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Referto Rappoto

Questo argomento ha avuto 10 risposte ed è stato letto 4435 volte.

Gennaro

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  • Referto Rappoto
  • (16/05/2008 11:31)

Gentilmente potete risolvermi questo dubbio?
Il referto è una notizia di reato che riguarda il libero professionista che informa l'autorità giudiziaria di un delitto perseguibile d'ufficio, che nel caso del medico competente sono le malattie professionali.
Il rapporto invece è una notizia di reato che riguarda il Pubblico Ufficiale, o l'incaricato di pubblico Servizio ed è obbligatorio per tuti i reati (delitti e contravvenzioni) (art. 361 e 362 c.p)..
Nel caso del rapporto è sufficiente averne avuto notizia.
Ora viene il dubbio
Il Medico competente di un'ASL che sia anche dipendente riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, quindi durante la sua attività, visite mediche, sopralluoghi, partecipazione alla valutazione dei rischi eccc, può venire a conoscenza di delitti perseguibili d'ufficio, DI CONSEGUENZA DEVE FARE IL RAPPORTO ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA.!
Ho dimenticato di scrivere che mentre per il referto il medico può non effettuarlo quando espone l'assistito a procedimento penale, ciò non vale per il rapporto che deve essere sempre redatto.
La domanda nasce spontanea, cosa ne pensano i colleghi medici competenti dipendenti dell'ASL, come si comportano?
Saluti Gennaro:)

Gennaro Bilancio

Gennaro

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 12:23)

ho dimenticato di scrivere dopo
..........può venire a conoscenza di delitti perseguibili d'ufficio ...........
o anche la semplice violazione di una norma specifica in tema di sucurezza lavoro (contavvenzioni).
Tanto per fare 1 esempio, una valutazione dei rischi carente ,assenza di adeguati ricambi d'aria, asenza di cappe per agenti chimici, ecc.
Quindi continuamente il medico competente, dipendente di una struttura pubblica dovrebbe denunciare il proprio datore di lavoro!

Gennaro Bilancio

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 12:35)

Se può far chiarezza:
Il referto è l'atto col quale l'esercente una professione sanitaria riferisce all'autorità giudiziaria di avere prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto perseguibile d'ufficio.
Il rapporto è l'atto col quale il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio denuncia all'autorità giudiziaria un reato (delitto o contravvenzione) perseguibile d'ufficio, di cui abbia avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni o del servizio.
Il referto. Riguarda specificamente il medico libero professionista, mentre al rapporto sono tenuti tutti i sanitari con qualifica di pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio; oggetto del referto sono gli interventi professionali relativi a delitti perseguibili d'ufficio, mentre il rapporto è obbligatorio per tutti i reati, siano essi delitti o contravvenzioni, perseguibili d'ufficio; il referto prevede l'esimente speciale della esposizione a procedimento penale della persona assistita, non contemplata per il rapporto; il rapporto è atto che fa fede sino a prova contraria, mentre il referto è atto di natura puramente informativa.
Il rapporto. E' la denuncia da parte di medici che rivestono la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio, quando abbiano avuto notizia di un reato perseguibile d'ufficio nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del servizio (art. 361 e 362 c.p.).
La denuncia deve essere presentata o trasmessa senza ritardo al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria (art. 331 n.c.p.p.). Il suo contenuto espone gli elementi essenziali del fatto ed indica il giorno dell'acquisizione della notizia nonchè le fonti di prova già note. Contiene, inoltre, quando è possibile, le generalità il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e dei testimoni (art. 332 n.c.p.p.).

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 12:38)

Porpio su questo sito vi è anche un articolo che può servire per chiarezza

https://www.medicocompetente.it/f...-Competente-della-ASL-referto.doc -

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Gennaro

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 13:07)

Il dubbio è nato proprio leggendo l'articolo che hai citato

Gennaro Bilancio

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 19:36)

A me sembra chiaro che cosa "esige"" la norma....prova a fare concretamente un esempio di "referto" e di "rapporto" e vediamo che cosa succede secondo te.
La norma è generale ma forse applicandola in concreto si comprende meglio...o forse NON ho capito qual è il tuo relae dubbio/diolemma il che è anche possibile ma se non capsico bene la doamdna è molto difficle rispondere sulla stessa linea d'onda

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Gennaro

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 19:50)

Referto una malattia professionale.

Rapporto un medico competente che effettuando un sopralluogo nella sala operatoria nota che gli operatori all'atto di conservare il pezzo anatomico in un recipiente contenente formalina non sono in possesso dei DPI e l'operazione non viene svolta sotto cappa, perchè quest'ultima manca.
Quindi il mio dubbio è: essendo il medico competente un dipendente dell'ASL deve effettuare il rapporto?
Da quando è scritto nel documento che hai segnalato sembra di si.....allora cosa fanno i medici comtenti delle strutture Pubbliche?
Spero che sia stato più chiaro
Saluti Gennaro

Gennaro Bilancio

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 20:29)

La mia opinione, personale ma a sentimento, è che se il medico competente in questione non è anche UPG non è obbligato a fare rapporto all'autorità giudiziaria, atteso che è lì nella veste di Medico Competente. E però se non fa una solenne cazziata al DdL per queste cose rischia di averlo, il rapporto, magari dal collega ispettore medico che lo venga a sapere da qualcun altro.
Sai che penso? ma il Direttore Sanitario della struttura, che fino a prova contraria dovrebbe essere uno specialista in igiene, non si è mai fatto un giro? una domandina informale sul "ma come trasferite/ conservate/ buttate i pezzi levati in sala operatoria?" niente, eh? una letturina al DVR? nemmeno?
Ti rigiro, a te e agli altri che vorranno rispondere e chiarirmi qualche crisi di conoscenza, una domanda analoga. Un Medico che non è competente ma è comunque medico, che è direttore di un servizio pubblico con dei laboratori, che non può ex lege ignorare cosa dirige (che se no si ruba lo stipendio preciso preciso), e sa che i propri collaboratori in un lab di analisi utilizzano sciocchezzuole come solfuro di carbonio, diclorometano, dicloroetano, acido nitrico fumante, acido cloridrico, solforico, soluzionie solfocromica (R45) e amenità simili senz un'accidentina di cappa, che ha la stanza di fronte al lab e dice "chiudete quella porta che mi arrivano tutte le puzze da là dentro, voi mi volete vedere morto!", dev'essere multato, licenziato, o appeso per il sacco scrotale al portone d'ingresso? c'è scritto niente nel decreto 81, al merito:D?

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Gennaro

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 20:34)

Semplicemente un ispettore dell'ASL con le p.....chiude il laboratorio!
Per quanto riguarda il rapporto, indipendentetemente se si è UPG, va sempre fatto!

Comunque, secondo me, se si chiude il laboratorio, poi trova sempre qualcuno che ci mette la pezza!... quindi è meglio fare come dici tu.....appenderlo per lo scroto al portone d'ingresso
Saluti e Buon Week End a tutti:)

Gennaro Bilancio

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  • Re: Referto Rappoto
  • (16/05/2008 22:15)

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 361 codice penale “Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’Autorità giudiziaria, o ad un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni” ma l’ultimo comma del predetto articolo stabilisce che le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa e l’art. 2 c.p.p. comma 2 (Obbligo del rapporto in generale) recita che “..gli altri pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio…sono obbligati a farne rapporto…salvo che si tratti di reato punibile a querela dell’offeso…” ciò sta a significare che il fatto-reato da dover denunciare deve necessariamente integrare un reato che è perseguibile d’ufficio.
Di più non so spiegare!

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