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....eppure si continua a morire per lavoro

Questo argomento ha avuto 5 risposte ed è stato letto 1790 volte.

mariceravolo

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1
  • ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (11/06/2008 18:04)

Mi hanno appena detto che sarebbero morti 6 operai in Sicilia, pare mentre pulivano una cisterna o qualcosa di simile....
Dopo il doveroso pensiero a quei poveracci morti per 1000 euro al mese ed alle loro famiglie, monta in me la rabbia, l'infinita rabbia, per accadimenti come questi.....
MA QUANDO DIVENTEREMO UN PAESE CIVILE...
Basta, sono troppo incazzato, meglio che mi stò zitto.

GANDALF IL GRIGIO

GANDALF IL GRIGIO
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416
  • Re: ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (11/06/2008 18:14)

Doverose le condoglianze alle famiglie di questi martiri della nostra società, i veri eroi del nostro tempo, gente che rischia la pelle per quattro soldi, per dare da mangiare ai propri figli....ed intanto noi continuiamo a perdere tempo con cavolare tipo il codice fiscale, la firma del DDL, etc
MI VIENE VOGLIA DI MOLLARE TUTTO.

Sergio Truppe
................................................................

"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

ramses

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774
  • Re: ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (11/06/2008 22:49)

Concordo, doverose le condoglianze.

Da quanto ho capito si tratta di un altro incidente come qualche mese fa a Bari (l'autocisterna da lavare con 5 morti fra cui il titolare dell'impresa).

Però proviamo a guardare anche un altro aspetto, e cioè il fatto che a troppi lavoratori succedono eventi di danno per la loro leggerezza.
Guardate le modalità con cui avvengono la maggior parte degli infortuni, io l'ho fatto, e troppo spesso si tratta di qualcuno che ha fatto qualche cazzata.
Una volta, nel passato, si usavano sistemi empirici per capire se c'era ossigeno nel buco in cui ci si andava a infilare (l'uccellino dei minatori, la candela), oggi manco questo, si va "allo sbaraglio", e si muore o si subiscono gravi danni.
Ancor più, ovviamente, se si subisce un ricatto occupazionale.
Dire dopo, se sopravvivi, "..non ci avevo pensato.." è una fesseria pericolosa. E non credo che servano particolari iniziative di formazione, perchè certe cose le sanno tutti (se non metto le protezioni alla macchina utensile ci lascio la mano, senza cintura di sicurezza se cado mi sfracello, ecc...).
Poniamoci quindi anche, dopo il cordoglio doveroso per i morti, il problema di analizzare perchè sono morti (non solo questi), e solo così potremo, credo, rendere omaggio a questi facendo qualcosa di costruttivo, se alle considerazioni sapremo far seguire le opportune azioni.
Se la gente si curasse realmente del proprio interesse, forse saremmo in un Paese diverso, ed i morti sul lavoro (rari !) farebbero davvero scalpore.
Mentre non lo farebbero le sanzioni ai lavoratori incoscienti, che non ho mai visto applicare.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

billi

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  • Re: ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (12/06/2008 06:38)

Notizie di questo tipo lasciano senza parole. Drammi indicibili per le famiglie e per la societa' civile. Ma, ci si chiede, quando avvengono tragedie del genere non e' ovvio pensare che qualcosa non ha funzionato per il verso giusto?. Ha ragione Ramses: lo zampino della leggerezza nei comportamenti, la sottovalutazione dei rischi, sono sempre presenti,al di la di carenze oggettive nelle misure di protezione che sembrano accertate. Come al solito c'e' sempre l'operaio al PRIMO GIORNO di lavoro ( ma non dovevano cessare questi trucchetti?). E la formazione? Si manda la gente allo sbaraglio il primo giorno di lavoro? Inoltre non vorrei sbagliarmi, ma come si fa a subire gli effetti di un gas, pur estremamente aggressivo, in una vasca all'aperto?

tonyporro

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  • Re: ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (12/06/2008 21:58)

Chi effettua i controlli a riguardo delle modalità di effettuazione della formazione e informazione per i lavoratori?
Un'altra cosa che non capisco: come mai la Confindustria si batte per una riduzione delle sanzioni?. Se fossi un imprenditore "serio" (e mi rifiuto di pensare che i vertici di confindustria non lo siano!)mi batterei affinché i Datori di lavoro che non rispettano gli obblighi su sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro siano adeguatamente sanzionati al fine di non creare "turbative" di mercato: come posso altrimenti competere con concorrenti che, risparmiando su tale genere di spese, hanno un costo del lavoro minore?

ramses

ramses
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  • Re: ....eppure si continua a morire per lavoro
  • (12/06/2008 22:35)

tonyporro il 12/06/2008 09:58 ha scritto:
Chi effettua i controlli a riguardo delle modalità di effettuazione della formazione e informazione per i lavoratori?
Un'altra cosa che non capisco: come mai la Confindustria si batte per una riduzione delle sanzioni?. Se fossi un imprenditore "serio" (e mi rifiuto di pensare che i vertici di confindustria non lo siano!)mi batterei affinché i Datori di lavoro che non rispettano gli obblighi su sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro siano adeguatamente sanzionati al fine di non creare "turbative" di mercato: come posso altrimenti competere con concorrenti che, risparmiando su tale genere di spese, hanno un costo del lavoro minore?

Mi ripeto:"E non credo che servano particolari iniziative di formazione, perchè certe cose le sanno tutti (se non metto le protezioni alla macchina utensile ci lascio la mano, senza cintura di sicurezza se cado mi sfracello, ecc...)."
Troverei più interessante sapere in certi casi, almeno i più gravi, cosa hanno fatto le varie figure "preposte" in qualche modo ai controlli. Vorrei che al processo Thyssen ( o come cavolo si scrive ) qualcuno chiedesse all'ASL, INAIL, Isp. Lav e, perchè no, al sindacato dove cavolo erano PRIMA del fattaccio, magari perchè dimostrino che hanno fatto tutto quello che potevano, ma vorrei sentirglielo chiedere. E lo dico perchè quando succede un casino tutti sembrano delle verginelle che non sapevano nulla, mentre chiunque lavori in un determinato settore sa benissimo come "funziona" e quali sono le criticità.
Quello che dico l'ho sperimentato di persona per esempio in occasione di una morte nel porto di Genova lo scorso anno, prima che 'sto cristo morisse schiacciato da una balla di 2 tonn di cellulosa nessuno sapeva come si lavorava lì. E dopo non è cambiato un accidente !!!
Allora, per favore, finiamola di prenderci per i fondelli.
La burocrazia che ci impone il Testo Unico (farraginosa e inutile) rientra anche questa nel disegno complessivo: dare l'impressione che si faccia qualcosa e, nella migliore delle ipotesi, sperare che non succeda mai nulla.

Forse dovrei scusarmi per lo sfogo, o almeno per i toni, ma sono veramente stufo di tutta questa manfrina ipocrita.
E in quanto a Confindustria, c'è dentro di tutto, aziende splendide di cui potrei dare testimonianza diretta, e personaggi che vogliono solo sapere come fare ad aggirare certi obblighi senza avere rogne ("dottore, si legga il TU così poi me lo racconta e mi riassume cosa dovrei fare" !!!)

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

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