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Mobbing Medico Competente

Questo argomento ha avuto 5 risposte ed è stato letto 11827 volte.

Gennaro

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  • Mobbing Medico Competente
  • (25/08/2008 14:18)

Aiutooooooo!!.............
.......Chiedo gentilmente ai colleghi di rispondere......
1 se durante la propria attività di medico competente un lavoratore abbia denunciato di essere vittima di “Mobbing” consegnando contestualmente un certificato medico attestante un Disturbo post-traumatico da stress cronico, o disturbi dell'adattamento.
2 Se il caso sia stato risolto grazie all’intervento del medico competente
3 Se la struttura pubblica o il medico privato che ha redatto la certificazione abbia effettuato anche il referto/ denuncia di sospetta malattia professionale.
Le domande nascono da una discussione con amici medici competenti che si trovano sempre più spesso in queste situazioni e che hanno (ABBIAMO) difficoltà a risolverle.
:)Grazie 1000 per le risposte
PS Penso che in alcune Strutture Pubbliche i Mobbizzati sono proprio i medici competenti!

Gennaro Bilancio

annuscor

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  • Re: Mobbing Medico Competente
  • (25/08/2008 16:38)

La diagnosi di mobbing non può essere formulata solo su un certificato specialistico attestante una patologia compatibile (Disturbo post traumatico da stress o Disturbo dell'adattamento) ma attraverso un iter diagnostico complesso interdisciplinare e con osservazioni plurime. A tale proposito l'ISPESL ha diffuso delle linee guida ( http://www.ispesl.it/informazione/stressmobbing.asp). In ogni regione è stata individuata una struttura specialistica per la valutazione del mobbing ( http://www.ispesl.it/networkMobbing)
Credo che sia opportuno inviare il lavoratore in tali centri non per “scaricare” ma per offrire al lavoratore un ausilio qualificato. Se viceversa il MC in base ai dati disponibili (dati sanitari e conoscenza dettagliata della condizione di lavoro) ritiene di trovarsi davanti ad un caso reale di mobbing credo che debba procedere come una comune malattia professionale.
Circa la questione del MC dipendente sottoposto a mobbing anche su questo forum ne abbiamo parlato in passato e credo che si un problema grave e frequente.

piro

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  • Re: Mobbing Medico Competente
  • (25/08/2008 17:17)

[cite]Gennaro il 25/08/2008 02:18 ha scritto:
Aiutooooooo!!.............
.......Chiedo gentilmente .....

non sò se ho capito bene i tuoi SE... ma provo ad esprimere la mia opinione
In un primissimo momento ritengo che il medico del lavoro debba fungere da mediatore. Se il medico ritiene di trovarsi veramente difronte ad un caso di mobbing, dovrebbe a mio parere prima di tutto consigliare il mobbizzato di comunicare, in forma scritta alla Direzione Aziendale al RLS ed RSPP e a lui stesso mc (contemporaneamente o con una successione che può variare da caso a caso)la sua posizione e le azioni vessatorie, invitando a desistere dal perseguire tali atteggiamenti (la diffida scritta può infatti costituire un utile strumento per l'auto-tutela e per costruire una valida documentazione, associata alla documentazione medica e le cure seguite, i provvedimenti disciplinari, eventuali trasferimenti, cambi di mansione, eventuali testimonianze da parte di colleghi, utile a definire le responsabilità in sede di risarcimento dei danni)
Se l'invito a ristabilire un clima favorevole va in porto si passa al secondo SE(...Se il caso sia stato risolto grazie all’intervento del medico competente) ed il caso finisce senza dimenticare però di monitorare la situaione nel tempo e provvedendo a effettuare momenti di informazione e di formazione sul tema mobbing e senza dimenticare che tutti rischi, anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, devono essere valutati ed elaborati nel DVR (e qui si apre un altro problema)
Nel caso più facile da gestire e più difficile da trovare in realtà, quello cioè in cui l'azione mobbizzante sia, grazie alla suddetta mediazione, cessata, ma il mobbizzato presenta una patologia che possa riconoscere come causa o come concausa l’occasione di lavoro (diagnosi di compatibilità causale)il medico oltre ad indirizzare il soggetto da specialisti in grado di gestire e far superare i disturbi conseguenti alla violenza subita deve esprimere, qualora il lavoratore in esame è fra i soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria un giudizio di idoneità (ed anche questo passaggio è molto spinoso e delicato)e deve provvedere alla certificazione all’INAIL e alla segnalazione all’Organo di vigilanza.
Non mi permetto di indicare quali siano gli accertamenti(questionari di soggettività, questionari sullo stress occupazionale, ecc) in grado di realizzare il miglior percorso diagnostico con la finalità di stabilire la consistenza e la coerenza delle situazioni denunciate ed il legame tra i disturbi psichici e le eventuali azioni mobbizzanti e mi affido agli specialisti e comunque ho sempre sott'occhio i parametri "peritali" secondo Ege.
Spero di non aver fatto più confusione. Cordialmente. Roberta

Gennaro

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  • Re: Mobbing Medico Competente
  • (25/08/2008 17:27)

[cite]annuscor il 25/08/2008 04:38 ha scritto:
In ogni regione è stata individuata una struttura specialistica per la valutazione del mobbing ( http://www.ispesl.it/networkMobbing)

Personalmente ho avuto esperienza indiretta con uno di questi centri (Napoli)....l'impressione è stata che facilmente attribuiscono i disturbi riferiti dal lavoratore come causati dalle vessazioni continue subite sul luogo di lavoro rilasciando anche una certificazione. In questi casi il nesso causale viene attibuito in modo indiretto senza dati oggettivi!!
Inoltre anche se sulla certificazione viene attestata l'origine professionale, non vengono presi i provvedimenti medico legali specifici, scaricando il tutto sul medico competente.
Naturalmente non mi riferisco a tutta la realtà italiana, sicuramente ci saranno Organizzazioni specialistiche efficaci.
:)Saluti Gennaro

Gennaro Bilancio

Gennaro

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  • Re: Mobbing Medico Competente
  • (25/08/2008 18:00)

Grazie anche a te Piro condivido il tuo pensiero

Gennaro Bilancio

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Mobbing Medico Competente
  • (26/08/2008 10:02)

credo che anche in questi casi ci sia tutto e il contrario di tutto.
Conosco persone assolutamente incapaci ed inefficienti che si sentono "mobbizzate" perchè vengono richiamate a fare il loro lavoro, e se ne "stressano"... L'uso di terminologie anglosassoni o comunque non in italiano purtroppo crea sovente questi equivoci: è mobbing la situazione in cui il lavoratore viene isolato dal contesto lavorativo, talora anche fisicamente, e lasciato praticamente senza lavoro o con lavori assolutamente avulsi dalla sua qualifica e/o professionalità, e ciò accade se e quando il lavoratore manifesta una propria opinione e/o un comportamento difforme ovvero decisamente in contrasto con ciò che è "uso e consuetudine", prescindendo dalla legalità della cosa.
Credo di non esser troppo fuori strada se dico che queste situazioni sono più frequenti nell'ambito delle amministrazioni pubbliche e delle grandi strutture non tecniche (banche, assicurazioni, etc.)
Io ritengo che sia più frequente sia invece il caso di "burn out", che invece è la sensazione di sentirsi inadeguati/incapaci di rispondere efficientemente a ciò che viene richiesto, e questa è la tipica patologia di stress lavoro-correlato che invece si trova nelle grandi aziende (o settori di azienda) con produzione del tipo keynesiano a "catena di montaggio" nonchè nelle lavorazioni a carattere tecnico-scientifico (ospedali, laboratori, università) ma anche nelle lavorazioni tipiche di alcuni servizi: sto pensando alle ditte di pulizia, ma anche ai c.d. "centri di servizi" che chiedono l'effettuazione anche di 50-60 visite al giorno ad un MdL, per capirci, ma anche ai lavoratori "somministrati" in luoghi di lavoro dove si è fatta la scelta che anzichè 2 operatori dipendenti se ne chiama uno in affitto -come dico io- e gli si chiede di fare da solo ciò che prima facevano in 2. E scommetto che queste cose non le vedo solo io...
Io ritengo anche che il burn out non sia una caratteristica del lavoro dipendente: anche un avvocato o un negoziante possono sentirsi "pressati" dalle condizioni di mercato in cui si trovano ad operare, e risentirne finendo talvolta con il ritenersi inadeguati e/o incapaci. E con le conseguenze del caso: stato di ansia continuo, sensazione d'angoscia, e via via giù giù in fondo fino alla depressione.

E, sempre in via del tutto personale, ritengo che queste siano patologie "sociali", nel senso che pur rivestendo un carattere fin troppo personale (è il singolo, a star male) trovano almeno il 90-95% della propria "etiologia" nelle consuetudini sociali.

Conseguenza della mala educazione delle persone: che è cosa diversa dalla maleducazione, che pure ne è espressione.

In entrambi i casi, intendo sia di mobbing che di burn out, a mio avviso in cura psichiatrica/psicologica andrebbero messi sia gli attori passivi che quelli attivi. Spesso, più i secondi...

Nulla che non si potrebbe risolvere eliminando il rischio alla fonte: educazione civica, regole comportamentali bene chiare con inosservanze ben punite, e via dicendo.
Utopia, in poche parole.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

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