Dovunque mi giri, non so che fare. Più leggo il "coso81" meno ci capisco o meglio, meno mi ci ritrovo. Le cartelle in allegato A3 mi guardano e aspettano che io decida, ma.... se inizio ad usarle ho bisogno del supporto di segreteria e di tanta, tanta pazienza. Poi, comunque, il vuoto, indietro non si torna. Anche la più disponibile delle segretarie di direzione deglutisce a vuoto quando le spiego che cosa dovrebbe fare, gli RSPP si defilano e gli RLS più informati mi guardano con occhio omicida.
Fobie striscianti o realtà innaturale ?
Tutti dicono che cambierà, eccome se cambierà, a nessuno piace il "coso81" ma i giorni passano, le ASL affilano i denti e variazioni normative... nulla. Non potevano precettare due giovani informatici dell'ISPESL e a loro delegare la creazione di una cartella informatizzabile ? Invece no, sono in V. Monte Porzio Catone ad accumulare orginali di cartelle cliniche in ordine sparso.
Giuro che ho provato con le cartelle degli esposti a cancerogeni, figliastre di una analoga depravazione legislativa, ma mi sembra una elefantica ricerca di sofismi priva di qualsiasi utilità statistica. Per non parlare degli invii telematici del nulla (perchè da nessuna parte ti dice quali cartelle di quali esposti devi inviare). Ho provato anche ad ipotizzare un incremento delle parcelle motivandole con un aumento delle responsabilità, non tanto del costo della visita, almeno, mi sono detto, guadagnerò come un avvocato, visto che lo devo fare. Non riferisco.
Allora... dilemma, atroce dilemma. Mi preoccupo troppo ? Mi preoccupo troppo poco ? Sono un ipercritico o un incosciente ? Alterno stati d'animo contrastanti, dopo 25 di questo lavoro non capisco più quello che faccio.
La triste verità che si affaccia lentamente è che il mio lavoro NON MI PIACE PIU'.
Ehm, ovviamente le cartelle sono in allegato 3A.
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