billi
Quel documento rappresenta l'ultima tegola sulla testa dei M.C. Prima ci rompevano le scatole sulle invasioni di campo e sugli abusi in caso di visite non previste dalle norme, dalla valutazione ecc ecc, adesso invece ci trasformano in medici antidoping. E il rapporto di fiducia col lavoratore? E devo assistere mentre il lavoratore urina? Siamo alla follia!
billi il 12/09/2008 10:26 ha scritto:
Quel documento rappresenta l'ultima tegola sulla testa dei M.C. Prima ci rompevano le scatole sulle invasioni di campo e sugli abusi in caso di visite non previste dalle norme, dalla valutazione ecc ecc, adesso invece ci trasformano in medici antidoping. E il rapporto di fiducia col lavoratore? E devo assistere mentre il lavoratore urina? Siamo alla follia!
Concordo in pieno.
Per quanto mi rigurda ho inviato al SERT la richiesta con numero aprox. di lavoratori di cui l'allegato ma poi..... ?
Voi come vi siete organizzati?
In una riunione con la ASL e i medici competenti del territorio qualcuno ha parlato di "pre screening"...
Sapete qualcosa a riguardo ?
HELP !!!
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Da una lettura veloce del testo non ho notato alcuna indicazione sul da farsi per il riconoscimento di un uso/abuso di alccol sul posto di lavoro: mi è sfuggito qualcosa?
Tariffario per chi volesse arrangiarsi? Le società di servizi, che si organizzeranno con megacamper per screening di massa, come si comporteranno?
resta solo che aspettare
saluti
NC
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
billi
Tra poco mi aspetto, se a qualcuno viene in mente, che possiamo essere utilizzati per il controllo delle malattie comuni del lavoratore (basta annullare o modificare l'art. 5 e qualche altro della 300 e siamo a posto), mettere in borsa dei test rapidi di gravidanza ed escludere dalle lavorazioni i lavoratori con giro vita superiore ad un certo numero di centimetri ( e col m.c. abbiamo risolto sia "l'assenteismo" per gravidanza sia le malattie connesse all'obesita'!) Evviva.
Ma a questo punto, viste le finalita' delle norme su alcool e tossicodipendenze, che mirano a tutelare i terzi, non bisognerebbe anche sottoporre a test psichiatrici alcuni particolari lavoratori: ad esempio chi puo' scrivere certe st...te nei decreti legislativi, i nostri amministatori, i magistrati ( forse questa proposta e' gia' stata fatta e non mi trova contrario), i politici.... In altre parole chi ammazza piu' con la penna che con le armi.
Per quanto mi rigurda ho inviato al SERT la richiesta con numero aprox. di lavoratori di cui l'allegato ma poi..... ?
Voi come vi siete organizzati?
In una riunione con la ASL e i medici competenti del territorio qualcuno ha parlato di "pre screening"...
Sapete qualcosa a riguardo ?
HELP !!![/cite]
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Tutto quello su cui abbiamo discusso fino ad ora (pareri di colleghi, modalità suggerite, prese di posizioni di ASL ecc.) conta relativamente. Ora bisogna fare i conti con questo documento del Ministero del Lavoro e con quello definitivo che sarà varato dalla Conferenza Stato-Regioni (forse entro la fine di settembre).
La redazione di MedicoCompetente.it
La Redazione il 12/09/2008 11:34 ha scritto:
Tutto quello su cui abbiamo discusso fino ad ora (pareri di colleghi, modalità suggerite, prese di posizioni di ASL ecc.) conta relativamente. Ora bisogna fare i conti con questo documento del Ministero del Lavoro e con quello definitivo che sarà varato dalla Conferenza Stato-Regioni (forse entro la fine di settembre).
Grazie mille...
La prendo come : TUTTO FERMO !
Mi fa piacere ... e chi si muove ?
Grazie ancora
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Il documento inserito nell’archivio del sito rappresenta una bozza preparata per quanto riguarda le procedure applicative previste dall’Intesa Stato-Regioni del 30 ottobre 2007. Si applica, quindi, solo alla verifica della cosiddetta “assenza di stato di tossicodipendenza” per i lavoratori indicati nella tabella allegata all’Intesa e non riguarda le condizioni di alcol dipendenza che fanno riferimento ad altra normativa (almeno per il momento). Nell’attesa della approvazione di una norma specifica, peraltro, alcune AASSLL hanno emanato delle norme transitorie, valide solo per il loro territorio locale, che ovviamente decadranno quando sarà emanato il provvedimento definitivo a livello nazionale.
Ritornando a quanto già detto prima, in effetti si tratta di un testo che presenta molti aspetti critici e modalità di esecuzione indaginose e particolarmente farraginose; basta leggerlo con attenzione per rendersene conto.
L’argomento è stato al centro dell’attenzione della SIMLII che ha costituito un apposito gruppo di lavoro – coordinato dai proff. Riboldi e Ferrario – che ha già messo a punto un documento che rivede in modo puntuale tutta la procedura, individuando le parti criticabili o francamente inaccettabili per il medico competente che opera sul territorio e che sarà presto reso pubblico per essere anche inoltrato agli organi istituzionali di competenza.
Questa proposta di procedura attuativa dovrebbe essere inserita a breve all’ordine del giorno della Conferenza unificata per la necessaria approvazione, previo esame delle eventuali modifiche da apportare. E’ fondamentale, quindi, una adeguata opera di “pressing”, condotta unitariamente da parte di tutti, affinché sia preso in considerazione anche il nostro punto di vista. Rimarco ancora una volta come sia necessario, per il futuro (sempre che ci riusciamo ….. ), prevedere la presenza di delegazioni di rappresentanza dei medici competenti nelle commissioni – a livello ministeriale e delle altre istituzioni – quando vengono discusse e deliberate questioni che li riguardano direttamente e che vanno a influire sulla attività professionale quotidiana con impatto diretto sulla prevenzione e sulla promozione della salute dei lavoratori.
ramiste il 12/09/2008 11:53 ha scritto:
Il documento inserito nell’archivio del sito rappresenta una bozza preparata per quanto riguarda le procedure applicative previste dall’Intesa Stato-Regioni del 30 ottobre 2007. Si applica, quindi, solo alla verifica della cosiddetta “assenza di stato di tossicodipendenza” per i lavoratori indicati nella tabella allegata all’Intesa e non riguarda le condizioni di alcol dipendenza che fanno riferimento ad altra normativa (almeno per il momento). Nell’attesa della approvazione di una norma specifica, peraltro, alcune AASSLL hanno emanato delle norme transitorie, valide solo per il loro territorio locale, che ovviamente decadranno quando sarà emanato il provvedimento definitivo a livello nazionale.
Ritornando a quanto già detto prima, in effetti si tratta di un testo che presenta molti aspetti critici e modalità di esecuzione indaginose e particolarmente farraginose; basta leggerlo con attenzione per rendersene conto.
L’argomento è stato al centro dell’attenzione della SIMLII che ha costituito un apposito gruppo di lavoro – coordinato dai proff. Riboldi e Ferrario – che ha già messo a punto un documento che rivede in modo puntuale tutta la procedura, individuando le parti criticabili o francamente inaccettabili per il medico competente che opera sul territorio e che sarà presto reso pubblico per essere anche inoltrato agli organi istituzionali di competenza.
Questa proposta di procedura attuativa dovrebbe essere inserita a breve all’ordine del giorno della Conferenza unificata per la necessaria approvazione, previo esame delle eventuali modifiche da apportare. E’ fondamentale, quindi, una adeguata opera di “pressing”, condotta unitariamente da parte di tutti, affinché sia preso in considerazione anche il nostro punto di vista. Rimarco ancora una volta come sia necessario, per il futuro (sempre che ci riusciamo ….. ), prevedere la presenza di delegazioni di rappresentanza dei medici competenti nelle commissioni – a livello ministeriale e delle altre istituzioni – quando vengono discusse e deliberate questioni che li riguardano direttamente e che vanno a influire sulla attività professionale quotidiana con impatto diretto sulla prevenzione e sulla promozione della salute dei lavoratori.
Ottimo l'intervento del Collega, con quel richiamo al pressing da fare sulle istituzioni...
chissà che ne pensa lippi, visto il non eccellente avvio della nostra nazionale...
e fa piacere che la SIMLII abbia messo a punto un gruppo di lavoro...
...nel frattempo però il medico del lavoro che fa???...gira da asl ad asl per chiedere come deve comportarsi??? (ma forse basta anche un fax???)
...ho sentito che alcune (lazio) prevederebbero controlli anche "plurimensili"... meno male che altre (più illuminate, ma non dico quali) si limitano a ben più miti pretese...
...mala tempora currunt...
cordialità, il VP
Lasciatemi porre un dubbio che mi arrovella.
Io ho impiegato alcuni lustri a costruire con i lavoratori un rapporto di reciproco rispetto e di fiducia, per il quale (come ha scritto Nonnogab tempo fa) ho gente che mi viene a parlare dei cavoli suoi, del figlio, della moglie. Tramite anche questo siamo riusciti a volte a superare situazioni che formalmente sarebbero state dei grossi problemi. Insomma, è chiaro.
E ora io devo andare a fare l'agente della "narcotici" contro queste persone ? Devo guardarli mentre riempiono il contenitore (se maschietti, perchè se femminucce è un guaio grossissimo !) perchè non mi ci mettano le urine del nonno, e se sono stati magari una serata in compagnia di qualcuno che si "spinellava" li mando al SerT e li addito di fatto al pubblico ludibrio dei colleghi e metto a repentaglio il loro posto di lavoro ?
E il rapporto medico-paziente che fine fa ?
Sarà banale per alcuni di voi, ma a me pare un problema. E' una cosa che cambia di molto la prospettiva con la quale abbiamo lavorato fino a oggi (o a ieri, visto il discorso alcool)
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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