Mi scuso anticipatamente se apro l'ennesimo thread sull'alcol, ma non ho ancora trovato risposta ai miei dubbi.vorrei sapere se qualcuno di voi colleghi ha inserito in protocollo di sorveglianza sanitaria esami ematochimici per il riscontro di eventuale abuso cronico di alcol (ast, alt, transferrina decarboidrata e quant'altro). come al solito la legge lascia molti dubbi interpretativi. certo il testo unico sancisce l'obbligo da parte del medico di valutare di: "nei casi e alle condizioni previste dall'ordinamento le visite sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza, etc".
peccato che non ci siano stati indicati gli strumenti per interventire in modo "legale". che esami fare?cosa fare in caso di alterazione di un indicatore che per quanto sensibile non sarà mai specifico come un'alcolemia??
Grazie
Aggiungo un po' di carne al fuoco:
come regolarsi con un lavoratore (camionista) che dalla sera quando si corica alla successiva quando torna a casa non beve assolutamente (ne sono abbastanza certo), ma poi a cena si fa il suo bel litrozzo di vino, e perciò ha i valori ematici (transferrina in particolare) sballati ?
Se beve fuori lavoro, ma sul lavoro è sobrio, come faccio a dirgli qualcosa ? Su che base posso entrare nei cavoli suoi privati se non interferiscono con il lavoro ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Ricordo che la legge n.125 all'art.15 (Disposizioni per la sicurezza sul lavoro) di sotto riportato non ha attivato la sorveglianza sanitaria. Ha detto solamente che eventuali controlli alcolimetrici devono essere effettuati dal medico competente. In nessun altra parte della legge si parla di questi benedetti testi alcolimetrici e soprattutto da nessuna parte si parla di sorveglianza sanitaria.
"1. Nelle attivita' lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la
sicurezza, l'incolumita' o la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro del lavoro e della
previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanita', da emanare entro novanta giorni dalla
data di entrata in vigore della presente legge, e' fatto divieto di assunzione e di somministrazione di
bevande alcoliche e superalcoliche.
2. Per le finalita' previste dal presente articolo i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono
essere effettuati esclusivamente dal medico competente ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera d),
del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero dai medici del
lavoro dei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro con funzioni di
vigilanza competenti per territorio delle aziende unita' sanitarie locali."
Mi pare però che il testo unico sia abbastanza chiaro: "nei casi e alle condizioni previste dall'ordinamento le visite sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza, etc".
Aggiungo che come ribadito la 125 ci dà la possibilità di fare i controlli alcolimetrici; con queste premesse mi pare che il cerchio si chiuda: obbligo da parte dei medici competenti di verificare l'assenza di condizioni di alcol dipendenza.
Sul come attuare questo obbligo si brancola nel più profondo buio.
Faccio una mia proposta:
- primo livello: mcv + ast + alt + ggt + transferrina decarboidrata(indicatori di abuso cronico) da effettuarsi prima della visita periodica;
- secondo livello (solo ai positivi): alcol test/alcolemia durante la visita periodica(indicatore di assunzione recente);
In caso di positività ad entrambi i tipi di test non idoneità temporanea fini alla negativizzazione degli esami.
Commenti? proposte?
diotallevi il 26/06/2008 01:40 ha scritto:
Mi pare però che il testo unico sia abbastanza chiaro: "nei casi e alle condizioni previste dall'ordinamento le visite sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza, etc".
Aggiungo che come ribadito la 125 ci dà la possibilità di fare i controlli alcolimetrici; con queste premesse mi pare che il cerchio si chiuda: obbligo da parte dei medici competenti di verificare l'assenza di condizioni di alcol dipendenza.
Sul come attuare questo obbligo si brancola nel più profondo buio.
Faccio una mia proposta:
- primo livello: mcv + ast + alt + ggt + transferrina decarboidrata(indicatori di abuso cronico) da effettuarsi prima della visita periodica;
- secondo livello (solo ai positivi): alcol test/alcolemia durante la visita periodica(indicatore di assunzione recente);
In caso di positività ad entrambi i tipi di test non idoneità temporanea fini alla negativizzazione degli esami.
Commenti? proposte?
diotallevi il 26/06/2008 01:40 ha scritto:
Mi pare però che il testo unico sia abbastanza chiaro: "nei casi e alle condizioni previste dall'ordinamento le visite sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza, etc".
Aggiungo che come ribadito la 125 ci dà la possibilità di fare i controlli alcolimetrici; con queste premesse mi pare che il cerchio si chiuda: obbligo da parte dei medici competenti di verificare l'assenza di condizioni di alcol dipendenza.
Sul come attuare questo obbligo si brancola nel più profondo buio.
Faccio una mia proposta:
- primo livello: mcv + ast + alt + ggt + transferrina decarboidrata(indicatori di abuso cronico) da effettuarsi prima della visita periodica;
- secondo livello (solo ai positivi): alcol test/alcolemia durante la visita periodica(indicatore di assunzione recente);
In caso di positività ad entrambi i tipi di test non idoneità temporanea fini alla negativizzazione degli esami.
Commenti? proposte?
Ok potrebbe andar bene se hai positività sia al primo che al secondo livello.
Se il primo livello è positivo ed il secondo negativo lo reputi non idoneo?
CDT (carbohydrate-deficient transferrin) è un test molto sensibile per la
rilevazione anche di piccole quantità di alcol bevuto anche fino a 3 settimane prima e non aiuta a differenziare fra abuso di alcool e dipendenza.
CDT è quindi un marcatore per l'uso e l’abuso alcolico non dell’alcol-dipendenza.
Ricordiamoci che non è proibito il consumo, anche elevato, di alcol al di fuori del lavoro. L'importante è che al momento del lavoro l'alcolemia sia 0 e che non ci sia alcol-dipendenza.
Per valutare quest'ultima negli Stati Uniti usano (oltre ai dati clinico-anamnestici) anche dei test specifici: Cage-test, Michigan Alcohol Screening Test ecc.
Cage test: Developed by Dr. John Ewing, founding Director of the Bowles Center for Alcohol Studies, University of North Carolina
Alcoholism: The Keys to the CAGE" by DL Steinweg and H Worth; American Journal of Medicine 94: 520-523, May 1993
JA Ewing "Detecting Alcoholism: The CAGE Questionnaire" JAMA 252:1905-1907,1984.
(Journal of Studies on Alcohol (1975) 36:124. Copyright by Journal of Studies on Alcohol Inc., Rutgers Center for Alcohol Studies, Piscataway
Alcohol Research & Health, Vol. 24, No. 1, 2000, 5 – 11
R. Schwan et al., Durg and Alcohol Dependence, 74 (2004), 273 - 279
-------------------------------------------------------------------------------------------
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
A me risulta però che l'UNICO test ammesso per legge in Italia per la valutazione dell'assunzione di alcolici sia l'etilometro, mentre il rilievo dell'alcolemia sia utilizzabile dall'interessato IN CONTESTAZIONE del risultato dell'etilometro. O sbaglio?
I test che indica Cristaudo sono quindi legittimi ed accettati ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Ovviamente mi riferivo all'assunzione "acuta", contingente.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
I test che ho citato servono per sospettare una situazione di alcol-dipendenza. Si tratta di questionari.
-------------------------------------------------------------------------------------------
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti