Da "La Repubblica":
"Basta: il Paese è stanco di questo stillicidio", ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. "Le leggi ci sono, servono più controlli". Ma poi se l'è presa con gli operai e la loro scarsa cultura sul tema della prevenzione: "Bisogna educare al rispetto del regole la classe operaia", ha detto Schifani, rinnovando le antiche critiche che imputano alle vittime la responsabilità degli infortuni.
Parlando a margine del forum Coldiretti a Cernobbio, il presidente del Senato ha ricordato che "nella precedente legislatura è stato approvato un ottimo intervento legislativo proposto dalla vecchia maggioranza e votato anche dall'ex opposizione, oggi maggioranza. Se c'è qualcosa da inserire nell'attuale legge affinchè questa possa essere più rigorosa, io credo che il Parlamento farà la sua parte".
La redazione di MedicoCompetente.it
Il problema è proprio questo, cioè che il Legislatore non si muove con raziocinio, bensì sulle basi dell'emotività della gente, emotività diciamolo pure costruita ad arte da diversi organi di stampa, perchè nessuno mi venga a dire che gli infortuni sul lavoro sono una cosa di questi tempi. Orbene, stando così le cose, trovo che ogni tentativo di modificare il coso81 allo scopo di renderlo più logico, verrà visto come un tentativo di indebolire quello che il sig. Schifani chiama "ottimo intervento". Allora per far passare le nostre ragioni, o aspettiamo che per un paio di mesi per miracolo nessuno si faccia male nei cantieri (cosa che sarebbe davvero magnifica, ma in un mondo perfetto) così da poter affrontare i vari problemi con serenità, oppure ci appelliamo a qualche santo in paradiso, scritto in lettera minuscola perchè mi riferisco al mondo politico, che faccia passare in una Legge che magari non c'entra niente, un "emenducolo" che rimetta a posto il coso81 (vedere come è passata la celeberrima norma sui MC)
Credo che ciascuno dovrebbe ricominciare a fare la sua parte seriamente e coscienziosamente.
Iniziando dal legislatore, che troppo spesso non ci capisce niente e legifera più o meno a vanvera, senza preoccuparsi di chiedere a chi del mestiere ne sa qualcosa. Quando legifera ci vogliono non si sa più quali e quante lauree per decifrare, e comunque rimarrebbe tutto (o quasi) pressoché inapplicabile.
Proseguendo poi con le così dette società di consulenza: troppo spesso fanno soldi vendendo pressoché a peso faldoni di carta con scritte certe amenità che nessuno mai (o quasi) leggerà, spacciandoli per DVR.
Andando poi ai datori di lavoro, troppo presi dal lavoro, dal tirare avanti la baracca, qualcuno anche dal fare soldi, ma comunque permettendo a molte famiglie di almeno tirare avanti: il problema è che troppo spesso per varie ragioni trascurano di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Neanche la nostra categoria può dirsi innocente, almeno finché mi capita di sentire qualche lavoratore che dice: "dottò, ché mi piglia pure la pressione?" (NO COMMENT!)
Infine anche i lavoratori. Quante volte fanno battaglie sacrosante per ottenere migliorie o talvolta gli stessi DPI che spetterebbero loro d'ufficio! Ma subito dopo se ne infischiano dei DPI ottenuti ( o di altre conquiste), della loro salute e della loro sicurezza, nonostante ripetuti richiami ed esortazioni, oltre alla formazione ed informazione!
Insomma, dobbiamo riesumare una parola da troppo tempo scomparsa dall'italico vocabolario: DOVERI! Ciascuna persona è titolare oltre che di diritti (sacrosanti!) anche di doveri. L'assenza di questi ha portato allo stato attuale. O si ricomincia da qui per ciascuno, oppure la vedo brutta. Sempre più brutta!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
mumble mumble...tanto, qua già lo sanno... mumble mumble... chissà se è il caso di scriverlo..
Vabbè, ho deciso: lo dico!
Se quel soggetto ha definito il coso 81 "ottimo intervento", allora è addirittura peggio di come l'ho letto io.
Poi, con picpus concordo sulla sempre più frequente inosservanza di doveri da parte di chiunque: però, se nessuno li insegna e li spiega, e se l'esempio che vediamo ogni giorno è che chi contravviene anche a cose gravi al più ha un fastidio legale, mi sa che è difficile far capire che contravvenire a tutto sommato banali regole e piccoli doveri può costare anche la vita.
E anche io la vedo brutta. brutta, scura e stracciata.
Ma io conto sull'italica capacità di scivolare sulle onde anche di liquidi fognari ed approdare in salvo da qualche parte; qualcuno ce lo perderemo per strada, speriamo sia di quelli che non sentono i doveri, o che pensano di non averne.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
D'accordo con Picpus, sopratutto per la parte sui Ddl, ma vorrei raccontare una esperienza personale che mi sembra "ci azzecchi".
Da una pesonale statistica sui macchinisti navali, neanche molto accurata, ho visto che rispetto ai marittimi italiani (quasi tutti sordi) ora che incontro marittimi che vengono dai Paesi dell'est ne trovo uno ogni tanto (ma tanto) con problemi acustici.
Premesso che un discorso analogo credo si potrebbe fare per lavoratori che vengano da altri Paesi, e quindi non mi interessa che vengano dall'ex mondo del socialismo reale (così sgombriamo subito il campo da risposte fuori luogo), e mi riferisco allo stradino degli USA che lavora con l'elmetto, per esempio, che di sicuro non serve se sto facendo un buco nella strada con il picco e la pala o se sto mangiando un panino in pausa, la statistica dicevo mi ha chiaramente stupito.
Mi sono detto "eccheccavolo, ma sono più furbi/bravi/fortunati/diosolosacosa di noi ?" No, no, no, no...
Il trucco sta nel fatto che ci sia rigore nei controlli, per cui se rischi un mese di stipendio se ti becco senza le cuffie o l'elmetto, te lo infili anche se ti alzi di notte per fare pipì. Come ci mettiamo le cinture in auto o il casco in moto, sennò ci fanno sanzioni salate, e prima sapevamo bene comunque della loro utilità.
Allora, se dal tempo del 303 sono previste sanzioni ma non si applicano è difficile che la gente si convinca per grazia infusa.
Con tutto ciò, non che tutte le colpe siano dei lavoratori, per carità. Almeno loro rischiano la propria pelle, non come certi legislatori che giocano con la nostra.
Ma anche loro fanno, come ha già detto qualcuno, la loro buona parte.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Mi è saltato un pezzo. Riscrivo.
Quanto al fatto che qualcuno ("quel" qualcuno) dica che il cosottantuno è un ottimo intervento, non posso che concordare con Nofer: allora forse è ancora peggio di quello che pensiamo.
Certo che detto da qualcuno che il mondo del lavoro lo ha visto al massimo al cinema, tanto è vero che trova adeguato l'81, vale quel che vale.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Inserisco nei contributi degli utenti un documento del 15/10 della CIIP (SNOP, ANMA, AMBLAV,ANMELP, AIRM e altri) di analisi del cosottantuno.
C'è qualcuno che ci trova del buono (leggersi la parte sul MC pag III) anche se individua poi in modo "molto fine ed educato" alcuni aspetti critici.
Come dice sempre Gandalf: meditate !
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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