Il titolo è senz'altro provocatorio ma chi scrive è titolare di una tanto vituperata società di servizi per le aziende che, tra gli svariati settori di pertinenza, annovera anche quello della vigilanza sanitaria aziendale ( non foss'altro che come medico, anche se non specialista ma cresciuto a pane e medicina del lavoro,per tale settore investo gran parte delle risorse umane e logistiche). Sono d'accordo con i colleghi quando affermano che la "nostra" professione si è ormai "svenduta" al dio denaro ed ad alcuni Centri "tecnici", che di medicina ne capiscono meno di zero e che ritengono che un certificato di idoneità o una visura camerale par sono pur se vendibili e bene ad una azienda, ma vorrei sinteticamente spezzare una lancia anche se forse non obiettiva.
Essendo logico che oltre che per piacere si dovrebbe lavorare non solo per la gloria ma anche per essere giustamente ricompensati, non ammetto che svariati soloni sicuramente emeriti e preparati in questo campo dileggiano chi,al servizio del medico competente mette comunque a disposizione risorse umane, professionali, tecniche, strutturali senza ( anche se non sempre è così)lederne la dignità professionale ma permettendogli anzi di occuparsi con maggior tranquillità al disbrigo di tutte quelle aimè annose questioni che hanno trasformato il medico competente in un medico investigante nonchè amanuense (oltrechè specialista sempre meno in questioni mediche esempre più in tecniche informatiche, in diatribe legali e rapporti con "Enti" tipo magistratura, carabinieri, finanza, nas, ispettorato, Sert, ASl etc etc).
Nella mia Società di Servizi operano spero "serenamente" quattro MC di cui uno dipendente ed ad ogni seduta viene loro messa a disposizione una squadra di professionisti tra strumentisti, infermieri e medici colleghi di supporto nonchè un front office che li coadiuva nella stesura ed informatizzazione di tutta una mole di dati informatizzati e non associati a tutte le consulenze specifiche necessarie per la stesura del tanto sudato certificato di idoneità senza poi parlare della gestione per loro conto di tutti i rapporti con le aziende dalla programmazione delle visite alla prenotazione dei9 sopralluoghoi in azienda, passando per l'interazione diretta con i tecnici ( interni) che redaggono i piani di sicurezza ed i commerciali che di un'azienda prima di fargli sottoscrivere un contratto ne sanno elencare vita morte e miracoli....!
Non voglio con questo fare autocelebrazione visto che tutto questo ha comunque un bel costo in termini imprenditoriali e di pensieri notturni ma penso che in cambio di tranquillità e serietà proofessionale il MC debba comunque riconoscere che vi sono Centri che li pongono al "Centro" della loro attività permettendogli di crescere in termini di esperienza professionalità ed immagine.
Veniamo infine ai cosidetti 4 soldi di cui i colleghi spesso si lamentano di percepire dalle società "aguzzine":
1)se esistono certe nefandezze è sicuramente perchè la nostra
"ingordigia"( e parlo da medico) ha permesso al medico del lavoro di accontentarsi di un piatto di lenticchie per paura di essere tagliati fuori dal mercato del lavoro! tutto ciò associato ad affaristi che di professionale hanno messo ben poco nei loro centri servizi ad eccezzione di di un pacchetto clienti, una segretaria ed un telefono, mandando allo sbaraglio i poveri colleghi che si sono presentati in azienda : soli, ammarocchinati con 50 borse e trafelati ancor prima di cominciare la seduta!
2)tutto questo ha impoverito poi miseramente il mercato delle tariffe professionali per cui la competitività ha invaso anche un settore, quello della salute, dove invece non si dovrebbe badare a spese (purchè entro limiti etici ed onesti).
3) il medico competente quindi ha due strade: o alleggerirsi almeno del vil lavoro affidandosi ai centri che parlino la loro stessa lingua e che riconoscano le loro responsabilità in tutti i passaggi previsti dalle normative sempre più "indigenti", per cominciare a spremere di più le meningi al fine di valorizzare il proprio ruolo di medici competenti supportati, oppure farsi sommergere in solitaria da un mare di scartoffie, rinchiusi nel proprio giardinetto a scagliare invettive contro tutto e tutti ma soprattutto contro chi ha il coraggio di investire soldi tempo e passione al servizio di altri professionisti, facendo anche il cosidetto sporco lavoro!
Per esperienza diretta, preferisco guadagnar forse meno come medico ma avere alle spalle un supporto che mi permetta di poter lavorare al meglio e con serenità!
Tutto quanto ho detto non vale certo per i colleghi che, fortuna loro, svolgono la loro attività di medico competente in solitaria in pochissime aziende floride e perfette con caterbe di dipendenti tutti idonei e sani dove si vieni pagati in anticipo e senza essere costretti a consegnare in fretta un mare di carte e cartacce perchè immuni dall'essere alla mercè di ogni tipo di ispezione....
Comunque per tutti un sereno lavoro ed un augurio sempre di crescita professionale!
Nessun preconcetto nei confronti delle società di servizi. Il problema nasce lì dove, e mi risulta essere la maggior parte ma potrei anche sbagliare, le società sono gestite in un'ottica esclusiva di quantità di lavoro e non di qualità, con spesso un "ragioniere" (non me ne voglia la categoria) a tirar le file di tutto, dalla parte amministrativa a quella medica. Quindi ben venga il supporto logistico-amministratico e l'aiuto professionale di infermieri o di medici con altre specializzazioni, ma non bisogna dimenticare che colui che ci mette la faccia e che paga in prima persona è il MC. Allora non consideriamo il MC solo quello che va in azienda, visita 50 operai in una mattinata secondo un protocollo prestabilito da altri (ovviamente estremizzo), riempe 4 scartoffie e non si deve lamentare, anzi, se gli danno 10 € a visita, ma valorizziamo tutte le competenze come si deve.
Riconosco che per molte, anti moltissime cose, sono d'accordo con acermi; fosse solo perchè fino a che non ho "mollato" anche presso la mia struttura mi muovevo proprio nel modo che acermi descrive.
Probabilmente, il motivo per cui ho dismesso il settore di MdL è che ho commesso degli errori commerciali "gravi", nel senso che proprio per tutte le mie convinzioni ho sempre corrisposto degli emolumenti che a mio avviso fossero almeno dignitosi ai MdL (e SOLO MdL) nonchè agli altri specialisti che li affiancavano (ORL e Oculista, prevalentemente, ma anche Dermo). Probabilmente se, quando mi sono fatta un po' di conti in tasca e mi sono resa conto che con quello che spendevo per 10 giorni medi al mese di medici avrei potuto più che comodamente assumere un MdL a 40 ore settimanali, avessi appunto deciso di muovermi in tal senso, magari le cose sarebbero andate in modo diverso.
Resta il fatto che io non "reggevo" il mercato, e quindi pace e amen.
Peraltro, non voglio insistere, ma a parte i medici io avevo un'unità amministrativa full-time dedicata solo alla gestione "delle carte" e delle telefonate.
Vorrei quindi chiedere a acermi: paisà, ma dalle parti tue i medici che vendono tutto il pacchetto, analisi comprese, a 25-30 euro li avete fatti fuori o anche lì reggono? E in questo caso, come te la stai passando (anche se immagino che nel tempo tu abbia fidelizzato la tua clientela con un lavoro ragionevolmente di qualità) ?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
mi didispiace che nofertiri abbia mollato visto che con il tempo la qualità ripaga sempre e questo le aziende serie, anche del sud lo stanno cominciando a riconoscere, ma il segreto consiste nel crederci, cercando di imporsi nel mercato. Concordo sul fatto che non è certo semplice reggere ma facendo tutti la propria parte...
ad esempio con i colleghi MC concordiamo di volta in volta i protocolli e le tariffe da fare in azienda o al commerciale o tecnico che ci richiede la pretazione cercando, sempre nei limiti, di venir incontro alle diverse esigenze...nulla togliendo alla qualità ed alle responsabilità.... per il resto se solo so che un tecnico o commerciale non ha rispettato al pubblico il tariffario ordine dei medici o giù di lì rispetto al nostro tariffario certamente più contenuto viene cassato senza pietà! Rompere le ossa a 25/30 euro non conviene a nessuno!
[cite]lombait il 01/06/2008 10:13 ha scritto:
caro lombait concordo con la responsabilità e la faccia ma questo lavoro non è più fattibile senza un minimo di criteri organizzativi e senza l'implementazione di un sistema mi si perdoni il bisticcio
"aziendale" infatti il mc da noi è quello che durante la seduta in azienda esegue il sopralluogo, magari si riunisce con i lavoratori per la formazione o organizza la riunione periodica mentre a tre metri altri quattro professionisti cercano di visitare con i crismi un lavoratore che magari non ha mai fatto un controllo in vita sua...
(ricordiamoci sempre che siamo medici e che dare anche un po di consigli ed indicazioni che magari esulano dal contesto fa felici i dipendenti e ne guadagna la faccia del MC). il tutto poi si conclude magari ragionando su ciascuna problematica in riunione e trovando le opportune soluzioni... anche magari presentando una bella letterina di disdetta dell'incarico perchè magari l'azienda non ne vuol sapere di adeguarsi a quanto gli prescriviamo... per quanto riguarda la quantità poi nel nostro caso ci permette di non lesinare indagini aggiuntive anche se magari non concordate in azienda pur di esprimere il giudizio serenamente...visto che è la somma che fa il totale.... ( forse nel nostro caso gestendo tutto il pacchetto sicurezza a 360 gradi aiuta molto....
Sia chiaro che sono non d'accordo, ma d'accordissimo riguardo al lavoro multidisciplinare che ritengo il giusto approccio per una medicina del lavoro moderna.
La mia osservazione veniva dalla sensazione che un pò troppa gente ritiene di saper fare la sorveglianza sanitaria prescindendo dalle specifiche competenze ed il MC è quello che più spesso ne paga le conseguenze non solo in termini di "vil denaro", ma anche come squalificazione professionale, con DVR fatti con software acquistati in internet che non tengono conto delle specificità di ogni azienda e protocolli sanitari stabiliti da non si sa chi e con chissà quali criteri. Queste sono osservazioni che ho tratto soprattutto quando ho iniziato i primi approcci alla libera professione che ti porta ad entrare in contatto un pò troppo timidamente con il mondo delle società di servizi.
A proposito di quanto poi hai scritto ritengo comunque più corretto che un singolo MC (pur con il supporto amministrativo e di specialisti ORL OCU, etc.) si occupi di un'azienda e non che uno faccia le visite, un altro il sopralluogo e magari un terzo tiri le conclusioni.
lombait il 02/06/2008 10:40 ha scritto:
Sia chiaro che sono non d'accordo, ma d'accordissimo riguardo al lavoro multidisciplinare che ritengo il giusto approccio per una medicina del lavoro moderna.
La mia osservazione veniva dalla sensazione che un pò troppa gente ritiene di saper fare la sorveglianza sanitaria prescindendo dalle specifiche competenze ed il MC è quello che più spesso ne paga le conseguenze non solo in termini di "vil denaro", ma anche come squalificazione professionale, con DVR fatti con software acquistati in internet che non tengono conto delle specificità di ogni azienda e protocolli sanitari stabiliti da non si sa chi e con chissà quali criteri. Queste sono osservazioni che ho tratto soprattutto quando ho iniziato i primi approcci alla libera professione che ti porta ad entrare in contatto un pò troppo timidamente con il mondo delle società di servizi.
A proposito di quanto poi hai scritto ritengo comunque più corretto che un singolo MC (pur con il supporto amministrativo e di specialisti ORL OCU, etc.) si occupi di un'azienda e non che uno faccia le visite, un altro il sopralluogo e magari un terzo tiri le conclusioni.
chiarisco il tuo ultimo periodo: non si tratta di lavoro a compartimenti stagni, bensì di continue interazioni durante tutto il processo al terminedel quale a riunirsi per esprimere il giudizio è sempre il M.C. ( che logicamente avrà sempre l'ultima parola) coadiuvato da chi gli ha fatto da "testimone" in seduta con eventuali inserimenti esperenziali degli altri colleghi per quei casi che da noi si chiamano in italiano fluente "casatielli" ( tradotto rogne)...sempre che lo richieda!
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