Salve, un operaio da 20 anni svolge la mansione di palista ed escavatorista,negli ultimi quattro anni denucia dolori al tratto lambare ed alla gamba sinistra, sottoposto ad accertamenti, gli viene diagnosticata una discopatia degenerativa L5-S1 ed una lieve protusione L5-L4. Aseguito di questa diagnosi dopo esami RMN RX EMG viene sottoposto ad intervento di artrodesi lombare. Dopo questo intervento viene dichiarato inabile alla MMC e deve evitare di esposri a vibrazioni. A questo punto può chiedere l'eventuale riconoscimento di malattia professionale. Se si, come può fare, poò inoltrare eventuale domanda anche a distanza di 2 anni dall'intervento? Grazie
Secondo me a questa domanda può rispondere solo il medico competente dell'azienda, solo lui può mettere in relazione la patologia di cui è sofferente il lavoratore con il tipo di rischio presente nell'azienda, anche perchè la patologia di cui all'oggetto ha un'origine multifattoriale. Nel senso che oltre il lavoro anche le caratteristiche individuali hanno una certa importanza sulla sua genesi. Il medico conoscendo l'ambiente di lavoro e avendo visitato il lavoratore può valutare se la patologia è lavoro correlata!
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Gennaro il 18/02/2008 01:27 ha scritto:
Secondo me a questa domanda può rispondere solo il medico competente dell'azienda, solo lui può mettere in relazione la patologia di cui è sofferente il lavoratore con il tipo di rischio presente nell'azienda, anche perchè la patologia di cui all'oggetto ha un'origine multifattoriale. Nel senso che oltre il lavoro anche le caratteristiche individuali hanno una certa importanza sulla sua genesi. Il medico conoscendo l'ambiente di lavoro e avendo visitato il lavoratore può valutare se la patologia è lavoro correlata!
:)Saluti Gennaro
Il medico del lavoro purtroppo non ha mai eseguito visite nei cantieri, ha però citato nel certificato di idoneità che il soggetto è in attesa di un riconoscimento di malattia professionale, senza aver intrapreso alcuna pratica. L'operaio ha riferito che, visto la tipologia di mansione da lui svolta, e visto le condizioni in cui versavano e versano tutt'ora i mezzi da lui usati, fosse doveroso avviare la domanda di tale riconoscimento. Chi meglio del medico del lavoro avrebbe potuto fare, visto che i certificati di idoneità hanno dimostrato che la patologia è insorta durante questi anni di lavoro e che prima il soggetto risultava indenne da tali patologie? Resta il fatto che il medico non si è attivato,ma ha dimostrato nel certificato che esiste il sospetto di una causa lavorativa della patologia, ed ora l'operaio è nel dubbio se intraprendere una causa per inadempienza dei propri doveri contro il medico del lavoro, visto che la legislazione impone l'obbligo di denuncia presso le autorità competenti qualora l' ipotesi di malattia professionale sussista. Grazie
Un paio di precisazioni. Il medico competente redige il certificato di malattia professionale se ritiene vi sia il nesso con l'attività svolta. Se non lo ritiene non è tenuto a farlo. Se poi il dipendente gli comunica che ha gia' avviato la pratica (quando dici "che il soggetto è in attesa di un riconoscimento di malattia professionale") si ipotizza che l'informazione che gli è stata data e' che altro medico abbia provveduto a rilasciare il certificato di sospetta malattia professionale con cui il dipendente ha inoltrato richiesta all'INAIL. In questo caso non è un comportamento omissivo l'attendere l'esito della pratica gia' in atto.
Un'ultima cosa: esistono i patronati che offrono il proprio supporto ai lavoratori in queste circostanze. Potrebbe essere questo il caso anche per capire se la situazione possa avere qualche speranza di riconoscimento (essendo le malattie muscoloscheletriche anche "malattie comuni" in assenza di valutazione del rischio sara' difficile ottenere quanto spera).
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Il percorso di norma è il seguente: il medico consegna il certificato al lavoratore che a sua volta lo consegna al datore di lavoro che infine lo trasmette all'INAIL. A volte può capitare che il medico competente invii lui stesso all'INAIL il primo certificato di malattia professionale (previo consenso informato!)
Suggerirei di contattare il medico competente e chiedere se la pratica sia stata avviata.
Buona Sera
Gennaro Bilancio
Ringrazio per le risposte al mio quesito. Per quanto mi è stato riferito il medico ha dichiarato al lavoratore che poteva esistere il nesso della patologia con la mansione svolta e che alla domanda del lavoratore se fosse opportuno inoltrare la richiesta il medico ha dato il parere positivo. Nessuna pratica è mai stata avviata, il lavoratore è venuto a conoscenza della citazione del certificato solo quando egli ha fatto espressamente richiesta al datore che gli fosse consegnata la copia di tutti i certificati di idoneità, non avendone mai ricevuto, in tutta la sua carriera, una copia. Inviterò il lavoratore a richiedere un colloquio chiarificatore con il medico competente, chiedendo a quest'ultimo di avviare la pratica previa consultazione del DVR. Se ciò non fosse possibile lo indirizzerò presso un patronato. Grazie ancora per la celere disponibilità dimostrata.
salve.voglio se e posibile parlare con te ,perche anche io devo subire lo steso intervento volevo vedere come stai adesso e prima ho un po di paura anche il mio lavoro e pesante ,edlizia Il mio indirizzo e trubaduro@yahoo.it Ti prego di mandarmi un tuo indirizzo o un nr di telefono .grazie . saluti a tutti
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