espongo il problema: periodicamente mi trovo a dover emettere il giudizio di idoneità per alcuni dipendenti assunti a tempo determinato che si occupano di cantieri temporanei; si tratta di attività di pulizia di strade, piazze, parchi, smaltimento rifiuti ingombranti (frigoriferi, pneumatici, materassi, ferro e rottami in genere...). Dato per scontato il ricorso alla vaccinazione antitetanica, mi trovo in difficoltà per la vaccinazione anti-epatite B: alcuni lavoratori hanno iniziato in passato tale vaccinazione con il precedente collega, che aveva considerato presente il rischio da infezione epatitica (eventuali taglienti, siringhe...stranamente non si parlava di HCV e HIV...) tuttavia io rimango perplesso sul da farsi. Il mio ragionemento è il seguente: nel momento in cui si dota l'operatore di scarponi, tuta, guanti, pinze per raccogliere eventuali siringhe e lo si forma sui rischi credo sia eccessivo sottoporlo ad anti-epatite B, ma sopratutto sono dell'idea che il rischio sia generico e limitato (cioè non posso escludere che le siringhe ci siano...);
stesso problema si pone negli addetti alla pulizia delle spiagge, i quali sono stati in passato sottoposti a vaccino anti-HBV: sono dotati di scarponi, tuta, guanti sino al gomito, tuttavia il problema nasce dal DVR: il rischio di contrarre un'infezione da HBV in tali addetti è generico o specifico? io sono convinto che effettuare tale vaccinazione sia un eccesso, però sono preoccupato e volevo conoscere l'esperienza di altri colleghi più esperti.
laddove il rischio biologico è di difficile valutazione, non è deliberato e solo "potenziale" per comportamenti maldestri o per infortuni io ho attivato nelle aziende procedura scritta controfirmata dal datore di lavoro e dipendente in caso di eventi tipo "infortunio biologico" (da decrivere in modo semplice) per follow-up diagnostico a momento zero (recarsi in PS con indicazione dell'Azienda sull'evento accaduto), 1 mese, 6 mesi dopo evento.
ho incontrato medici che vaccinavano tutti/tutte contro epatite B senza mai controllare la risposta anticorpale...ad esempio fisioterapiste/logopediste/educatrici asilo nido.
Ho capito, hai creato una sorta di protocollo post-esposizione, considerando il rischio "potenziale";
sul fatto che si facciano vaccini ignorando il titolo anticorpale concordo con te;io ho incontrato infermiere che mai hanno fatto marker.....ma qui il mio problema è ben differente (sul comparto sanitario non ho dubbi, anzi sono fermo nelle mie decisioni), non vorrei arrivare ad un "eccesso" effettuando a tappeto l'anti epatite B (che in generale ho sempre consigliato a tutti a prescindere dalla medicina del lavoro) tuttavia....
qualcuno potrebbe dirmi: tu non hai usato uno strumento di difesa nei confronti di un rischio potenziale e rivalersi su di me o sull'azienda...
Il problema del rischio biologico rimane un "porto delle nebbie" perchè non si vuole leggere quello che la legge dice. Come nel 626, l'art. 269 del UT precisa che vi è rischio quando il Ddl "utilizza" agenti biologici. Ergo, agenti noti !
Nel caso potenziale di contatto con agenti generici, non possono che valere le procedure corrette, e nel caso di sospetto contatto nulla più di quanto dice Nacci. Altrimenti bisognerebbe spiegare perchè si fa monitoraggio solo di qualche patogeno e non di altri. E se il lavoratore viene colpito da un agente non monitorato che gli racconti ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Al di fuori del settore sanitario sono contrario alla vaccinazione contro HBV a tappeto, meglio un prototcollo di controllo post evento infortunistico, che però in reltà, se i lavoratori rispettano tutte le norme ed utilizzano correttamente i DPI, non si dovrebbe nemmeno verificare. Comunque la vaccinazione è perfettamente inutile se non corredata da un controllo periodico del titolo anticorpale, anche perchè personalmente ho rilevato una enorme variabilità individuale nella durata della copertura anticorpale (dai 3 ai 12 anni).
Sergio Truppe
................................................................
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Le attuali linee guida per l'HBV non indicano la necessità di effettuare ulteriori controlli/richiami una volta che si sia accertata l'avvenuta risposta al termine del ciclo vaccinale.
Linee guida nazionali e internazionali sono facilmente reperibili anche solo con google ( http://www.pnlg.it/raccomandazioni_hbv_hcv_personale_sanitario)
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti