Gentilmente chiedo un vostro parere
Visto che da dati di letteratura ortopedica:
il 20-40% di soggetti in età superiore ai 50 anni presentano lacerazioni parziali o complete della cuffia dei rotatoti pur non avendo presentato sintomi clinici riferibili alla lesione,
visto che risulta frequente riscontrare all'RX varianti morfologiche dell'acromion (ricurvo, a becco) ma anche della coracoide che restringono lo spazio sub-acromiale,
visto che costituzionalmente possono essere presenti in lavoratori alterazioni capsule legamentose predisponeneti la instabilità articolare con tendenza alla sublussazione di cui la sintomatologia può essere sfumata con lieve fastidio nella regione della spalla
Ritenete giustificato (anche per la normativa sulla radioprotezione) inserire nel protocollo di sorveglianza sanitaria Rx della spalla durante la visita preventiva per i lavoratori che dovranno essere esposti a rischio da sovracacrico biomeccanico valutato medio alto soprattutto per la spalla?
ed inoltre è giustificato inserire nel protocollo di sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori esposti a rischio da sovraccarico biomeccanico medio - altri esami tipo ecografia e RMN con periodicità variabile e individuale?
Grazie Buona Domenica e Forza Napoli :)
Gennaro Bilancio
Gran belle domande. Secondo me, sarebbe opportuno nelle visite preventive, oltre all'rx, una eco (spesso sono presenti tendinopatie anche con calcificazioni), poi magari nelle visite periodiche basarsi sull'e.o. e considerare eventuali indagini strumentali come di secondo livello, da valutare caso per caso. Il problema più spinoso riguarda però l'rx. Nella valutazione del rachide quando c'è mmc nelle linee guida mi risulta non indicata l'esecuzione di routine delle rx del rachide ("allo stato attuale delle conoscenze sembra importante raccomandare di non procedere, in fase di screening, all'esecuzione di esami radiografici che invece andranno riservati a quei casi per i quali il preliminare esame anamnestico e clinico funzionale del rachide ne abbia evidenziato l'opportunità e la necessità")
Sono d'accordo con Raspanti, mi sembra un'approccio sensato.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Grazie per la risposta
Sono d'accordo con voi soprattutto per quanto riguarda il rachide.
Per il complesso biomeccanico della spalla riterrei utile per i motivi di cui sopra, inserire nel protocollo di sorveglianza sanitaria un esame ecografico a periodicità da stabilire in relazione alle risultanza della visita medica anche nei casi in cui il questionario specifico sia anamnesticamente negativo. Non di rado capita che la patologia infiammatoria e/o degenerativa della spalla sia asintomatica per lungo periodo per esplodere poi successivamente.
Gennaro Bilancio
qui ci vorrebbe un esperto di radioprotezione: ehi, Nonnogab....batti un colpo!!!! io ricordo di aver letto un (Decreto Ministeriale?) (DLgs?) (DL?) insomma una norma che proibiva espressamente (ai fini della protezione della popolazione dai rischi da radiazioni ionizzanti) di eseguire radiografie di routine e comunque quando non vi siano indicazioni cliniche - cioè una riografia la puoi prescrivere solo a fini diagnostici e non a scopo.....preventivo!!!! quindi NON è possibile inserire radiografie nei protocolli sanitari periodici, ma solo prevedere la possibilità di effettuarle ove mai insorgessero situazioni cliniche che richiedono approfondimenti diagnostici....
Io sono convinto che l' Rx per la valutazione del sovraccarico biomeccanico dell' arto superiore serva a poco. In primo luogo perchè sussiste il problema protezionistico legato all' effettuzione di una radiografia che peraltro per la spalla deve essere effettuata da persone esperte( si eseguono tipicamente tre proiezioni..ma non tutti le richiedono).Poi l' ecografia della spalla risulta essere il Gold Standard anche per discriminare le zone di "impingement" tra strutture ossee e tendinee.Nel caso delle diverse varianti dell' acromion, in dinamica è possibile comunque vedere il punto di contatto preciso che nel 90% dei casi risulta essere il tendine sovraspinoso nella zona di inserzione sul trochite.Quindi un buon ecografista puo' già capire se sussiste una variante anatomica di base che funge da "spina irritativa" anche facendo una comparativa con la spalla controlaterale.Aggiungerei un buon esame obiettivo della spalla che,se fatto bene,è gia' altamente suggestivo.Cordiali saluti
Per quanto riguarda la mia esperienza personale sposo al 100 per 100 l'ecografia, che da delle indicazioni sicuramente più dettagliate dell'esame radiografico. Il tutto ovviamente preceduto da un'approfondita anamnesi ed esame obiettivo della spalla, anche perchè è molto raro avere una anamnesi ed una obiettività negativa in una spalla con alterazioni anche minime dell'impianto tendineo-legamentoso. La periodicità andrà poi stabilita a seconda delle indicazioni del DVR.
Sergio Truppe
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