Un paio di dipendenti di una falegnameria che lavorano solo all'interno dell'Azienda (nei cantieri il montaggio è effettuato da una ditta esterna), per problemi fisici non possono indossare le scarpe anitinfortunistiche fornite dalla ditta le quali sono dotate di protezione metalliche sulla punta, nella suola ed in corrispondenza del tallone.
E' possibile prescrivere scarpe senza protezione per il tallone?
Mi piacerebbe sapere i vari tipi di scarpe che si possono prescrivere in questi casi considerando la mansione specifica.
Jepp
le scarpe antiinfortunistiche sono a tutti gli effetti dpi e come tali devono essere indossate quando se ne rileva la necessità. se il lavoratore non può portare tali presidi non può essere considerato idoneo a tale mansione (e ciò nell'81 trova particolare riscontro sull'idoneità nei lavoratori esposti ad amianto) ma dovrà essere adibito a mansioni in cui tali dpi non siano previsti.
e questo in linea generale.
se poi il mc ritiene che sia possibile usasre scarpe più leggere,allora a mio giudizio tale dato verrà riportato nel DVR eesteso a tutti i lavoratori.
A mio giudizio, infatti, non può essere emesso un giudizio di idoneità con prescrizione "utilizzo scarpe più leggere".
Come organo di vigilanza non l'accetterei, come medico competente (tra poco...) non l'esprimerei
cordialità
Quali sono i problemi fisici? Secondo me (ma posso sbagliarmi) delle BUONE scarpe antinfortunio sono perfettamente indossabili. Purtroppo ne girano tante economiche, assurde anche per un piede perfetto!
E se poi il lavoratore si fa male proprio al tallone?
Ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
ramazzini1
maxmd il 02/10/2008 11:55 ha scritto:
Come organo di vigilanza non l'accetterei, come medico competente (tra poco...) non l'esprimerei
cordialità
tanto per essere in tema: come tenere il piede in due scarpe
Super cordialita' e salutoni
esmeraldas il 02/10/2008 10:14 ha scritto:
E' possibile prescrivere scarpe senza protezione per il tallone?
Mi piacerebbe sapere i vari tipi di scarpe che si possono prescrivere in questi casi considerando la mansione specifica.
Dipende dall vera utilità di tale protezione...
Sulla punta per forza, in caso di caduta di oggetti, ecc ma sul tallone....?
C'è veramente bisogno ?
Cosa fanno esattamente i lavoratori?
Che idea ti sei fatta nel sopralluogo?
Alcune mie aziende hanno permesso a determinati lavoratori con problematiche documentate da Rx e visite specialistiche, (non da foglietti fatti al volo dal curante)di cercare scarpe adatte alle loro esigenze.
Se tali scarpe rispettano le caratteristiche tecniche (valutazione del RSPP), finisce il problema.
Se invece date le caratteristiche del lavoro è imprescindibile che ci sia la protezione per il tallone... allora concordo con Max, bisogna trovare l'alternativa a tale mansione....
PERSONALMENTE vado su alcuni impianti a fare i sopralluoghi e DEVO PER FORZA mettermi tuta, casco e scarpe antinfortunistiche...
Ho tre paia, di quelle "BUONE" ma....
CI STO MALISSSSSSSSSIMO !!!
Se poi vogliamo parlare di fare l'abitudine è un conto ma...
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Dr.Amy il 02/10/2008 01:18 ha scritto:
Dipende dall vera utilità di tale protezione...
Sulla punta per forza, in caso di caduta di oggetti, ecc ma sul tallone....?
C'è veramente bisogno ?
Cosa fanno esattamente i lavoratori?
Che idea ti sei fatta nel sopralluogo?
Alcune mie aziende hanno permesso a determinati lavoratori con problematiche documentate da Rx e visite specialistiche, (non da foglietti fatti al volo dal curante)di cercare scarpe adatte alle loro esigenze.
Se tali scarpe rispettano le caratteristiche tecniche (valutazione del RSPP), finisce il problema.
Se invece date le caratteristiche del lavoro è imprescindibile che ci sia la protezione per il tallone... allora concordo con Max, bisogna trovare l'alternativa a tale mansione....
PERSONALMENTE vado su alcuni impianti a fare i sopralluoghi e DEVO PER FORZA mettermi tuta, casco e scarpe antinfortunistiche...
Ho tre paia, di quelle "BUONE" ma....
CI STO MALISSSSSSSSSIMO !!!
Se poi vogliamo parlare di fare l'abitudine è un conto ma...
CONDIVIDO QUANTO SCRITTO DAL DR. AMY
Gennaro Bilancio
Spesse volte le scarpe acquistate in stock non sono di qualità eccelsa...e come accade qualcuno avra' problemi a dindossarle. In diverse realtà ho risolto il problema facendo acquistare scarpe ad hoc..il lavoratore va dal grossista/fornitore, le prova ...et voilat problema risolto. Unico neo: costano di piu' e l'azienda potrebbe rognare. Ma tutto finisce li'.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
ramazzini1 il 02/10/2008 12:24 ha scritto:
tanto per essere in tema: come tenere il piede in due scarpe:)
Super cordialita' e salutoni
collega (con la c minuscola a differenza di come scrivo di solito) come al solito i tuoi interventi sono ricchi di livore e purtoppo privi di senso.
ricordo benissimo, visto che sono uno dei più assidui frequentatori del sito, le insinuazioni bieche e volgari con le quali hai infarcito i tuoi interventi passati.
purtroppo siamo in un mondo in cui chicchessia si permette di dire qualsiasi cosa, senza avere il coraggio di mostare la propria vera identità.
non devo darti alcuna spiegazine, ovviamente, anche perchè una tale bassezza d'animo va presa per quella che è.
comunque, per evitare discussioni (so già che è una cosa pleonastica perchè tutti i colleghi che mi conoscono sanno bene quello che sto per dire)informo la gentile platea che, a fare data dal 15 ottobre 2008 mi sono dimesso dalla mia funzione di dirigente medico dello spsal e da allora riprenderò a fare la libera professione.
ho, carissimo ramazzini (a proposito, cambia il nick perchè il vero ramazzini si rivolta nella tomba sapendo che c'è chi sfrutta il suo nome in maniera così ignobile) avuto a tal proposito attestazioni di stima da parte di numerosi Colleghi, che hanno capito che il mio lasciare il posto pubblico che avevo conquistato dopo regolare concorso è un segno di trasparenza e di onestà, caratteristiche che, lo posso dire a testa alta, hanno da sempre contarddistinto il mio operato. nessuno dei Colleghi che opera nella mia zona potrà afferamre che il sottoscritto abbia mantenuto il piede in 2 scarpe, come invece tu, improvvidamente, stoltamente e senza la minima cognizione di causa, affermi.
PRETENDO OVVIAMENTE DELLE SCUSE, non perchè ne senta la necessità, ma perchè ritengo che sia l'ora di finirla con gli atteggiamenti provocatori e tendenziosi tipici di chi lancia il sasso e nasconde la mano.
La professione medica, caro mio, richiede doti di onestà e di integerrimità che il giuramento di ippocrate ci richiede; cerca di ricordarlo, prima di scrivere cose che non sai nei confronti di qualcuno che non conosci e del quale ignori completamente il vissuto.
Pensa alle tue, di scarpe, e bada che siano ben allacciate, onde evitare rovinose cadute.
con immutata stima, massimiliano cannas
ramazzini1
maxmd il 02/10/2008 02:32 ha scritto:
collega (con la c minuscola a differenza di come scrivo di solito) come al solito i tuoi interventi sono ricchi di livore e purtoppo privi di senso.
ricordo benissimo, visto che sono uno dei più assidui frequentatori del sito, le insinuazioni bieche e volgari con le quali hai infarcito i tuoi interventi passati.
purtroppo siamo in un mondo in cui chicchessia si permette di dire qualsiasi cosa, senza avere il coraggio di mostare la propria vera identità.
non devo darti alcuna spiegazine, ovviamente, anche perchè una tale bassezza d'animo va presa per quella che è.
comunque, per evitare discussioni (so già che è una cosa pleonastica perchè tutti i colleghi che mi conoscono sanno bene quello che sto per dire)informo la gentile platea che, a fare data dal 15 ottobre 2008 mi sono dimesso dalla mia funzione di dirigente medico dello spsal e da allora riprenderò a fare la libera professione.
ho, carissimo ramazzini (a proposito, cambia il nick perchè il vero ramazzini si rivolta nella tomba sapendo che c'è chi sfrutta il suo nome in maniera così ignobile) avuto a tal proposito attestazioni di stima da parte di numerosi Colleghi, che hanno capito che il mio lasciare il posto pubblico che avevo conquistato dopo regolare concorso è un segno di trasparenza e di onestà, caratteristiche che, lo posso dire a testa alta, hanno da sempre contarddistinto il mio operato. nessuno dei Colleghi che opera nella mia zona potrà afferamre che il sottoscritto abbia mantenuto il piede in 2 scarpe, come invece tu, improvvidamente, stoltamente e senza la minima cognizione di causa, affermi.
PRETENDO OVVIAMENTE DELLE SCUSE, non perchè ne senta la necessità, ma perchè ritengo che sia l'ora di finirla con gli atteggiamenti provocatori e tendenziosi tipici di chi lancia il sasso e nasconde la mano.
La professione medica, caro mio, richiede doti di onestà e di integerrimità che il giuramento di ippocrate ci richiede; cerca di ricordarlo, prima di scrivere cose che non sai nei confronti di qualcuno che non conosci e del quale ignori completamente il vissuto.
Pensa alle tue, di scarpe, e bada che siano ben allacciate, onde evitare rovinose cadute.
con immutata stima, massimiliano cannas
ti fa onore che ti stai dimettendo dallo spisal, dimostri un coraggio come pochi. Non mi ricordo i miei precedenti interventi biechi ecc ecc, ed offensivi, tranne per chi vuole vederci l'offesa. Provocatori si ma offensivi no. Anche perche' la redazione li cancella. Sarebbe opportuno ricordare invece ricordare le societa' di servizi contro cui ci si scaglia spesso, no?
ramazzini1 il 02/10/2008 02:51 ha scritto:
ti fa onore che ti stai dimettendo dallo spisal, dimostri un coraggio come pochi. Non mi ricordo i miei precedenti interventi biechi ecc ecc, ed offensivi, tranne per chi vuole vederci l'offesa. Provocatori si ma offensivi no. Anche perche' la redazione li cancella. Sarebbe opportuno ricordare invece ricordare le societa' di servizi contro cui ci si scaglia spesso, no?
verissimo. e infatti il conameco, di cui mi onoro di essere vicepresidente, nel suo manifesto programmatico prende una netta posizione in questo senso. ti invito a leggerlo (www.conameco.it) e a rappresentare, anche sulle nostre email personali se lo ritieni opportuno, le tue considerazioni.
cordialità
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