buongiorno a tutti! qualcuno di voi sa indicarmi dove reperire e a quando risale la direttiva della regione Piemonte che impone l'esecuzione a tutti della via ossea insieme alla tonale e dove nel DL 81 è prevista la stessa procedura (come sostenuto dallo Spresal di Novara)? grazieee
https://download.acca.it/BibLus-net/Sicurezza/Piemonte_rumore.pdf.
Per l' 81 (lavoratori dello spettacolo a parte, per cui in alcuni casi la VO è prescritta) per quanto ne so il riferimento possibile potrebbe essere l'art 196 "L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente".
In ogni caso credo sia possibile chiedere chiarimenti a Novara
Forse art.25 comma 1 letterqa b)
combinato all' art.39 comma 1
Ma la ASL ha emesso.una disposizione o una prescrizione?
Credo che il riferimento sia uno di questi
http://www.ecolavservice.com/cgi-...20Rumore%20Regione%20Piemonte.pdf
http://www.puntosicuro.info/docum...onte_Io_scelgo_la_sicurezza_3.pdf
Do per scontato che le audiometrie debbano essere eseguite in maniera tecnicamente corretta (anche se, almeno nella mia esperienza, si è abbastanza lontani da una generalizzata qualità accettabile).
Premesso questo, credo che in sede di sorveglianza sanitaria l’esame audiometrico venga eseguito per diagnosticare una eventuale ipoacusia da TSC e non per giungere ad una diagnosi di ogni possibile alterazione dell’udito. Credo quindi che in presenza di Via Aerea normale sulle frequenze potenzialmente interessate, l’esecuzione della VO non abbia motivo di essere effettuata. Tutto il resto va ovviamente segnalato ed indirizzato in altra sede per approfondimenti. Dirò di più se la VA giustifica il sospetto di ipoacusia potenzialmente legata a TSC ogni ulteriore accertamento (sia per la diagnosi, sia per la valutazione del peggioramento) dovrebbe essere eseguito in contesto clinico, con ambiente sonoramente tranquillo, cabina silente, riposo acustico, audiometro adeguato.
Da un punto di vista legale mi chiedo quale valore vincolante debba essere associato alla frase “Nel corso dell’esame vanno testate le frequenze a 250-500-1000-2000-3000- 4000-6000-8000 Hz, eseguendo anche la via ossea”, posto che qualche riga più sopra, come pure nel titolo del documento, sta scritto: “Raccomandazioni” di un pur autorevole gruppo di lavoro.
Per quanto riguarda il DLgs 81 non credo che l’esecuzione della via ossea rientri tra i criteri scientifici più avanzati.
Ribadisco quindi il suggerimento di chiedere lumi ai Novaresi
Oltre a chiedere lumi prova a vedere questo estratto delle linee guida SIML
https://www.inquinamentoacustico....%20danni%20uditivi%20-%20pira.pdf
Credo che la proposta di linee guida Merluzzi/Pira meriti più che un’occhiata :-). Essa costituisce un importante contributo di conoscenza e di metodo alla valutazione del danno acustico da TSC. Ha però a mio parere, un grosso limite: nasce in ambito accademico e non tiene nel debito conto le concrete condizioni in cui la Sorveglianza sanitaria viene svolta. Un primo problema, facilmente superabile (ma, ahimè, spesso solo in teoria) è costituto da qualità e taratura della strumentazione nonché dalla preparazione e dal tempo disponibile dell’operatore. Praticamente impossibile invece far rientrare nei parametri prescritti le condizioni acustiche ambientali, ed a maggior ragione renderli tali da consentire l’accertamento per VO. Ugualmente impossibile ottenere il riposo acustico necessario, se non altro, per confrontare l’esame con quello di base.
Sarebbe lecito attendersi che le “raccomandazioni” sul tema elaborate dai Servizi Territoriali avessero come scopo fondamentale quello di suggerire come applicare, nelle concrete realtà di fabbrica, modalità corrette di esecuzione ed interpretazione delle audiometrie. Viceversa le “raccomandazioni” della Regione Piemonte si limitano a raccomandare l’esecuzione della VO e la prassi trasforma la raccomandazione in obbligo con retroeffetto sull’DLgs 81 (sempre a quanti viene riferito)
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2025 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti