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ernie cervicali e mmc

Questo argomento ha avuto 4 risposte ed è stato letto 14736 volte.

raspanti

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  • ernie cervicali e mmc
  • (19/01/2008 17:44)

Lavoratore con mansione di magazziniere: alza e sposta (anche trascinandole)pezze dal peso variabile (anche se per lo più sono di 20-30 kg)non con una frequenza continua ma certo il lavoro è impegnativo. E' in mutua da 2 mesi, mi richiede visita e mi porta in visione gli accertamenti fatti. A parte fenomeni degenerativi e calcificazione dei tendini sovraspinato e sottospinato di entrambre le spalle, dalla rmn della colonna cervicale sono emerse ernie in c4/c5, c5/c6 e c6/c7 con scomparsa della fisiologica lordosi con inversione cifotica. Non deficit neurologici. Attualmente non indicazione chirurgica. Adesso il pz sta eseguendo ter fisica e non ha dolore e tra qualche giorno rietrerà al lavoro. Pensavo di rilasciare una idoneità con la limitazione di astensione da movimentazione manuale carichi (con limite a 9 kg secondo la tabella proposta da Colombini et al.). Secondo voi, con una patologia così, sarebbe meglio, tout court (ma a me piace poco), una non idoneità? (da tenere presente che la ditta è piccola e mansioni senza completa mmc non ne esistono). Io penso che sollevare 9 kg da una posizione ottimale ed in modo non frequente possa essere sufficiente per evitare danni. Qualche consiglio? Oltre ad una astensione da mmc, qualche altro accorgimento (tipo evitare iperflessioni o iperestensioni del collo..ma senza un peso che carica sul rachide non penso sia un problema)? Grazie

annuscor

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  • Re: ernie cervicali e mmc
  • (19/01/2008 19:27)

Credo che sia indispensabile disporre della valutazione del rischio (IS con metodo NIOSH) ed eventualmente riferirsi a tale indice anche nella formulazione del giudizio. Anche 9 Kg possono essere tanti se gli altri parametri sono "svantaggiosi" (soprattutto la distanza dal corpo). Il metodo NIOSH con tutti i suoi limiti funziona molto bene da questo punto di vista. Specie nelle piccole aziende il giudizio di idoneità condizionata o non idoneità può penalizzare il lavoratore se la sorveglianza sanitaria è l'unica attività di prevenzione (si scelgono i cavalli da corsa, non si fa prevenzione). Non voglio allargare il discorso ma l'art. 48 del 626 prevede l'obbligo del datore di lavoro di evitare la movimentazione manuale in favore di quella meccanica e di meccanizzare le lavorazioni per quanto è possibile, solo successivamente si passa alle altre misure di tutela (valutazione del rischio, informazione, formazione e solo alla fine anche sorveglianza sanitaria). Si può fare tanto in tema di mmc anche con la formazione, perché non tentare? Nella tua azienda quale è il livello di sicurezza in tema di mmc? Tra l'altro i rapporti tra ernia cervicale e mmc non sono univoci e definiti. Il tuo lavoratore è affetto anche da patologie dell'arto superiore: una bella indagine OCRA ti aprirebbe mille orizzonti di interventi. Scusami, non voglio essere polemico. Io da 10 anni continuo ad emettere giudizi di idoneità condizionata in tema di MMC e rischi per l'arto superiore in infermieri e fisioterapisti con il risultato di essere accusato di svuotare l'ospedale (ed è vero) ma non vedo nessun intervento serio sulla riduzione del rischio. Non credo che questa sia medicina del lavoro.

raspanti

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  • Re: ernie cervicali e mmc
  • (19/01/2008 20:24)

Grazie annuscor per la risposta. Quello che dici è vero, anche se spesso la realtà è un pò diversa. L'azienda in questione è, come ho già accennato, una piccola ditta e proporre interventi, ad es, di meccanizzazione è praticamente improponibile per 2 motivi: 1 il costo dell'operazione (lo so che non sono affari miei e che il DDL avrebbe l'obbligo di cercare le soluzioni tecnicamente migliori, ma proporre una spesa simile in una ditta piccola che peraltro va avanti a stento equivarrebbe a dire chiudiamo che si fa prima e qs è un dato oggettivo) 2 il problema si risolverebbe solo in parte perché le attività di mmc che vengono svolte sono talmente diversificate nell'arco della giornata che sarebbe impossibile meccanizzarle. Proprio per qs motivo calcolare l'IS col metodo NIOSH equivale ad avere un foglio di carta che nella realtà mi dice poco. Ti faccio un esempio: viene spostata una pezza (rotolo cilindrico di tessuto)di 1 m. di altezza da un banco ad un altro afferrandola con un braccio e appoggiandola su un fianco, poi c'è da spostare un'altra pezza magari di 1,5 m di altezza che però si trova in posizione verticale per cui l'operatore se la poggia su una spalla...e così via. Quello che voglio dire, alla fine, è che a me, al di là di tanti numeri, interessa salvaguardare la salute di qs lavoratore per cui, clinicamente, chiedevo se poteva essere ragionevole fargli spostare o sollevare pesi di modesta entità e con frequenza limitata ed essere abbastanza tranquilli di non causare ulteriori danni al rachide cervicale oppure se era più prudente una non idoneità (ma in qs caso c'è il rischio della perdita del posto di lavoro.....)

annuscor

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  • Re: ernie cervicali e mmc
  • (19/01/2008 21:45)

Ok Raspanti, la realtà e la compatibilità concreta al primo posto, su questo hai perfettamente ragione; probabilmente la cosa migliore sul caso da te proposto è la idoneità con limitazione così come tu intendi formularla: un giudizio parziale consente di prendere tempo ed evitare ripercussioni pesanti sul lavoratore. Prova comunque a "lavorare" su altri aspetti: es. l'orientamento nella corretta cura e riabilitazione, la formazione (nella mia esperienza ospedaliera l'acquisizione di manovre ergonomicamente corrette consente di ridurre il rischio al 40-50% valutato con metodo NIOSH: per questo parlavo di formazione), le misure organizzative, ecc. Tieni presente, infine, che le patologie del rachide spesso migliorano nel tempo e risentono molto della presa in carico emozionale del paziente: tutti elementi su cui possiamo lavorare anche nelle condizioni peggiori. La cosa importante è di non ritenere il rischio come qualcosa di immodificabile e al di fuori della attività del MC.

stefcal

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  • Re: ernie cervicali e mmc
  • (23/01/2008 16:24)

raspanti il 19/01/2008 08:24 ha scritto:
Grazie annuscor per la risposta. Quello che dici è vero, anche se spesso la realtà è un pò diversa. L'azienda in questione è, come ho già accennato, una piccola ditta e proporre interventi, ad es, di meccanizzazione è praticamente improponibile per 2 motivi: 1 il costo dell'operazione (lo so che non sono affari miei e che il DDL avrebbe l'obbligo di cercare le soluzioni tecnicamente migliori, ma proporre una spesa simile in una ditta piccola che peraltro va avanti a stento equivarrebbe a dire chiudiamo che si fa prima e qs è un dato oggettivo) 2 il problema si risolverebbe solo in parte perché le attività di mmc che vengono svolte sono talmente diversificate nell'arco della giornata che sarebbe impossibile meccanizzarle. Proprio per qs motivo calcolare l'IS col metodo NIOSH equivale ad avere un foglio di carta che nella realtà mi dice poco. Ti faccio un esempio: viene spostata una pezza (rotolo cilindrico di tessuto)di 1 m. di altezza da un banco ad un altro afferrandola con un braccio e appoggiandola su un fianco, poi c'è da spostare un'altra pezza magari di 1,5 m di altezza che però si trova in posizione verticale per cui l'operatore se la poggia su una spalla...e così via. Quello che voglio dire, alla fine, è che a me, al di là di tanti numeri, interessa salvaguardare la salute di qs lavoratore per cui, clinicamente, chiedevo se poteva essere ragionevole fargli spostare o sollevare pesi di modesta entità e con frequenza limitata ed essere abbastanza tranquilli di non causare ulteriori danni al rachide cervicale oppure se era più prudente una non idoneità (ma in qs caso c'è il rischio della perdita del posto di lavoro.....)

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