Mi spiego meglio.
Mi è capitata, durante le visite mediche presso un albergo, una cameriera ai piani di 74 anni.
Da un punto di vista clinico e dagli esami eseguiti il soggetto è idoneo alla mansione, ma secondo voi l'età di per sè, può essere un fattore di inidoneità, trattandosi di un'attività lavorativa faticosa ?
sicuro che sia una dipendente .. a quell'età lì dovrebbe essere in pensione ...
la lavorazione è sicuramente faticosa , in base all'età bisognerebbe capire la mole di lavoro che deve svolgere e le ore che fa ..
poi io credo si dovrebbe dare una idoneità con limitazione relativa ai carichi di lavoro
74 anni .... ma con che rapporto di lavoro è inquadrata?
Essendo finalizzata a determinare l'idoneità della lavoratrice, devi senz'altro tener conto di tutto, dall'anamnesi alla storia clinica all'età ovviamente.
Certo che condivido la curiosità dei colleghi su come la signora sia inquadrata. :o
Si la dipendente è inquadrata con un contratto part-time (4 ore al giorno), assolutamente regolare da un punto di vista amministrativo, infatti non c'è nessuna legge che vieta di lavorare agli ultra 75enni.
Ho avuto modo di vedere una signora ultrasettantenne alla sua prima esperienza di lavoro, causa recente vedovanza (e anche da vedova deve mangiare, visto che non siamo in India e non si bruciano le vedove sulla pira del marito defunto).
Posto che la situazione sanitaria complessiva era normale, indipendentemente dall'età, non ho potuto che dire "idonea" senza limitazioni, anche perchè una limitazione sarebbe impugnabile presso l'Organo di controllo e ci farei la figura del fesso.
L'età mi preoccupa molto di più, comunque, quando devo valutare una idoneità di un 62-63enne a portare carichi su un ponteggio in edilizia, che è molto più frequente, e di certo più pericoloso, del lavoro di cameriera part-time. Ma se l'omino non ha problemi, sulla base dell'età non posso fare nulla, nessuna norma lo tutela in modo diverso dagli altri.
Che sia una porcata, sono d'accordo. Ma finchè non si definisce il discorso delle attività usuranti in modo decente...
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
sono d'accordo con ramses ... assolutamente d'accordo
Faccio presente che Il D. L.gs 81/2008 all'art. 28 (Oggetto della valutazione dei rischi), comma 1, dice:
"La valutazione [...] deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli [...] connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri paesi."
Ramses dice: "Ma se l'omino non ha problemi, sulla base dell'età non posso fare nulla, nessuna norma lo tutela in modo diverso dagli altri": con il Testo Unico non sarà più così, perchè è diventato obbligatorio valutare anche i rischi correlati all'età dei lavoratori, e di conseguenza anche i giudizi di idoneità dovranno tenerne conto.
Quesito (un po' scemo, se vuoi): sul certificato di idoneità che ci scrivo, "non idoneo a fare un lavoro così faticoso", oppure "non idoneo perchè vecchio" ?
E' bello dire "dovete tenere conto di questo e di quello", ma devi avere una base per fare delle affermazioni. E ripeto che non vc'è un supporto in una norma sui lavori faticosi e usuranti, (Inoltre, ricorda che la gente lavora per la pagnotta, non perchè sennò si annoia, e quindi, nell'ottica del "benessere psicofisico" ci deve interessare non discriminarlo)
Quindi se l'omino "sta bene", con un pochetto di mal di schiena che ce l'ho anch'io (conseguenza di una gioventù "agitata" e diversamente laboriosa, palestra e lavoro, saltuario ma pesante) cosa osta al dargli una idoneità ? Se è devastato ma giovane non è che scrivi "fa schifo ma essendo giovane...", quindi se è anziano (c...o, ha poco più di me !) non puoi usare il criterio età per discriminarlo. Solo una valutazione delle sue condizioni in rapporto all'attività.
Se sbaglio, correggetemi
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Dici bene ramses, ma anche l'età fa parte del "quadro clinico" della persona; poi ovviamente avrai il trentenne catorcio ed il sessantenne che è un grillo, ma non puoi, secondo me, non guardare la carta di identità di una persona nel valutare la sua idoneità. Questo, come giustamente scrivi, non deve però avere fini discriminatori perchè il lavoro, come la salute, è un diritto di ogni persona, ma deve avere fini preventivi di salvaguardia della salute della persona.
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