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Primo soccorso e folgorazione

Questo argomento ha avuto 17 risposte ed è stato letto 4421 volte.

Nonnoguido

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  • Primo soccorso e folgorazione
  • (29/09/2008 19:46)

Oggi un mio cliente titolare di ditta di elettricisti mi ha contestato le procedure di intervento in caso di folgorazione su un soggetto che rimane attaccato ad un apparecchio e/o struttura con elettricità.
Tutte le linee guida mettono al primo posto di "spegnere l'apparecchio o abbassare l'interruttore generale"; il mio cliente sostiene che in questo modo si evita soltanto che ulteriori soccorritori subiscano un danno in quanto, così, possono generarsi "correnti indotte" che aggravano la situazione dell'infortunato; quindi - secondo lui - la prima cosa da fare e staccare l'infortunato con un mezzo che non conduca elettricità (e anche il bastone di legno, da quel che so, potrebbe condurre elettricità), quindi calcio o spallata e mai a mani nude.
Chi ha ragione secondo voi?

Guido Marchionni

raspanti

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (29/09/2008 20:05)

Nonnoguido il 29/09/2008 07:46 ha scritto:
Oggi un mio cliente titolare di ditta di elettricisti mi ha contestato le procedure di intervento in caso di folgorazione su un soggetto che rimane attaccato ad un apparecchio e/o struttura con elettricità.
Tutte le linee guida mettono al primo posto di "spegnere l'apparecchio o abbassare l'interruttore generale"; il mio cliente sostiene che in questo modo si evita soltanto che ulteriori soccorritori subiscano un danno in quanto, così, possono generarsi "correnti indotte" che aggravano la situazione dell'infortunato; quindi - secondo lui - la prima cosa da fare e staccare l'infortunato con un mezzo che non conduca elettricità (e anche il bastone di legno, da quel che so, potrebbe condurre elettricità), quindi calcio o spallata e mai a mani nude.
Chi ha ragione secondo voi?

Da quel che ne so, le linee guida sul primo soccorso dicono che in primis occorre garantire che il soccorritore operi in sicurezza, vale a dire che se non c'è sicurezza per il soccorritore non si interviene (della serie: se non tolgo la corrente e poi nella fretta non opero in modo giusto, va a finire che invece di uno ne escono due di folgorati!). Quindi, se per il folgorato può aver ragione anche il tuo cliente, la prima cosa da fare rimane staccare la corrente, non tanto per il folgorato, quanto per la sicurezza del soccorritore. Però non ho ben capito il discorso delle "correnti indotte"....
ciao

lucchetti

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (29/09/2008 21:34)

La corrente indotta è definita dalla legge di Faraday-Neumann-Lenz. È alla base del funzionamento di alternatore o di una dinamo o anche di un trasformatore. E' una legge fisica che quantizza l'induzione elettromagnetica, cioè l'effetto di produzione di corrente elettrica, in un circuito posto in un campo magnetico variabile oppure un circuito in movimento in un campo magnetico costante. In sintesi non ci azzecca molto ed inoltre, o staccando l'interruttore o staccando lui, l'effetto sarebbe lo stesso.
Però il Datore di lavoro non ha torto: nel prestare soccorso ad una vittima di folgorazione è sì fondamentale assicurarsi di avere interrotto l'energia elettrica (staccando la spina o l'interruttore generale) per evitare di diventare una seconda vittima, ma questo, in realtà, può far perdere tempo. Nel caso tale manovra non sia più che rapidissima, ed è quasi sempre così, non bisogna perdere tempo a cercare l'interruttore, ma si deve isolare la vittima dal conduttore con un mezzo isolante (la spallata è per coraggiosi, funziona, ma non scriverlo sul documento).

Gabriele Campurra

Gabriele Campurra
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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (30/09/2008 11:47)

La spallata non la darò mai, voglio più bene a Gab che al lavoratore!
Concordo sulle possibilità di correnti indotte, ma spesso ci vuole più tempo a trovare un idoneo mezzo non conduttore. E poi se non è proprio "non conduttore"? Se il bastone di legno è bagnato e nella concitazione del momento non te ne accorgi?
Ciao, Gab

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

Dr.Amy

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (30/09/2008 12:12)

Gabriele Campurra il 30/09/2008 11:47 ha scritto:
La spallata non la darò mai, voglio più bene a Gab che al lavoratore!
Concordo sulle possibilità di correnti indotte, ma spesso ci vuole più tempo a trovare un idoneo mezzo non conduttore. E poi se non è proprio "non conduttore"? Se il bastone di legno è bagnato e nella concitazione del momento non te ne accorgi?
Ciao, Gab

Concordo in pieno con Gab.

Adesso mi viene un dubbio:
Oltre alle tre slides che avranno fatto vedere agli addetti al Primo Soccorso aziendale ai sensi del 388, nelle aziende con questo tipo di rischio, tutti i lavoratori sanno dove si trova l'interruttore per staccare la corrente ?
C'è una partiolare attenzione per quanto riguarda la segnaletica ?
Sono curiosa ...
Farò attenzione, quando vado a fare i sopralluoghi, chiederò "a caso" ai lavoratori che incontro se sanno dirmi dove si traova il quadro elettrico per staccare la corrente in caso di bisogno.

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

Gennaro

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (30/09/2008 12:58)

Dr.Amy il 30/09/2008 12:12 ha scritto:



Concordo in pieno con Gab.

Adesso mi viene un dubbio:
Oltre alle tre slides che avranno fatto vedere agli addetti al Primo Soccorso aziendale ai sensi del 388, nelle aziende con questo tipo di rischio, tutti i lavoratori sanno dove si trova l'interruttore per staccare la corrente ?
C'è una partiolare attenzione per quanto riguarda la segnaletica ?
Sono curiosa ...
Farò attenzione, quando vado a fare i sopralluoghi, chiederò "a caso" ai lavoratori che incontro se sanno dirmi dove si traova il quadro elettrico per staccare la corrente in caso di bisogno.

Domanda provocatoria, senza offendere qualcuno aggiungo le ulteriori domande, quanti lavoratori conoscono il nome del RSPP, RLS e Medico Competente, naturalmente mi riferisco alle piccole realtà!!
Saluti Gennaro:)

Gennaro Bilancio

ramses

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (30/09/2008 19:21)

Non è che ci dovrebbero essere anche dispositivi automatici per l'interruzione della fornitura di energia ?

Per Gab il "bucolico" (ma che bel trattore rosso): un modo brutale ma efficace è il calcione (non uno ione, proprio una pedata) per cui al tizio magari gli fai un po' male, ma lo distacchi di sicuro. Anche perchè guarda caso quando ti serve qualcosa non la trovi mai, tipo il famoso bastone (che non gli fai mica una carezza manco con quello, comunque). Eviterei la spallata, come dici giustamente rischi di "provare sensazioni elettrizzanti" anche tu.
Nei corsi di primo soccorso, cerchiamo di essere anche pratici.
Io abbozzai un manualetto ad uso interno aziendale nell'ormai lontano 1989-90, e lo feci tenendo conto sopratutto di quella che era la realtà "reale" in cui ci si poteva trovare ad agire. Tutto quello che c'è in più ben venga.
E' lo stesso discorso della respirazione bocca-a-bocca: se c'è l'AMBU tanta manna, ma se non c'è devi spiegargli come possono fare.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

Dr.Amy

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (30/09/2008 23:46)

Visto l'argomento folgorazione quindi... fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco...
DOMANDO:
Come vi comportate nelle grosse realtà?
Avete il defibrillatore semiautomatico a disposizione in azienda ?
So che ad esempio il 118 fa dei corsi di addestramento per gli addetti al Primo Soccorso aziendale.
Cosa pensate a riguardo ?

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (01/10/2008 00:17)

Dr.Amy il 30/09/2008 11:46 ha scritto:

DOMANDO:
Come vi comportate nelle grosse realtà?
Avete il defibrillatore semiautomatico a disposizione in azienda ?
So che ad esempio il 118 fa dei corsi di addestramento per gli addetti al Primo Soccorso aziendale.
Cosa pensate a riguardo ?

Perchè il defribillatore semiautomatico e non quello automatico?
Purtroppo la legge che obbligava in alcune realtà la presenza del defibrillatore è stata accantonata ( erano più importanti i controlli antidroga e antialcol), secondo me sarebbe utile la presenza di tali dispositivi ed in alcuni centri commerciali noto con piacere che sono presenti.
Per quanto riguarda il discorso del bocca a bocca accennato da ramses le nuove linee guida della IRC del 2005 citano che qualora il soccorritore non se la sente può procedere solo con il massaggio cardiaco e quindi è stato eliminato il suggerimento di eseguire il bocca-bocca. L'ambu ha un costo ma poi non è così proibitivo e toglie dall'imbarazzo in cui si potrebbe trovare un soccorritore nel caso dovesse effettuare tale manovra ad un soggetto con alitosi varie o aspetti per così dire poco gradevoli al soccorritore che debba adoperarsi per la RCP.

lucchetti

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  • Re: Primo soccorso e folgorazione
  • (01/10/2008 07:04)

per Amy,
abbiamo defibrillatori plurimi (uno per area lavorativa), del tipo automatico. Il problema è che per poter usare il defibrillatore il lavoratore deve fare un corso ASL di 8 ore; nessun altro può abilitarlo. Questo significa che l'intera squadra di emergenza, per poter usare il def., deve essere formata Parliamo di grandi numeri, squadre di circa 200/300 persone. E' impercorribile anche se in una realtà l'abbiamo fatto. Però l'abilitazione scade dopo un anno (forse adesso hanno prolungato a 2, non ho più seguito la cosa) ed i richiami sono sempre di 8 ore (all'estero non è così: basta il medico del lavoro per la formazione). Io ho risolto vietando l'uso del def. ai lavoratori, tanto in queste aziende c'è la guardia medica interna ed è quindi il medico che eventualmente lo aziona (il medico non necessita di formazione).
Circa il tipo di defibrillatore, dove posso, faccio acquistare quello manuale, in modo che decida il medico.
per Frama:
l'Ambu è altamente sconsigliato nei luoghi di lavoro (cioè in mano al lavoratore) in quanto comunque prevede una manualità che il lavoratore, anche se correttamente addestrato, non può avere. E' meglio la respirazione bocca a bocca, magari con maschera d'ausilio, anche per la quantità di aria in gioco (4/5l versus 07/0,9 l) giustifica questa scelta.
Ho risposto un pò al volo, però se qualche collega ha interesse a vedere con i propri occhi un'organizzazione di PS aziendale in aziende a rischio di incidente rilevante (nel bene e nel male) può venirmi a trovare senza problema alcuno.

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