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sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 34488 volte.

marc

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  • sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (12/02/2008 18:44)

In merito al tema credo sia necessario limitare la sorveglianza sanitaria a cuochi, facchini cucina, cameriere ai piani, facchini, pasticcieri, escludendo baristi e camerieri ai tavoli.
in merito al protocollo sanitario (previa visione del DVR se presente o autocertificazione del DDL) giudico appropriata per cuochi ed addetti cucina visita medica biennale con verifica della copertura della vaccinazione anitetanica, per le altre figure (cameriere ai piani) visita medica biennale, facchini e portieri visita ogni 12 mesi.
( si tenga anche conto che nel settore alberghiero gli addetti sono al 99% stagionali e la stagione dura 4-6 mesi)

cosa ne pensate? attendo commenti
buona serata a tutti!

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (12/02/2008 19:22)

sono noiosa, e ne sono anche cosciente: ma continuo a dire che -fatte sempre salve le linee di principio- non ci possono essere, nella cosidetta civiltà post-industriale, protocolli sanitari buoni erga omnes, perchè non ci sono valutazioni dei rischi valide erga omnes.

santa polenta! sempre per non esibirmi nelle mie imprecazioni poco da signora... io davvero non ce la faccio più a vedere delle leggi che sembrerebbero più o meno ben fatte (anche meno, talvolta, direi) e poi assistere al loro "svuotamento" nei fatti.
il ragù si fa con carne, odori, pomodoro e condimenti. ma una cosa è un ragù, e una cosa è la carne con il pomodoro: gli ingredienti possono essere gli stessi, in teoria, ma è il modo di abbinarli e quello di combinarli "come e dove" che fa la differenza. E così è nella Medicina del Lavoro. I rischi in teoria sembrano e a volte persino sono, quelli, ma se non li cali nel contesto complessivo e nella misura strettamente relativa a quel contesto si rischia di prender lucciole per lanterne.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

furnom

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (12/02/2008 22:08)

Tre osservazioni al tuo protocollo: le cameriere ai piani puliscono i bagni delle stanze (che spesso sono ciechi e di dimensioni ridottissime) usando prodotti per la pulizia che emanano odori a volte forti (ai limiti dell'irritazione per le vie aeree): io penso sia utile una spirometria. I cuochi li ritengo non a rischio per il tetano (anzi: li ritengo a rischio come la popolazione generale) in quanto, anche se si tagliano con qualche arnese della cucina, penso (SPERO) sia pulito e non contaminato dalle spore del tetano. Nelle realtà che seguo io vi sono alcuni dei portieri che sono dei veri lavoratori notturni: escludere diabete & C. con esami di laboratorio lo ritengo importante.
Ciao

marc

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (15/02/2008 19:25)

nel dvr per la pulizia dei bagni è riportato solo un prodotto atossico e per tali figure il DVR prevede come fattori di rischio MMC e posture incongrue.
concordo che la vaccinazione antitetanica sia quasi inutile
circa il lavoro notturno dei portieri questo è molto variabile in una realtà mi hanno detto che la notte restano a gaurdare la tv e rispondere al tel fino a mezzanotte ( fino al rientro dei clienti) per poi dormire ma restare a disposizione in caso di telefonate, malori o qualche cliente che deve rientrare e ha fatto le ore piccole.
in un altra realtà devo a quete mansioni aggiungere il disbrigo di qualche pratica burocratica, essendo stagionali credo che sia corretta anche la visita ogni 24 mesi, se in anamnesi non è riportata la patologia credo che anche il discorso degli esami del sangue si possa lasciare perdere.

carlpam

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (24/02/2008 10:18)

furnom il 12/02/2008 10:08 ha scritto:
Tre osservazioni al tuo protocollo: le cameriere ai piani puliscono i bagni delle stanze (che spesso sono ciechi e di dimensioni ridottissime) usando prodotti per la pulizia che emanano odori a volte forti (ai limiti dell'irritazione per le vie aeree): io penso sia utile una spirometria. I cuochi li ritengo non a rischio per il tetano (anzi: li ritengo a rischio come la popolazione generale) in quanto, anche se si tagliano con qualche arnese della cucina, penso (SPERO) sia pulito e non contaminato dalle spore del tetano. Nelle realtà che seguo io vi sono alcuni dei portieri che sono dei veri lavoratori notturni: escludere diabete & C. con esami di laboratorio lo ritengo importante.
Ciao

molte visite inutili venivano effettuate nel passato agli alimentaristi (che C.VETERE già Dir MIN SAN definiva "accertamenti ritualistici in igiene degli alimenti" 1991)volendo ridurre le tossinfezioni alimentari per cui mi par quasi che ciò che vien cacciato dalla finestra rientri poi dalla porta.
non escludo qualche rischio tra cui certamente il lavoro notturno (recptionist) e se per le cameriere ai piani escludiamo allergie ad acari e simili, ricordiamoci per loro la MMC insieme ai facchini (tra i rischi non il tetano, la spora un tempo ubiquitaria nel terreno, così come erano diffusi i cavalli o gli ovini non è più così diffusa, anche a fronte della diffusione della buona pratica della disinfezione delle ferite e se la legge prevede ancora la vaccinazione ai metalmeccanici è a causa dei muli che tiravano carretti nelle vecchie ferriere mentre oggi vi sono muletti.... elettrici)
insomma, secondo i rischi e di caso in caso una buona visita ogni 2 anni

maki

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (05/02/2009 23:59)

Un piccolo appunto di competenza igienistica riguardo i cuochi ed il tetano: le spore si trovano ovunque nel terricio. Chi pela patate, affetta funghi, etc può contrarre l'infezione anche e soprattutto con delle micro-lesioni che passano inosservate, da cui non scorre sangue e povere per questo di ossigeno (il tetano è anaerobio). Inoltre la maggior parte dei casi in Italia si verifica in donne di età avanzata, che non hanno mai visto un vaccino antitetano, che ovviamente non hanno ricevuto la dose durante il servizio militare.... profilo che si addice perfettamente alle cuoche!

nepentecagliari

nepentecagliari
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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (24/07/2015 10:58)

ritengo di avere una certa esperienza nel comparto alberghiero. Il mio protocollo di ss per le figure che hai citato è il seguente: cuoco: routine ematochimica spirometria e ecg. Il rischio biologico è abbattuto dal corretto utilizzo dei Dpi, pertanto niente antitetanica. Inoltre, so che non è di nostra competenza, però uno screening sui marker dell'epatite b e c non è sbagliato.
Cameriere ai piani: routine ec, spirometria (rischio polveri e chimico), ecg
facchini (operai generici): routine ec spirometria ecg
receptionisti: il loro rischio risulta legato prevalentemente al lavoro notturno( ricordiamo > 80 notti all'anno) e alle posture incongrue prolungate. Io un ecg e un profilo lipidico e glicemico non gli escluderei.

faggiano.danilo

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (24/07/2015 19:21)

Scusate ma proprio non mi riesco a trattenere, soprattutto dopo aver fatto stamattina un sopralluogo in una realtà dove c'è il tanto citato DVR.

Allora, come tutti constatiamo ogni giorno, i DVR nella quasi totalità delle attività lavorative non servono a un tubo. Certamente non servono a capire chi fa che cosa e quali rischi a ognuno sono associati. Servono solo a far pagare i datori di lavoro e far vedere all'organo di vigilanza che qualcuno ha scritto un mazzo di fogli A4 e li ha rilegati (non sempre). Se lo leggessero ogni tanto probabilmente arrosserebbero il fondo schiena di molti ignari datori di lavoro e dei loro consulenti copiaincollisti.

Fatta questa doverosa premessa, mi sembra ovvio che il MC debba scegliere il protocollo sanitario in base al solo sopralluogo e colloquio con lavoratori e datore di lavoro. Solo così si riesce a capire cosa rischiano con la salute.
Se pretendiamo di trovare una buona valutazione del rischio chimico (pulizie ambienti), biologico (pulizie bagni, ecc.), MMC e lavoro notturno (escludendo per sintesi altri rischi meno frequenti/probabili nel comparto ristoranti/alberghi), stiamo freschi !!!

Da qui le diverse proposte già fatte dagli altri Colleghi che hanno scritto prima di me e che condivido, anche se qualche variantuccia personale ce la metterei.
La vaccinazione antitetanica al cuoco anche io la escluderei.

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

Dcorti

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (24/07/2015 19:52)

Ma: screening epatite b e c AI CUOCHI ???
Non capisco ....

Donatella Corti

https://www.facebook.com/groups/ma.netgroup/

lanfraz

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  • Re: sorveglianza sanitaria presso gli alberghi e ristoranti
  • (24/07/2015 21:00)

Dcorti il 24/07/2015 07:52 ha scritto:
Ma: screening epatite b e c AI CUOCHI ???
Non capisco ....

Nemmeno io sinceramente, DCorti.

Faccio qualche domanda pratica, nepentecagliari, solo per capire.

- Cuoco positivo per HCV: cosa fai..?A cosa ti serve saperlo..?
- Cuoco con esami ematochimici alterati (es. alterata glicemia a digiuno o
anemia microcitica o alterata funzionalità epatica): come ti comporti (ai
fini dell'idoneità, ovviamente)..?
- Receptionist notturno con ipercolesterolemia totale (es. 250 mg/dl): cosa
fai..?

Anche sugli ecg (spero non annuali) ho qualche dubbio.

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