Salve,
sono un ragazzo di 21 anni e lavoro da circa 3 anni in una grossa compagnia telefonica come tecnico esterno. Da qualche mese accuso dei dolori alla schiena, soprattutto nella zona lombare e al nervo sciatico dovuti, quasi con certezza, all'automobile. Ho provato con strade "tranquille" parlandone prima col medico di famiglia, successivamente con uno specialista il quale mi ha consigliato esercizi posturali e una dieta. Dopo più di tre mesi di esercizi (lo so, pochi per risultati soddisfacenti) e oltre 10kg in meno il dolore è solo aumentato. Nel frattempo ne parlo con i superiori, i quali sembrano ignorare ogni mia richiesta, dal cambio mansione al cambio del modello d'auto (l'azienda ne dispone 2 modelli). In cambio ho ottenuto solo un atteggiamento ostile, sia verbale che pratico, dovuto a quanto pare ai giorni di malattia che sono costretto a prendere quando non reggo il dolore; malattie anche con 3 visite fiscali in 5 giorni. Ora ho consultato un altro specialista che mi ha prescritto una cura antinfiammatoria, un piccolo busto per un anno e in caso ha accennato, dopo accertamenti, se è presente un ernia, anche l'operazione. Dimenticavo, ho già fatto delle radiografie alla colonna che mostrano accentuata lardosi, cifosi e una scoliosi di 10°; ora il medico di famiglia mi ha consigliato di fare una RMN alla colonna per controllare se è presente un'ernia. Oltre a questo disagio più grave, ne seguono altri minori quali dolori in altri punti della schiena, dolori cervicali e stress.
La mia domanda è: che diritti ho in questo caso? E' possibile che devo continuare a lavorare con un ormai insopportabile fastidio e stress, e che come alcuni sostengono, devo aspettare che si aggravi prima di avere qualche diritto? Come potrei agire?
Da un lato non do torto per le lamentele riguardo le frequenti malattie, però non ho trovato nessuno disponibile a migliorare la mia situazione lavorativa. Cambierei lavoro, ma la situazione in Italia e soprattutto in Sicilia è pessima
Grazie in anticipo per l'aiuto, se qualcosa non è chiaro chiedete pure, risponderò al più presto per i chiarimenti.
devi verificare secondo me la presenza del medico comopetente all'interno della tua azienda ed eventualmente iniziare il percorso di verifica previsto ; se riscontrati problemi sarà il I a fornire a te e all'azienda le opportune indicazioni per le rispettive spettanze .
L'altro problema ( quello delle ripercussioni agite nei tuoi confronti ) trovano terreno fertile nel generico campo delle , per ora definite " generiche vessazioni " cui , per averne un adeguato riscontro si entra in un campo piu' sindacale , tanto per avere informazioni ...poi si vedrà... ( bossing , mobbing , prevaricazioni ...).
Angelo
Dunque.. riguardo le "ripercussioni" non mi va di ingarbugliarmi in situazioni complesse a causa di qualcuno che fa il deficiente, Riguardo il problema di salute, vorrei risolverlo.. con la salute non si scherza, no? :)
Dove dovrei cercare il medico competente nella mia azienda? Tramite le risorse umane? Qualcuno mi ha indicato di rivolgermi direttamente all'Inail. Conviene comunque fare prima degli accertamenti e presentarli, possibilmente con qualche riscontro medico, oppure riferire solo che ho questi dolori che si presentano a causa del lavoro che svolgo? Alcuni mi hanno anche detto di andare cauto poiché potrei arrivare in un punto di non ritorno dove l'azienda potrebbe anche dirmi che non ha altre mansioni da farmi svolgere e si potrebbe arrivare al licenziamento. E' vero? Grazie x l'aiuto!
pur non essendo un problema sindacale ( la figura del Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza =RLS è non sindacalizzata...)un sindacalista puo', comunque aiutarti nel percorso ...l'azienda DEVE avere la figura del RLS e del Medico Competente ....Circa l'eventualità del perdere il posto di lavoro è possibile in quelle situazioni estreme in cui si ha un giudizio di completa inabilità ...va quindi per forza iniziato il percorso all'interno dell'azienda con il Medico Competente , salvo poi rivolgersi alle opportune sedi per eventuale ricorso avverso il giudizio del Medico Competente ma...siamo ancora in alto mare ...
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