Il portale del Medico del Lavoro Competente

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 11966 volte.

gadom

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Altro (Non presente in elenco)
Messaggi
3
  • POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (01/09/2008 11:23)

Salve a tutti, sono un agente di polizia municipale, motociclista.
Da qualche mese mi è stata diagnosticata la sindrome di brugata da elettrocardiogramma con pattern spontaneo, se non erro, di primo grado (sopraslivellamento in V1 E V2 ) e mi è stato impiantato un defibrillatore.
Dopo due mesi circa di convalescenza, al rientro al lavoro, mi è stato richiesto un certificato ospedaliero che attestasse i limiti della mia operatività lavorativa, in vista di una collocazione in ufficio.
I medici dell'ospedale dove son stato impiantato, mi spiegavano che l'unica persona in grado di esprimere un giudizio in merito era la figura del " medico competente" e che ogni datorre di lavoro doveva riferirsi ad una tale figura.....da parte loro non potevano che fornire la dcartella clinica...
Al lavoro riscontravo che non c'era tale figura, per cui la questione si risolveva con un semplice certificato del medico di base che, però, me lo rilasciava per un periodo limitato di sei mesi, durante i quali si richiedeva un servizio sedentario. D'altra parte, credo avesse anche lui gli stessi limiti di competenza fatti presente dai medici dell'ospedale.
VORREI CHIEDERE A QUALCHE MEDICO COMPETENTE SE VI SONO DEI PRECISI PROTOCOLLI CHE SANCISCONO QUALI SIANO I LIMITI CHE MI PONE TALE PATOLOGIA, ED INOLTRE:
-Quale sarebbe l'iter corretto da seguire per la visita del medico competente
-Se vi è differenza tra la visita del medico competente e la "visita collegiale"
-SE LA PATOLOGIA RISCONTRATAMI E L'IMPIANTO DI AICD POSSONO FARMI PERDERE LA QUALIFICA DI AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE
SAREI GRATO DI UNA DI UNA RISPOSTA

GIOVANNI.DIPISA

GIOVANNI.DIPISA
Provenienza
Sondrio
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
38
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (01/09/2008 21:02)

Ch.mo agente di polizia municipale,

1) La prima cosa che Lei deve sapere è se la Sua Amministrazione Comunale ha redatto il documento di valutazione dei rischi (d.v.r.) ai sensi dell'ex D. Lgs 626/94, ora D.Lgs 81/08.
2) Se il d.v.r. prevede la mansione di agente di polizia municipale tra quelle soggette a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente (m.c.) nominato, deve chiedere alla Sua amministrazione in primis di essere sottoposto a visita del m.c. ai sensi dell'art. 41, comma 2, lettera c;
3) Se la sua mansione non è tra quelle soggette a sorveglianza sanitaria - secondo il documento di valutazione dei rischi (ammesso che esista) Le suggerisco di chiedere alla Sua Amministrazione di essere sottoposto a vista medica collegiale per il giudizio di idoneità alla mansione presso la Commissione Medica di Verifica del Ministero del Tesoro della Sua Provincia.

Infine, per rispondere al Suo primo quesito: "vi sono dei precisi protocolli che sanciscono....." mi è difficile dare una risposta esauriente non avendo a disposizione la cartella clinica.
Disponile ad ulteriori precisazione, le formulo tanti auguri.

Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)

GIOVANNI.DIPISA

GIOVANNI.DIPISA
Provenienza
Sondrio
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
38
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (02/09/2008 19:56)

....è più corretto dire "......visita medica collegiale per un giudizio di idoneità al servizio presso......"

Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)

gadom

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Altro (Non presente in elenco)
Messaggi
3
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (03/09/2008 15:10)

Caro Giovanni Di Pisa....la sua chiaroveggenza è sconcertante :
- L'amministrazione non ha redatto il documento di valutazione dei rischi
- Non vi è al momento nessun medico competente nominato
- Come categoria, noi dovremmo essere sottoposti a visite di controllo con cadenza almeno annuale ( alcuni comandi dispongono addirittura delle visite semestrali)....nella realtà, in nove anni, siamo stati sottoposyi ad un'unica visita di controllo effettuata da personale dell' ASL di competenza e che si è svolta in modi molto "pro forma" : tutti con la pressione 120-80 e tutti a 72 battiti; un collega è dovuto ritornare a farsi correggere il referto della RX lombare in quanto non avevano notato una spondilolisi, peraltro già risultante nel suo fascicolo; a me era sparito il colesterolo e tutti i fumatori avevano valori di carbossiemoglobina ( se ricordo bene il termine) nei limiti previsti per i non esposti.
- Purtroppo anche nelle pubbliche amministrazioni ( P.A.) ci si scontra spesso con una superficiale attenzione riservata alla salute del personale, un indirizzo consolidato al non far sorgere i problemi, più che a risolverli, ciò anche perchè la figura del dirigente vira sempre più lontano dall'amministrare super partes come dovrebbe essere nelle P.A. e, con incentivi, bonus e fantomatiche responsabilità diviene sempre più un centro di gestione di potere.
Ma torniamo a noi. Della cartella clinica vi posso riportare il contenuto delle dimissioni che contiene a parte l'anamnesi -nulla di eccezionale, al ricovero ero asintomatico- i seguenti punti :
- Apparato cardiovascolare : PA 113/68 fc-64. Toni ritmici con accentuazione del primo tono, Soffio sistolico 1/6 sec. Levine al IV spazio intercostale sx. Vasi periferici: simmetrici e normofisiologici i polsi pedidi, tibiali posteriori, radiali e carotidei. Assenza di soffi carotidei.
Durante la degenza sono stati effettuati i seguenti accertamenti
- Indagini ematochimiche al ricovero: nei limiti della norma tranne che per colesterolo tot= 226
- ECG al ricovero: ritmo sinusale a fc di 59 bpm. Asse elettrico indeterminabile. BBdx incompleto. Sovraslivellamento del tratto ST in V1, V2 ( a sella ).
- Ecocardiogramma: Ventricolo sx di normali dimensioni cavitarie e di parete con buona cinesi globale e segmentaria ( FE 55% ). Apparato valvolare mitralico di normale morfologia. Atrio sx di normali dimensioni. Banda moderatrice ipertrofica con unico impianto a livello settale e biforcazione con duplice terminazione a livello della parete posteriore del ventricolo dx. Apice del ventricolo dx ipocontrattile. Radice aortica di calibro regolare con cuspidi che realizzano una normale apertura sistolica. Lieve falda di liquido in pericardio. Al doppler: pattern flussimetrico transmitralico da anomalo rilasciamento. Insufficienza mitralica e tricuspidale lieve con PAPs normale.
- Impianto di AICD bicamerale: ....descrive l'intervento...
- Ventricolografia destra: cavità di normali dimensioni, con marcata trabecolatura della porzione apicale, con aspetto a pila di piatti. Lieve ipocinesia dell'apice.
- Diagnosi di dimissione: Sindrome di Brugada. Impianto di defibrillatore bicamerale. Aspetto angiografico di pila di piatti del ventricolo destro, in assenza di altri criteri diagnostici per displasia del ventricolo destro.

Spero di non essere stato troppo logorroico e di non aver dato più spazio del dovuto allo sfogo personale......
le sarò comunque grato di ogni consiglio ed indirizzo possa darmi

GIOVANNI.DIPISA

GIOVANNI.DIPISA
Provenienza
Sondrio
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
38
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (03/09/2008 23:13)

Ch.mo Agente di Polizia Municipale

Se il cardiologo ha deciso di "impiantare" il defibrillatore automatico (ICD), vuol dire che esistevano le indicazioni corrette ad eseguire l'intervento (pregresse sincopi e/o la presenza di familiarità per morte improvvisa).
In poche parole il cardiologo ha ritenuto urgente dotarLa di un device salvavita in grado di intervenire in tempi reali ed in maniera risolutiva in caso di insorgenza improvvisa di eventi aritmogeni maligni.
D'altra parte il grado della Sua invalidità - senza ICD - sarebbe stato notevolmente limitativo per l'attività lavorativa, come l'impossibilità di guidare automezzi (avrebbe comportato il ritiro della patente)
Alla luce della situazione attuale - post impianto- il caso va valutato attentamente ed in sede opportuna, tenendo presente che, nonostante l'ICD, in alcuni casi possono persistere episodi ricorrenti di aritmie ventricolari maligne tali da comportare rischi elevati e richiedere ulteriore limitazione di attività fisica.

Ritornando al Suo caso, visto che presso la Sua Ammininistrazione - come era prevedibile- non esiste un d.v.r. e, pertanto, il medico del lavoro competente, è utile che Lei quanto prima inoltri domanda alla Sua Amministrazione di essere inviato presso la Commissione di Verifica della Sua Provincia per un giudizio di idoneità al servizio e, contemporaneamente, anche la domanda all'ASL territorialmente competente di riconoscimento di invalidità civile, corredata del certificato del medico curante.
Spero di esserle stato utile.

Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)

gadom

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Altro (Non presente in elenco)
Messaggi
3
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (08/09/2008 17:07)

Caro Giovanni Di Pisa, la ringrazio per la disponibilità e mi scuso per il ritardo della risposta, visto che telecom mi ha tenuto un altro po' senza ADSL.....
In effetti ho già inoltrato la domanda per l'invalidità civile all'ASL di competenza per residenza ( che non è quella territorialmente competente per il comune dove lavoro), ed ho controllato via web alcuni protocolli di sicurezza da osservare per portatori di defibrillatore impiantato che riportano quanto segue:
- Riguardo alla patente di guida : anche in assenza di interventi del defibrillatore, non è consentita la guida di veicoli per conto terzi, mentre è consentita quella di veicolo per uso proprio. In presenza di n. 1 intervento del defibrillatore la patente ad uso proprio può essere limitata (non si capisce, però in che senso ed in qual modo); in presenza di due o più interventi del defibrillatore, la patente può essere ritirata. Il numero d'interventi è valutato su base annua, se ho ben capito.
- Riguardo alle attività fisiche ludiche e/o sportive, sembra non vi siano limitazioni di sorta, se non dettate da altre patologie.
- Riguardo all'ambiente lavoro, si dovrebbero evitare :
* fonti di campi elettromagnetici, quali motori industriali o, nella mia fattispecie radio trasmittenti (come i telefoni cellulari dovrei tenerle ad almeno 50 cm. dal torace)
* esposizione prolungata al sole e/o al freddo....no comment
* esposizione a fonti di stress .........idem non comment
* divieto di guida di veicoli conto terzi...già trattato
* altre situazioni particolari che esulano dal mio caso .
La decisione dell'aritmologo di impiantare il defibrillatore è stata dettata dal fatto che i valori di sovraslivellamento che mi sono stati riscontrati spontaneamente nell'ECG, sono gli stessi che si riscontrano normalmente durante un test alla flachenide o durante uno studio elettrofisiologico con una stimolazione cardiaca elettrochimica forzatamente indotta. In pratica mi han spiegato che, tenendo presente una piramide del rischio, io ero seduto sull'apice. Nonostante ciò, per il resto non ho altre patologie, il cuore funziona, dal punto di vista fisiologico, perfettamente. Pratico ciclismo regolarmente a livello di principiante, ma senza problemi di sorta. Proprio questa mio stato fisico normale, probabilmente, ha indotto i dirigenti di cui al messaggio precedente, a credere che il mio potesse essere un pretesto per starmene in ufficio, per lavorare meno. E' per questo che ad oggi, da parte loro, la visita "collegiale" viene presentata come una sorta di punizione e/o di minaccia. Da parte mia, il mio unico timore è quello di essere dichiarato inabile alla mansione, in quanto dei 1400 euro di stipendio, almeno 300 sono legati alla mansione, per indennità di P.S., di vigilanza armata, di turnazione ed altro che un impiegato amministrativo non percepisce.
E' in funzione di tale domanda che chiedevo l'esistenza di protocolli precisi che regolassero la materia. Possono conservarmi la mansione delegandomi al lavoro in ufficio, o devo realmente temere un cambio di qualifica ? ? ? ?
Non che io possa farci qualcosa, madre natura ha già fatto di suo tutto il possibile, ma sapere a cosa si và incontro è sempre meglio.
Sono altresì convinto che tale patologia è ancora oggetto continuo di studi e ricerche e forse è per questo che non vi è tanta chiarezza d'infomazioni, ma non vorrei essere valutato semplicemente in base ad un umore personale del medico che vedrò.
grazie di tutto, comunque.

GIOVANNI.DIPISA

GIOVANNI.DIPISA
Provenienza
Sondrio
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
38
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (08/09/2008 20:20)

Ch.mo Agente di Polizia Municipale,

In attesa del giudizio dell'ASL competente (sarà interessante conoscere la percentualizzazione che sarà indicata, in quanto trattasi di una patologia non tabellata), si sottoponga senza alcun timore e con fiducia al giudizio della Commissione di Verifica della Sua Provincia (non deve essere vissuta da Lei come una sorta di punizione e/o di minaccia) che sarà espresso sicuramente nel Suo interesse, in scienza e coscienza e dopo avere attentamente valutato la patologia di cui è portatore, tenuto conto dei dati della letteratura scientifica disponibile e delle relazioni cliniche dei cardiologi che l'hanno avuto in cura e di cui Lei porterà copia al momento della vista.
Mi creda, non è corretto da parte mia anticipare alcun giudizio della Commissione, in quanto il giudizio è collegiale (medico del lavoro, clinico, medico legale) ed espresso dopo un'attento ed approfondito esame del caso.

Dico questo per esperienza diretta, in quanto faccio parte di una di queste Commisioni operanti in una delle province della Lombardia

Mi ragguagli, se vuole, dopo l'esito di questi accertamenti medico-legali e tanti auguri.

Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)

donatacorti

donatacorti
Provenienza
Pavia
Professione
Medico Competente
Messaggi
78
  • Re: POLIZIA MUNICIPALE E SINDROME DI BRUGADA
  • (09/09/2008 11:50)

gadom il 08/09/2008 05:07 ha scritto:
[Da parte mia, il mio unico timore è quello di essere dichiarato inabile alla mansione, in quanto dei 1400 euro di stipendio, almeno 300 sono legati alla mansione, per indennità di P.S., di vigilanza armata, di turnazione ed altro che un impiegato amministrativo non percepisce.]

In caso di inidoneità alla mansione specifica la legge prevede (attualmente Dlgs 81/2008, art 42, comma 2) che "il lavoratore che viene adibito a mansioni inferiori conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonchè la qualifica originaria". Il senso sarebbe che un cambio di mansione resosi necessario da prescrizione del medico competente per motivi di salute non dovrebbe comportare una penalizzazione economica. In pratica però, il problema è capire se nella voce "retribuzione"possono rientrare quelle voci di indennità da lei riferite. In comuni di una certa dimensione ( ma mi par di capire che non sia il suo caso) gli Agenti di Polizia Municipale sono adibiti a turnazione, anche notturna, in sede presso la centrale operativa, e mantenere quindi alcune indennità.
Non so se le sono stata molto utile, ma... ci tenga aggiornati.
Cordialità

"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti