’art.43,c.1,del CCNL 3/11/2005, mentre la parte variabile aziendale viene decurtata del 50%
Il passaggio al rapporto di lavoro non esclusivo non comporta modifiche al debito orario settimanale che resta pertanto fissato in 38 ore settimanali e non esonera dall’assicurare i servizi di guardia e di pronta disponibilità
inoltre sulla intramoenia la libera professione va espletata nella disciplina di appartenenza del sanitario: tuttavia, il personale che, in base alle funzioni svolte o alla disciplina di appartenenza, non può compierla nella propria struttura o nella propria disciplina può essere autorizzato dal direttore generale, col parere favorevole del collegio di direzione e delle organizzazioni sindacali, ad esercitare l’attività intramoenia in altra struttura dell’azienda o in una disciplina equipollente a quella di appartenenza o ancora in altra disciplina sempre che sia in possesso della relativa specializzazione o di un’anzianità di servizio di cinque anni nella disciplina stessa.
Se le aziende sanitarie non dispongono di proprie strutture idonee e di spazi distinti per l’esercizio dell’attività libero-professionale intramoenia, le stesse autorizzano i dirigenti medici ad utilizzare studi professionali privati o strutture private non accreditate, con apposita convenzione.
A tal fine devono essere comunicati dai sanitari i volumi di prestazioni presunti e l’impegno orario richiesto e devono essere definite le tariffe, il numero e la collocazione delle sedi sostitutive degli spazi aziendali.
detto tutto ciò non capisco come si sia deliberata la convenzione Asl -Aziende. ( quella sì a rischio di impugnabilità ...!)in realtà non è mai entrata la possibilità di equipollenza che la convenzione ha previsto.
Al Collega la mia solidarietà (per quel che vale anche se ero tentato di ricordare il vecchio proverbio sulla botte piena ...) ma si faccia il conto di quel che perde passando all'extramoenia con quel che guadagna con la L.P.
Non vedo alcun mezzo per resistere al regolamento aziendale sulla LP di recente emendato
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