8. Dei giudizi di cui al comma 6, il medico competente informa per iscritto il datore di
lavoro e il lavoratore.
Come vi comportate per assicurare la "tracciabilità" dell'avvenuta consegna a lavoratore e datore di lavoro?
Raccomandata con rr? Fax con richiesta di reinvio con timbro e firma? Io faccio firmare, in occasioone dei sopralluoghi, una delega generalizzata ai dipendenti per ritirare copia dell'idoneità anche per il DDL, ma dubito che possa essere valida, per cui provvedo anche ad invio via fax. Per il lavoratore consegno copia e faccio firmare l'originale che trattengo.
Il lavoratore lo faccio firmare in cartella sotto il g.i., così mi firma anche tutto il resto (informazione su significato, analisi, ricorso, privacy, ecc.)
Al ddl varie possibilità:
1- raccomandata rr (assurdo!!!!!)
2- fax (di quelli che stampano il report di ricezione includendo la copia della pag. trasmessa)
3- consegna a mano con firma di una copia per ricevuta
4- email (secondo alcuni è valida, basta conservare la cartella della posta inviata e, meglio, settare outlook in modo che arrivi una mail (automatica) dell'avvenuta lettura da parte del destinatari.
5- numero di protocollo, vale per gli enti pubblici, tipo quidovelavoroio.
ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Si ma intanto è prevista dalla nuova cartella sanitaria e di rischio (nostro malgrado)la presa visione da parte del lavoratore del giudizio stesso, che tra l'altro firma. Dico nostro malgrado poichè, evidentemente, gli scienziati che l'hanno congegnata in quel modo pensano che il g. di idoneità venga sempre formulato e formalizzato in tempo reale, all'atto della visita stessa. A proposito, nel caso passasse del tempo tra la visita e l'emissione del g.di idoneità (ad es: attesa esami di laboratorio, refertazione di ecg o quant'altro), che si fa? Si ritorna dal lavoratore per l'apposizione della firma sulla cartella?
Mala-tempora currunt.
Siamo daccordo, ma il coso purtroppo recita che "dei giudizi di cui al comma 6, il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore".
Più lo leggo e più mi girano. E' sempre peggio.
Forse sono io che non capisco dove e' il problema...ma mi sembra che i punti 3 e 5 citati da Campurra valgano piu' o meno come prassi consolidata...il 2 qualche volte mi e' capitato di vederlo...l'1 mai.
Quella della email vedo che si diffonde frequentemente ma francamente mi sembra una pratica un ancora troppo "avveniristica" e soprattutto facilmente attaccabile.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
io lo faccio da sempre
giudizi al datore di lavoro e al dipendente in busta chiusa riassunto della visita con il giudizio
e faccio firmare per ricevuta che trattengo agli atti
Il mio comportamento varia a seconda delle realtà: nelle piccole e piccolissime, dove di solito il DDL è lavoratore pure lui, firma tutto in tempo reale, subito dopo il lavoratore, ed ognuno riceve la sua copia firmata. Nelle reltà più grandine, dove il DDL non è presente, la cosa si complica, ma solitamente c'è qualcuno delegato che firma in sua vece, o comunque scrivo che il giudizio lo ho trasmesso per il tramite o del lavoratore medesimo (come anche nel caso di visite effettuate fuori sede), oppure di un impiegato dell'azienda. Finora è sempre andata bene.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
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