Saluti a tutti,
cerco bibliografia sul tempo che intercorre dalla sensibilizzazione agli isocianati alla prima manifestazione di asma professinale: settimane, mesi, anni? Ringrazio chi volesse aiutarmi!
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
nicosub il 13/10/2008 11:28 ha scritto:
Saluti a tutti,
cerco bibliografia sul tempo che intercorre dalla sensibilizzazione agli isocianati alla prima manifestazione di asma professinale: settimane, mesi, anni? Ringrazio chi volesse aiutarmi!
Nicola
Il tempo di comparsda dipernde dalla potenza dell'agente sensibilizzante, dall'intensità e dalla durata dell'esposizione.
E' stato dimostrato che i pazienti con asma da isocianati, durante il test di provocazione bronchiale specifica, possono reagire a concentrazioni di TDI di 0,001 ppm, cioè a concentrazioni molto più basse dei valori limite consentiti.
Ho letto diversi lavori sull'argomento ma li ho cartacei, uno di questi puoi leggerlo anche via web attraverso questo indirizzo:
http://medlavoro.uniss.it/Medicina/appunti/Asma%20professionale.htm
In genere quasi tutti i lavori hanno simili conclusioni.
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Ho letto diversi lavori sull'argomento ma li ho cartacei, uno di questi puoi leggerlo anche via web attraverso questo indirizzo:
http://medlavoro.uniss.it/Medicina/appunti/Asma%20professionale.htm
Grazie Gennaro,
conoscevo già questa fonte che, per il mio caso, è insufficiente. La nomina a CTU per un caso di ABP m'impone la massima precisione nella descrizione dei tempi: c'è di mezzo un risarcimento danni a seguito di un'ABP diagnosticata dopo poche settimane di lavoro!
Ti ringrazio
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
Adesso il quadro è più preciso, ma la risposta difficile, ho contattato una collega specialista in allergologia, mi farà sapere.
Appena possibile ti informo
Saluti Gennaro:)
Gennaro Bilancio
Gennaro il 13/10/2008 12:56 ha scritto:[/b]
Adesso il quadro è più preciso, ma la risposta difficile, ho contattato una collega specialista in allergologia, mi farà sapere.
Appena possibile ti informo
Grazie infinite Gennaro,
attendo notizie
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
Il tuo quesito è molto stimolante, per adesso non sono riuscito a trovare pubblicazioni scientifiche specifiche, l'unica cosa certa è che il meccanismo d'azione degli isocianati come causa di asma non è ancora ben chiarito, per cui difficilmente si potrà avere una certezza matematica dell'insorgenza di asma dopo qualche settimana di esposizione. Ci vogliono lavori seri specifici sull'argomento, naturalmente continuerò a cercare, è un problema che può interessare tutti.
Se vengo a sapere qualcosa di più utile ti informerò
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Posso riportarti il seguente link https://www.cdc.gov/NIOSH/asthma.html in cui c'è anche la descrizione di alcuni casi clinici, oppure https://www.cdc.gov/NIOSH/topics/isocyanates/ . Altra documentazione la puoi trovare su PUBMED al link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites, cliccando poi in alto su PUBMED ed inserendo nel campo di ricerca asthma and isocyanates.
In generale dubito tu possa trovare un lavoro che ti risolva tutti i dubbi; gli isocianati sono irritanti e come tali l'insorgenza dell'asma dipenderà anche dal grado di "sensibilizzazione" individuale. Certo che poche settimane di lavoro mi sembrano davvero poche, ma dovrai valutare la concentrazione ambientale, la mansione, i DPI ed ovviamente sarà fondamentale l'anamnesi.
In bocca al lupo e facci sapere.
Certo che poche settimane di lavoro mi sembrano davvero poche, ma dovrai valutare la concentrazione ambientale, la mansione, i DPI ed ovviamente sarà fondamentale l'anamnesi.
Grazie anche a te per l'interessamento.
Anch'io sono dell'avviso che poche settimane non siano determinanti, specie in un ambiente in cui l'indagine ambientale ha riscontrato una presenza di MDI 5 volte inferiore al TLV.
Farò sapere
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
aaaallllltttttt! pausa.
i TLV-TWA sono i livelli ai quali "si presume" che la "maggior parte" dei lavoratori possano essere esposti per l'intera vita lavorativa senza beccarsi il coccolone.
Non si sa nè chi presume, e neppure si sa a priori se un lavoratore fa parte o meno della maggior parte, o se è uno della "minor parte".
Peraltro, il TLV-TWA di MDI è 51 microgrammi/metrocubo, quello di altri isocianati va da 34 (HDI) a 45 (IPDI). Vi assicuro che sono tutti livelli molto ma molto al di sotto della soglia olfattiva media. Dunque, quando sentite odore di isocianato, siete già oltre.
Ciò, per non dire del fatto che sono composti molto instabili, che il loro campionamento richiede tutta una serie di cautele particolari che se no ti polimerizzano da soli sopra il substrato e all'analisi non trovi più niente e così via.
Come igienista, se sento la puzza particolare di sti robi faccio presente l'inutilità di misurare se non al fine di valutare dopo l'efficacia degli interventi strutturali.
Infine, esperienza personale, azienda con uso di isocianati, e la puzza NON si sentiva nè si sente, un signore dopo meno di una settimana ha iniziato a soffire di rinite, dopo qualche giorno ha iniziato a lacrimare come un disperato, dopo 3 settimane ha iniziato ad avere attachi di asma, e si è licenziato. Solo dopo si è scoperto che era un soggetto allergico ma a tutt'altre cose (parietaria e dermatophagoites). Abbiamo supposto che gli "ipersuscettibli" che producono reagine come piovesse 'ste cose è bene non le vedano nemmeno per telefonino.
Buon lavoro.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Ricordo solo che se all'anamnesi il lavoratore risulta essere allergico a quello che gli pare, anche alla suocera, l'esposizione agli isocianati è CONTROINDICATA. E questo sta scritto ormai su tutte le schede di sicurezza dei prodotti che contengono isocianati. So che tali considerazioni saranno ritenute superflue da chi fà valutazioni così approfondite, ma talvolta sono proprio le cose più ovvie a sfuggire dalle considerazioni più ricercate.
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