Buona sera, Vorrei un'informazione su questo problema: Sono un operaio addetto alla costruzione dello scafo in un cantiere navale,con compiti di carpenteria pesante, e di lavoro in ambienti angusti, inutile dire che adoperiamo attrezzature pesanti e quant'altro,e proprio il 20 luglio scorso dopo una risonanza magnetica è emerso che il quarto disco è lievemente protruso posteriormente con modesta impronta sul sacco,e il quinto è ridotto in altezza e dimostra un'ernia contenuta centrale posteriore con impronta sul sacco,e un'ernia intraspongiosa L3.Vorrei sapere se con questo problema ho qualche possibilità di cambiare mansione rivolgendomi al medico del lavoro presente in azienda,visto che il mio neurochirurgo me lo ha consigliato vivamente..ho 35 anni.Grazie Mille.
E'previsto dalla normativa vigente il diritto del lavoratore di richiedere,per il tramite del datore di lavoro, una visita "straordinaria" presso il medico competente aziendale( cioè al di fuori delle normali visite periodiche), qualora si presentino problemi di salute che possono essere connessi e/o interferire con l'attività lavorativa.Sarà il medico a valutare la situazione e giudicare la necessità o meno di prescrizioni o limitazioni nello svolgimento della sua mansione.E' consigliabile in occasione della visita portare in visione la documentazione sanitaria in suo possesso.
Cordiali saluti
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
Grazie della risposta,ma non capisco perchè,le valutazioni fatte da un neurochirurgo,e supportate da documentazione medica,in questo caso RMN,con tanto di relazione dello stesso,e il tutto fatto in una struttura pubblica nella massima trasparenza, debbano essere avvallate da un medico aziendale,vale a dire che se il medico aziendale decide che sto bene e posso continuare a sollevare carichi che sicuramente nuociono alla mia schiena il parere del mio neurochirurgo è ritenuto privo di fondamenta! mi creda è gia successo..quindi a che serve consultare uno specialista se poi a dire l'ultima parola non sempre giusta è il medico del lavoro?..a me a volte viene il sospetto che i medici del lavoro facciano prima di tutto gli interessi dell'azienda e dopo quelli dei lavoratori! conosco ragazzi ai quali mancano due menischi e il nostro beneamato medico gli fa fare i carpentieri pesanti!! La medicina è una,quello che vale per un medico dovrebbe valere per tutti,se ci sono discordanze sulle diagnosi se ne puo' discutere ma quando il problema è palese e riconosciuto da una clinica neurologica non vedo perche ci possa essere la possibilita che un medico del lavoro non lo condivida. Distinti saluti.
stia tranquillo : difficilmente con tale documentazione ometterà di fare il suo dovere , ovvero quello previsto per legge ( del resto è la figura che puo' prendere provvedimenti...) e sulla scorta anche della documentazione prodotta...saluti
si rivolga senza pregiudizi al Medico competente che sicuramente terrà considerazione della documentazione specialistica da lei prodotta. Se poi non dovesse essere "soddisfatto" del giudizio del MC potrà sempre fare ricorso ( entro 30 gg dalla data di comunicazione del giudizio medesimo)all'organo di vigilanza della ASL territoriale ai sensi dell'art 41 comma 9 del Dlgs 81/08.Comunque il medico competente prima di tutto è un medico e quindi deve agire secondo scienza coscienza e professionalità e non secondo interessi di una o l'altra parte.
Auguri per la sua schiena.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti