Il 15 Maggio u.s.sono stata nominata medico competente di un laboratorio che effettua analisi ambientali , prendendo visione dei documenti già in essere nella valutazione del rischio chimico/cancerogeno viene indicata la presenza di molteplici sostanze R45/49(benzene, tricloroetilenebicromato di potassio,et al)e R40. Per valutare il livello di esposizione è stato utilizzato un modello di valutazione utilizzato nei lab. di ricerca dell'Univ la sapienza.
Nell'attività di determinazione di idrocarburi volatili in matrici liquide vengono utilizzate le seguenti sostanze benzene, tetracloroetilene. 1-2dicloroetano, tricloroetano, nell'applicazione dell'algoritmo qualitativo per la stima del rischio è stato riscontrato rischio non moderato (prima dell'entrata in vigore del d.81/08).
L'Rspp mi ha mostrato i monitoraggi ambientali che sono stati effettuati mensilmente fino a febbraio 2008 dove per le sostanze cancerogene non si raggiungevano comunque i valori limite di esposizione.
Pertanto con il precedente medico avevano ritenuto sufficiente proseguire con indagini ambientali mensili e non istituire un registro di esposti. E' corretto?
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
Certo che non è corretto....
I valori limiti ambientali per fortuna non sono stati raggiunti ma l'esposizione a tali sostanze rimane...
Sappiamo che gli effetti da cancerogeni non sono dose dipendente;io al tuo posto aggiungerei al Protocollo Sanitario la ricerca dei metaboliti urinari delle sostanze, dove possibile.
Il nostro lavoro è la prevenzione....
Come possiamo essere sicuri che va tutto bene se non controlliamo ?
C'è un monitoraggio ambientale ? Perfetto, adesso vediamo se è coerente con quello biologico
Anche se dal T.U, sembrerebbe un lavoro burocratico, in realtà il nostro è un lavoro di responsabilità.
Se l'RSPP insiste, tu scrivi quello che pensi ed allegalo al DVR.
Saluti e Buona giornata a tutti
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
concordo con la collega lopez per uqnato riguarda l'importanza del monitoraggio biologico.
mi permetto di aggiungere: nell'azienda viene fatto un algoritmo per valutare un rischio cancerogeno???...spero di aver capito/letto male, ma se i vari modelli di calcolo possono essere giustificati per il rischio chimico (anche se personalmente non ne sono poi così persuaso...) non hanno alcuna validità applicati ad un'esposizione a cancerogeni (tenuto conto che, vivaddio, finora nessun legislatore è venuto fuori con il concetto di rischio cancerogeno moderato)
e su questo non c'è università che tenga.
cordialità
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