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Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 6585 volte.

Marcoculista

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  • Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (08/01/2008 00:56)

Gentili colleghi....dopo un periodo di prolungata assenza, torno con piacere sui vostri forum.
Il mio dubbio è questo...mi è capitato diverse volte di essere contattato da enti pubblici( comunità montane etc..)per visite oculistiche in videoterminalisti; in tutti i casi mi è stato spiegato che il loro protocollo sanitario "prevedeva" la visita specialistica..
Oddio, non che fossi dispiaciuto, ma sapreste dirmi perchè?

Saluti a tutti e buon 2008
https://www.marcodichiaro.it

annuscor

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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (26/01/2008 15:21)

Caro Marcoculista perché ti stupisci?: un buona visita oculistica con esame completo magari anche con valutazione ortottica e visus a distanza intermedia (cosa di cui spesso voi oculisti vi dimenticate, non volermene ma è esperienza comune) è una occasione per il lavoratore per correggere piccoli difetti visivi di cui non ha consapevolezza ma che diventano critici in lavori ad elevato impegno visivo. Sai bene come è frequente trovare lavoratori oltre i 40 anni con correzione non adeguata. Se poi la normativa richiede che la visita oculistica venga richiesta dal MC solo dopo aver effettuato una valutazione preliminare non significa che è proibito richiederla come protocollo di base. La normativa definisce i livelli minimi non quelli “ottimali” (cosa che invece spesso, giustamente, contesta il magistrato).
Molto spesso ci si regola in base a situazioni contingenti. Se c’è la possibilità di poter effettuare la visita oculistica senza contestazioni da parte del Datore di lavoro mi sembra opportuno effettuarla. A me è capitato, proprio in azienda pubblica, che il datore di Lavoro ha contestato la visita oculistica “di routine” invocando quanto previsto dall’art. 55 del 626. Potevo obiettare che l’at. 16 pone a carico del MC la individuazione del protocollo sanitario per cui in tutti i lavori ad elevato impegno visivo il MC può ritenere di effettuare la visita oculistica, ma ho preferito “mediare” e comunque un elevato numero di lavoratori (tra l’altro tutti di età rispettabile) hanno comunque effettuato successivamente la visita specialistica. Forse è meglio che oculista e MC si incontrino più spesso…

Picpus

Picpus
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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (27/01/2008 22:38)

Personalmente ritengo più opportuno (e così mi comporto), eseguire personalmente uno screening visivo, e se non ci sono problemi il lavoratore torna a lavorare; se ci fossero problemi o situazioni poco chiare lo invio all'oculista, con uno o più quesiti specifici. E dall'oculista accetto sempre tutti i consigli e le diagnosi, ma mai un giudizio di idoneità al lavoro, che, non me ne vogliano, esprimo io (almeno finché sono il MeLC dell'azienda in questione). Ad meliora!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

carlpam

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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (01/02/2008 19:56)

Marcoculista il 08/01/2008 12:56 ha scritto:
Gentili colleghi....dopo un periodo di prolungata assenza, torno con piacere sui vostri forum.
Il mio dubbio è questo...mi è capitato diverse volte di essere contattato da enti pubblici( comunità montane etc..)per visite oculistiche in videoterminalisti; in tutti i casi mi è stato spiegato che il loro protocollo sanitario "prevedeva" la visita specialistica..
Oddio, non che fossi dispiaciuto, ma sapreste dirmi perchè?

Saluti a tutti e buon 2008
https://www.marcodichiaro.it

MARCOCULISTA sa forse meglio di noi la risposta se le amministrazioni chiamano direttamente lo specialista oculista è perché non conoscono bene la 626 e quindi pensano di dare il giusto (tanto la spesa mica la pagano di tasca propria) ai propri dipendenti (opinione diffusa : ad ogni organo od apparato il suo specialista) mentre come è noto poiché la prevenzione sembra (ma sarà poi vero?) essere solo un costo e non un investimento (della postazione di lavoro al computer sotto il profilo ergonomico è per taluni una troppo sottile attenzione ).poi quando effettivamente servono approfondimenti ben venga l'oculista( specie se Marco di cui in passato ho apprezzato i consigli nel forum) ad ogni modo forse ci sono anche MC impegnati in altre faccende ai quali conviene smistare ai soliti poveri cristi le valutazioni strumentali (audiometrie agli otorini e ai tecnici audiometristi, spirometria ai pneumologi ( se privi di tecnici mandano gli infermieri un tot a soffio e il resto in tasca in nero) e via mercificando : Paride Stefanini chirugo nefrologo famoso trent'anni fa disse che solo certe "signore" e i grandi primari ricevano mazzi di rose ..... non senza una ragione per l'accostamento.

annuscor

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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (02/02/2008 18:33)

Caro Carlpam, non mi sembra che la effettuazione di una spirometria o audiometria sia paragonabile ad una valutazione della funzione visiva; personalmente lavoro in una azienda sanitaria e pur disponendo di una apparecchio automatico per la valutazione della funzione visiva, ho l’oculista e l’ortottista dirimpettai di ambulatorio. Cosa credi che sia più utile per il lavoratore ? Anche in altre aziende pubbliche che seguo come MC si è optato per una visita oculistica di routine piuttosto che per un primo livello effettuato dal MC e per un secondo livello effettuato dall’oculista: ti posso garantire che si guadagna in tempo e in efficacia. Non contesto le situazioni in cui si opti per scelte diverse: spesso le scelte sono determinate anche dalla disponibilità di mezzi e dalla popolazione su cui si lavora (provate a controllare il visus di lavoratori di condizione socio economica scadente....) Ovviamente anche la visita oculistica di routine deve rappresentare l’orientamento del MC che definisce il protocollo sanitario in un contesto di valutazione del rischio: non una scelta di altri o tanto meno una specie di concessione scambiata per prevenzione.

carlpam

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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (02/02/2008 21:52)

annuscor il 02/02/2008 06:33 ha scritto:
Cosa credi che sia più utile per il lavoratore ?
Ovvio una valutazione seria, ma hai provato a fare un confronto fra la visita fatta da te e quella fatta dal collega oculista e ortottista ( con metodiche epidemiologiche corrette ed appropriate.
Anche in altre aziende pubbliche che seguo come MC si è optato per una visita oculistica di routine piuttosto che per un primo livello effettuato dal MC e per un secondo livello effettuato dall’oculista: ti posso garantire che si guadagna in tempo e in efficacia.
certo ci si guadagna tutti (comprese le compartecipazioni per i colleghi)

Non contesto le situazioni in cui si opti per scelte diverse: spesso le scelte sono determinate anche dalla disponibilità di mezzi e dalla popolazione su cui si lavora (provate a controllare il visus di lavoratori di condizione socio economica scadente....) Ovviamente anche la visita oculistica di routine deve rappresentare l’orientamento del MC

.....e qui vorrei capire come .....

che definisce il protocollo sanitario in un contesto di valutazione del rischio: non una scelta di altri o tanto meno una specie di concessione scambiata per prevenzione.

Spero che vorrai scusarmi ( ho avuto una giornata pesante ed è pure sabato) perché in certe situazioni la polemica mi sgorga più fluente e spontanea la realtà purtroppo è diversa le altre specialità non possono per legge intervenire (siamo abilitati, piaccia o no solo noi MC )gli altri art.17 2comma " il medico competente può avvalersi per motivate ragioni, di medici specialisti " (non quindi di routine )

Se la motivazione è " perché con gli specialisti le visite sono più efficaci, credo che qualcosa non funzioni, e sia per di più illegale perché non viene fatta quella valutazione del postazione di lavoro che è essenziale e che gli oculisti non sanno valutare non essendo medici competenti quindi ben venga la consulenza (motivata ragione) non la sostituzione con altri specialisti come purtroppo avviene senza che la magistratura intervenga (se nessuno dice nulla)

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (03/02/2008 13:41)

A mio avviso, credo che si stia dimenticando un particolare che, secondo me, è fondamentale: qualunque sia l'esito di una visita o accertamento specialistici, è comunque il MC che deve esprimere il giudizio. Intendo dire: ben venga l'apporto di uno specialista audiologo oppure pneumologo oppure oculista oppure anche ortopedico, è ragionevole supporre che essendo specialista in quella branca abbia una capacità diagnostica specifica per forza di cose più ampia che non il MC, Mdl o altro che sia (che altrimenti davvero pretenderebbero di essere tuttologi). Ma "quella diagnosi" DEVE essere valutata dal MC nell'ambito del profilo diagnostico generale del lavoratore E nell'ambito delle caratteristiche proprie di QUELLA mansione in QUEL contesto lavorativo-ambientale.
Almeno, io credo di aver capito che così dovrebbe funzionare il giudizio di idoneità che solo il MC incaricato-nominato può esprimere.
Ciò, si intende, in linea di principio nonché in linea di diritto.
Uno dei miei soliti esempi: lavoratore debolmente astigmatico ad un occhio solo; ecco, mi sembra di aver capito che una cosa è se usa il PC con determinate condizioni (es.: uso di lenti correttive, illuminazione corretta e senza fattori di abbagliamento, schermo senza riflessi etc.) e altra è se le condizioni cambiano. Questo, sempre secondo me, è solo il MC che lo può decidere. D'altra parte, l'oculista che ne sa?
Uguale dicasi per lavoratore con deficit uditivo quello che sia: l'audiologo può dire come ci sente, se ci sente, e che tipo di deficit ha di fronte, ma è solo il MC che -tenuto conto dei livelli espositivi, degli eventuali DPI in assegnazione al lavoratore, del ciclo produttivo e della specifica realtà aziendale- può permettersi di dire "ok, questo signore qui non ci può stare", oppure "Ok, questo signore qui ci può stare". D'altra parte, anche il chirurgo ortopedico prima di intervenire fa passare il paziente per il radiologo: questo non significa certo che è poi il radiolo a decidere che tipo di intervento eseguire .
Io penso.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

carlpam

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  • Re: Visite oculistiche in amministrazioni pubbliche
  • (03/02/2008 19:07)

[cite]nofertiri9 il 03/02/2008 01:41 ha scritto:
è comunque il MC che deve esprimere il giudizio. Intendo dire: ben venga l'apporto di uno specialista audiologo oppure pneumologo oppure oculista oppure anche ortopedico, è ragionevole supporre che essendo specialista in quella branca abbia una capacità diagnostica specifica per forza di cose più ampia che non il MC, Mdl o altro che sia (che altrimenti davvero pretenderebbero di essere tuttologi).

Concordo e per me era senza dubbio scontato che il giudizio finale debba essere del medico competente ( anche se ho sentito di situazioni di oculisti mandati a fare visiotest coperti dai soliti ambulatori e visitifici.) Rivendico per me (in primis) il dover essere se non tuttologo, quantomeno UN BRAVO MEDICO, sapendo fare ed interpretare un esami ed accertamenti in modo completo ricorrendo allo specialista per quesiti correttamente posti e non perché quest'ultimo si sostituisca alla mia diagnosi

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