Allego l'art 13 del testo del Decreto Legislativo già firmato dal Ministro della Salute ed inviato al Presidente del Consiglio perchè sia discusso in una prossima riunione del Consiglio dei Ministri. Credo sia necessario leggerlo con la massima attenzione dal momento che - a chiare lettere - riserva ogni attività di prevenzione nel SSN ai Tecnici della Prevenzione (punto 11).
Si segnala che taluni sindacati medici , in particolare il SIMET, hanno già espresso in merito pareri critici.
ART. 13
(Professioni degli Ordini professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica, dei tecnici sanitari delle Professioni Tecnico - sanitarie e dei tecnici sanitari della Prevenzione)
1. Nell’ambito dell’Ordine delle professioni dei tecnici sanitari di radiologia medica, dei tecnici sanitari delle Professioni Tecnico - sanitarie e dei tecnici sanitari della Prevenzione è’ riservata agli iscritti agli albi delle professioni dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni tecnico sanitarie, la valutazione, l’elaborazione, la progettazione, l’effettuazione e la verifica delle procedure e metodologie necessarie all’appropriato svolgimento dell’attività tecnico assistenziale e tecnico diagnostico. E’ riservata agli iscritti agli albi delle professioni dei tecnici sanitari della Prevenzione, la valutazione, l’elaborazione, l’effettuazione delle procedure e metodologie tecniche necessarie all’appropriato svolgimento dell’attività di prevenzione,ricerca, promozione ed educazione sanitaria negli ambienti di vita e di lavoro.
2. E’ riservato ai tecnici sanitari di radiologia medica l’esercizio delle attività tecniche delle indagini di diagnostica per immagini e radioterapia, aventi finalità preventive, diagnostiche e terapeutiche, comprese le attività dovute alla digitalizzazione delle immagini.
3. E’ riservato ai tecnici sanitari di laboratorio biomedico lo svolgimento delle analisi e ricerche di laboratorio relative ad analisi biomediche.
4. E’ riservato ai tecnici audiometristi lo svolgimento di attività di prevenzione, valutazione e riabilitazione delle patologie del sistema uditivo e vestibolare.
5. E’ riservato ai tecnici audioprotesisti lo svolgimento delle attività atte alla selezione, fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi.
6. E’ riservata ai tecnici ortopedici l’attività di valutazione progettazione, costruzione, e adattamento, applicazione fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna. Effettua altresì i controlli di efficienza funzionale
7. E’ riservata ai dietisti la pianificazione del corretto regime alimentare e della nutrizione nelle strutture sanitarie ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari,
8. E’ riservato ai tecnici della neurofisiopatologia lo svolgimento delle metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico, nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso.
9. E’ riservata ai tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare la conduzione, la manutenzione e il monitoraggio delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica finalizzate alla diagnostica o vicarianti le funzioni cardiocircolatorie.
10. E’ riservato agli igienisti dentali lo svolgimento dei compiti relativi alla prevenzione delle affezioni oro dentali e alla promozione ed educazione alla salute orale.
11. E’ riservata ai tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro lo svolgimento di tutte le attività di prevenzione, valutazione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti e delle bevande, di igiene e di sanità pubblica e veterinaria.
12. E’ riservata agli assistenti sanitari l’espletamento di attività di prevenzione, di promozione ed di educazione per la salute, rivolte alla persona, alla famiglia e alla collettività, individuando i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di
recupero sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali.
Sinhue
guarda le cose in maniera più ampia: i tecnici citati sono tutti i possessori di lauree c.d. brevi che non trovano un accidenti di lavoro nemmeno a pagarlo. Per il semplice fatto che i programmi sono da far pietà e non mi slancio su buona parte dei docenti perchè a volte ricordo di essere una signora. Per coerenza con le scelte (a mio avviso IMMONDE) fatte in campo di istruzione universitaria, et voilà "come occupare gli inoccupabili".
santo cielo, voglio emigrare...
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
La norma non è stata approvata in quanto è mancata l’unanimità, pertanto la delega è saltata (scadeva ieri). Anche la SIMLII aveva preso posizione (www.simlii.net).
La redazione di MedicoCompetente.it
La SIMLII aveva preso posizione sulla definizione di “riserva esclusiva” dei Tecnici della prevenzione. Senza entrare nel merito della questione ritengo che l’intervento di Nofer, pur in buona fede e pur sapendo bene chi volesse colpire, sia svilente e largamente riduttivo delle professionalità e della preparazione culturale dei professionisti sanitari elencati nell’art. 13 riportato da “Agomessi”. Il problema dell’”inoccupabilità” è annoso e trasversale a tutte le professioni italiane, largamente alimentato dal ben noto fenomeno dell’esercizio abusivo professionale che in un qualche modo il decreto ormai decaduto avrebbe regolamentato. Il problema però, ancor prima che del legislatore, è culturale e il Prof. Abritti nella lettera inviata alle Istituzioni e alle parti sociali indica la strada da percorrere specificando che “La prevenzione e la promozione della salute all'interno dei luoghi di lavoro, non può e non deve essere "riservata" ad una categoria; piuttosto deve essere gestita in maniera integrata e coordinata da professionisti diversi, nel rispetto delle specifiche competenze e professionalità”. Quando viene disatteso questo principio il primo ad essere colpito è l’anello più debole della catena: il cittadino-lavoratore.
Si ripartirà con la nuova legislatura dalla Legge 43/2006 per arrivare ad un nuovo decreto attuativo sull’istituzione degli Ordini-Albi delle professioni sanitarie, che tenga realmente conto delle esigenze dei professionisti in questione, dei cittadini e dei lavoratori, nel rispetto delle competenze e delle professionalità esistenti. Nel frattempo si può fare esercizio di cultura.
Cristian Botti
Tecnico audiometrista
Vice Presidente A.I.T.A.
conosco la posizione del Simet, e meno male ! strano però che nessun sindacato od associazione medica (ospedaliera )si sia opposta.... anche perchè si sa come andrà a finire: pian piano si svaluta la funzione medica
la si riduce a funzione tecnica/operativa,la si riserva al cosidetto tecnico (che manca di una conoscenza complessa della anatomia della fisiologia,della patologia e della clinica umana ) oppure ove possibile la si riduce ad una valutazione strumentale (vedi RIFKIN la fine del lavoro)e il lavoro medico viene destrutturato fino a dichiararne l'inutilità
il guaio è che la tendenza è globale e mondiale e non vale espatriare
Il problema è che il tecnico della prevenzione si debba occupare anche di educazione sanitaria, quando, nel percorso formativo, non è previsto alcun insegnamento in tal senso.
Comunque invito a leggere sul sito https://www.simlii.net la lettera del Prof. Abbritti al Ministro del Lavoro.
Ahi questa "nuova SIMLII" che non fa niente.....!!!!!!
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
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