Il quesito che pongo alla vostra attenzione è relativo ai rapporti che il Medico Competente ha con gli organi di vigilanza, le commissioni mediche per il riconoscimento di dipendenza da causa di servizio, ecc. In altre parole le determinazioni di questi organi sono vincolanti per il Medico Competente?
Ti rispondo con un'esperienza personale solo sulla questione delle commissioni mediche per il riconoscimento di dipendenza da causa di servizio in quanto il vincolo determinato dal parere dell'ASL mi sembra chiaro. mi e' capitato di recente che la commissione medica di verifica per un causa di servizio abbia inviato anche alla mia attenzione-attraverso il datore di lavoro- una copia del verbale in cui c'e' apposita voce che prevede eventuali indicazioni circa l'idoneità lavorativa. Il parere della commissione ricalcava il mio anche se per l'italiano utilizzato poteva prestarsi a qualche dubbio interpretativo. Ho contattato telefonicamente la segretaria del distretto perche' -manco a dirlo- le commissioni sono probabilmente entita' di non facile avvistamento...in branco. Dopo aver scritto la richiesta di chiarimenti in soli 3 mesi mi e' arrivata la risposta...devo dire (e mi fa piacere una volta tanto) molto chiara e dettagliata. E soprattutto confermava, nella sostanza, la limitazione che avevo espresso. Difficilmente pero' ne avrei ignorato il contenuto se il parere fosse stato diverso.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Il medico competente nella sua attività è vincolato al rispetto delle norme vigenti in materia di tutela della salute dei lavoratori
Gli organi di vigilanza dell'ASL hanno il compito di controllare che l'attività del m.c. sia svolta nel pieno rispetto di queste norme e, in caso di violazione di qualcuna di esse, di intervenire anche con sanzioni.
Per quanto riguarda il rapporto con le Commissioni mediche per il riconoscimento di dipendenza da causa di servizio le due attività sono totalmente svincolate ed autonome nei loro giudizi, anche se in alcuni casi "difficili" la ricerca di una rapporto di collaborazione può essere auspicabile nell'interesse del lavoratore (almeno questa è la mia esperienza come componente di una commissione medica per le cause di servizio).
Spero che la mia risposta Le sia stata utile.
Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)
Come al solito in medio stat virtus cioè mi spiego:
secondo il mio modestissimo parere bisogna tener in giusta considerazione quanto espresso da una commissione medica pubblica richiedendo eventuali chiarimenti-dettagli e/o ponendo quesiti specifici laddove il loro giudizio possa creare dei dubbi interpretativi e/o equivoci e/o difficlltà operative e/o di applicazione pratica del giudizio stesso. Ignorare completamente il loro giudizio sarebbe sbagliato e in caso di eventuale contenzioso del lavoratore il Giudice potrebbe chiederci in dettaglio il motivo del nostro dissenzo dal parere di una commissione di medici e visto che in Italia ma anche altrove l'unione fa la forza vedo difficile come spiegare al Giuduce adito che i tre medici della commissione erano nel torto e il singolo medico competente nel giusto. Per quanto sopra ritengo che una posizione di cautela sia la migliore cioè il medico competente deve decidere in merito alla mansione specifica ex dlgs 81/2008 tenendo conto, nel processo decisionale, del parere dei medici della commissione.
Carlitos
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
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