Il corso di primo (o pronto?) soccorso presso un'Azienda dove non è prevista la figura del MC puo' essere tenuto da un Medico (iscritto all'ordine dei Medici) ma non specializzato in Medicina del Lavoro (cioè non è un MC)? Puo' essere fatta dal Datore di Lavoro in qualche caso (meno di 10 dipendenti)?
Le Aziende in funzione delle Attività produttive sono inquadrabili con Codice ATECO (in via esemplificativa!); esiste un elenco di attività ove sia prevista l'obbligatorietà di far ricorso a nomina di MC?
Cordialità.
[b]
Il corso di primo (o pronto?) soccorso presso un'Azienda dove non è prevista la figura del MC puo' essere tenuto da un Medico (iscritto all'ordine dei Medici) ma non specializzato in Medicina del Lavoro (cioè non è un MC)?
Si
[b]
esiste un elenco di attività ove sia prevista l'obbligatorietà di far ricorso a nomina di MC?
Tutte quelle per le quali la valutazione dei rischi abbia indicato la presenza di situazioni per le quali le norme prevedono la sorveglianza sanitaria
[b]Puo' essere fatta dal Datore di Lavoro in qualche caso (meno di 10 dipendenti)?
No
La redazione di MedicoCompetente.it
Se ho ben capito dunque i corsi di primo soccorso aziendale possono essere tenuti da qualsiasi medico, abilitato, iscritto all'ordine dei medici, in possesso di diploma di specializzazione o no, purchè nell'attestato venga riportato che il corso è stato eseguito secondo i contenuti previsti dalla 388/03.
non è dunque necessario che il corso venga certificato da un'ente accreditato (come nel caso dei corsi per RSPP)?
Se è prevista la figura del MC, i corsi tenuti da un medico generico sono ugualmente validi o devono comunque essere approvati dal MC?
a mettere una "farfallina" o a bendare una lieve scottatura, secondo me, occorrerebbe insegnarlo a chiunque, ed alla scuola primaria; quello che conta, per il primo soccorso in un luogo di lavoro, è soprattutto dare nozioni precise anche sulla gestione immediata degli infortuni specifici che si possono verificare in quella particolare realtà aziendale.
In teoria, quindi, nessuno più del MC di quell'azienda può conoscerne il rischio infortunistico.
Naturalmente, la teoria è una cosa e la pratica è ben altra cosa.
Ma se iniziassimo un po' tutti ad attenerci alle teoria, o regole dell'arte, o principi normativi che dir si voglia, magari potemmo frenare in questa scivolata lunga ed accelerante verso il "basso" civile.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Personalmente non capisco cosa centri il rischio specifico con il primo soccorso!
La valutazione dei rischi specifici,serve per fare prevenzione, il soccorso è ben altra cosa!Il programma previsto dal D.lgs 388/03 è tale da coprire qualsiasi tipo di situazione,pertanto non esistono problemi che solo il mc di quell'azienda può conoscere e trattare.
Inoltre esiste il DVR, basta darvi un'occhiata per valutare i rischi dell'azianda ed integrare adeguatamente i contenuti del programma ministeriale!
a puro titolo esplicativo, rammento che la richiesta esplicita
Conoscere i rischi specifici dell'attività svolta
è riportata all'ultima voce di programma del Modulo A sia in Allegato 3 (aziende di gruppo A) che in Allegato 4 (aziende gruppi B e C) del DM 388/2003.
Poichè stiamo parlando di primo soccorso, a me sembra più che ovvio che si parli degli specifici rischi infortunistici, che possono richiedere un intervento in tal senso. Nel DVR in effetti dovrebbero essere indicati anche i rischi di infortunio, ma spesso gli stessi sono trattati, come anche drgaetanoriva ricorda, dal punto di vista prevenzionistico. Sapere specificamente che nell'azienda X si usa la sostanza N ad esempio corrosiva, a mio avviso dovrebbe comportare che nella parte "pratica" si dia particolare risalto a come intervenire in quello specifico caso, se tamponare con panno asciutto oppure lavare con acqua oppure ancora eliminare con apposita sostanza idrofobica etc. Ancora, nel caso di rischio di schizzi negli occhi, una cosa è se ti ci va del cemento, altra se ci va la calce, altra se ci va dlla soluzione fisiologica, altra ancora se lo schizzo è di NaOH 1N oppure di NaOH 0,01N, e così via.
Se davvero in 12-16 ore si potessero dare tutte le informazioni per eseguire correttamente un primo soccorso in qualunque caso, non capirei perchè per la specializzazione in Medicina d'Urgenza ci vogliono 5 anni.
Poi, ovvio, se vogliamo una sanità di carta, oltre che di carte, possiamo anche escludere il cervello dal circuito operativo.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
nofertiri9 il 03/02/2009 02:26 ha scritto:
a puro titolo esplicativo, rammento che la richiesta esplicita
è riportata all'ultima voce di programma del Modulo A sia in Allegato 3 (aziende di gruppo A) che in Allegato 4 (aziende gruppi B e C) del DM 388/2003.
Poichè stiamo parlando di primo soccorso, a me sembra più che ovvio che si parli degli specifici rischi infortunistici, che possono richiedere un intervento in tal senso. Nel DVR in effetti dovrebbero essere indicati anche i rischi di infortunio, ma spesso gli stessi sono trattati, come anche drgaetanoriva ricorda, dal punto di vista prevenzionistico. Sapere specificamente che nell'azienda X si usa la sostanza N ad esempio corrosiva, a mio avviso dovrebbe comportare che nella parte "pratica" si dia particolare risalto a come intervenire in quello specifico caso, se tamponare con panno asciutto oppure lavare con acqua oppure ancora eliminare con apposita sostanza idrofobica etc. Ancora, nel caso di rischio di schizzi negli occhi, una cosa è se ti ci va del cemento, altra se ci va la calce, altra se ci va dlla soluzione fisiologica, altra ancora se lo schizzo è di NaOH 1N oppure di NaOH 0,01N, e così via.
Se davvero in 12-16 ore si potessero dare tutte le informazioni per eseguire correttamente un primo soccorso in qualunque caso, non capirei perchè per la specializzazione in Medicina d'Urgenza ci vogliono 5 anni.
Poi, ovvio, se vogliamo una sanità di carta, oltre che di carte, possiamo anche escludere il cervello dal circuito operativo.
:D;)
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Quando si parla di rischio chimico, è ovvio che bisogna spiegare che l'acqua non può essere utilizzata sempre, poichè esistono sostanze che possono reagire con essa, come nel caso della calce viva.
Inoltre vanno spiegate tutte le possibili reazioni, spiegando la differenza tra sostanze ESPLOSIVE, sostanze COMBURENTI, sostanze INFIAMMABILI e sostenze che a contatto con l'acqua liberano gas facilmente infiammabili o tossici.
Va insegnato all'addetto al primo soccorso cosa sono e come si usano le schede di sicurezza delle sostanze nocive, nelle quali è chiaramente riportato il comportamento da seguire in caso di contatto, inalazione, ingestione, ecc...
Ad ogni modo, concordo sul fatto che bisogna trattare i rischi specifici presenti nelle singole realtà aziendali,se essi non rientrano tra gli argomenti da trattare come da programma, ma per conoscere questi rischi specifici non basta il DVR? E' veramente indispensabile essere il medico competente di quella specifica azienda?
drgaetanoriva il 05/02/2009 06:30 ha scritto:
Ad ogni modo, concordo sul fatto che bisogna trattare i rischi specifici presenti nelle singole realtà aziendali,se essi non rientrano tra gli argomenti da trattare come da programma, ma per conoscere questi rischi specifici non basta il DVR?
Dipende da come è stato redatto il DVR: se è il solito copianincolla del dettato normativo, è ininfluente alla bisogna.
drgaetanoriva il 05/02/2009 06:30 ha scritto:E' veramente indispensabile essere il medico competente di quella specifica azienda?
No: in compenso, io ritengo indispensabile concordare il dettaglio di programma nel merito, sempre che il MC sappia di che si tratti, che esegua i sopralluoghi con cognizione di causa e non "facendosi il giro" veloce chiacchierando con chicchessia, e che a propria volta si sia studiato per benino sia il ciclo produttivo (per l'identificazione degli eventuali prodotti di processo come i gas nitrosi e il CO nelle saldature e tagli termici) che le schede di sicurezza. Se chi fa il corso non conosce una beneamata ceppa di medicina del lavoro (come verosimile), e arriva in azienda senza esserci mai stato prima, trascorriamo tempo a pettinar le bambole.
Nofer
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