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Chi e Quando?

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 2849 volte.

Gennaro

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  • Chi e Quando?
  • (26/10/2008 06:42)

Un problema che si riscontra spesso nella nostra attività di medico competente è:
In quali casi si deve redigere il primo certificato di malattia professionale , la denuncia e o il referto di sospetta malattia professionale da Rumore industriale?
Inoltre nel caso in cui il medico competente richiede un esame audiometrico presso uno struttura che ha una cabina silente, e l'otorino referta un ipoacusia neurosensoriale bilaterale, ha quest'ultimo gli obblighi medico legali di cui sopra?
La domanda sembra banale e scontata, ma non è così, capita a volte che il medico competente non effettua la denuncia e il referto perchè ritiene che è compito del primo medico che viene a conoscenza della sospetta malattia professionale ad effettuare gli obblighi di legge di cui sopra.
Di contro l'otorino, ma anche negli altri colleghi di altre branche specialistiche ritengono che sia un compito del medico competente.
Di conseguenza in alcuni casi non si fa nulla, con le ovvie conseguenze.
Saluti:)

Gennaro Bilancio

maalox

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 08:05)

Chi è senza colpe scagli la prima pietra,diceva un tale, ma temo che se alla fine non è stato assolto un obbligo di legge per tutti si configuri una violazione, ovviamente maggiormente negligente (se si può dire) per il MC.

sermed

sermed
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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 09:43)

Se non erro, la Legge prevede che "ogni medico " che riscontra gli estremi di effettuare referto e\o denuncia sia tenuto a farlo.

ramses

ramses
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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 11:53)

Art. 139 del T.U.(DPR 1123/65)
"E' obbligatoria per OGNI MEDICO, che ne riconosca l'esistenza, la denuncia delle malattie professionali (...)"
Ne conseguono due considerazioni.
La prima è che "ogni medico", quindi la dovrebbe fare anche lo specialista ORL, che in genere non lo sa e non la fa mai, anche perchè non ha notizia del rischio professionale, che non lo riguarda e quindi "no rischio=no denuncia".
La seconda "che ne riconosca l'esistenza".
Per le ipoacusie in particolare, c'è un dato obbiettivo, il tracciato, quindi dire che "secondo me non lo è" è dura, mentre può essere possibile per altre situazioni. Se c'è danno e c'è rischio c'è tecnopatia. Il problema è che in realtà ogni danno, anche lieve, sarebbe da denunciare (una caduta modesta bilaterale sui soli 4KHz non la denuncia nessuno !)
Ai bei tempi dell'Università, il cattedratico di medicina legale ci consigliava "denunciate tutto, al massimo passerete per rompiscatole ma nessuno vi contesterà una omissione".
Anche se poi il senso è solo quello, nella pratica, di far avere al tizio 3 o 4 o 10 "punti", ma sulla sua situazione lavorativa si incide pochissimo.
Tanto è vero che, non più tardi di ieri (eh sì, c'è chi al sabato sgobba !) un lavoratore mi chiede se devo proprio fare una denuncia, che per lui può voler dire problemi di lavoro a un anno dalla pensione, e ovviamente non vuole. Ma se dopo il pensionamento fa lui una domanda verrà fuori che il MC, di cui chiederanno la documentazione, non l'ha a suo tempo fatta.
Ma che bel casino, vero ?

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 15:01)

ramses il 26/10/2008 11:53 ha scritto:
Tanto è vero che, non più tardi di ieri (eh sì, c'è chi al sabato sgobba !) un lavoratore mi chiede se devo proprio fare una denuncia, che per lui può voler dire problemi di lavoro a un anno dalla pensione, e ovviamente non vuole. Ma se dopo il pensionamento fa lui una domanda verrà fuori che il MC, di cui chiederanno la documentazione, non l'ha a suo tempo fatta.

Mi permetti un suggerimento che ha un che di femminile nel senso deteriore del termine, stavolta?
Richiamalo a riposo acustico, preferibilmente in un giorno in cui già sai che non potrà venire. Allora, lo reinviti per "fai passare ancora un po' di tempo" prima di rivederlo.
Poi dopo, ancora non ti sarai convinto, e lo dichiari idoneo in qualche modo magari con prescrizione (fai tu, sei tu il medico) ma da rivedere a 6 mesi per ripetizione Audiometria. Poi, dopo gli altri 6 mesi gliela rifai, e decidi solo allora che hai necessità di un consulto ORL specialistico, che gli farai fare dall'ORL chenesò la mascherata, l'ossea, l'impedenziometria con riflessi ipsi- e contralateriali (che io ricordi, basta che ti risponda non benissimo a 250-500 e però giusto a 1000 hz...), e guarda caso l'ORL per fare tutte quelle cose ci metterà non meno di 2 mesi per prenotare: mal che vada, vedi che tempi ci sono agli ambulatori ASL delle parti tue, qua da noi è una pacchia per 'ste cose che sì e no ce ne sta uno, o due, di ambulatori pubblici che possono fare queste cos;, oppure inventati qualcosa con la MedLav di UniGe per tirarla in lungo. insomma, fai in modo che arriviamo -con la diagnosi che tu improvvidamente stai facendo già ora- alla prossima scadenza periodica tra quasi un anno; così tu fai la tua denuncia, il lavoratore sarà indennizzato se raggiunge il minimo indennizzabile, non avrà problemi sul lavoro se non per gli ultimissimi mesi pre-pensione, magari il DdL vedrà un pochetto aumentare il premio, ma se tu lo indirizzi come si deve potrà nel frattempo in questo anno fare altre cose per avere comunque una riduzione del premio per OT24.
Tutti contenti, tutto giusto, tutto regolare, tutto legale soprattutto.
:D

...com'era quella dell'arabo al mercato? ecco!

Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

tcam

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 17:10)

nofertiri9 il 26/10/2008 03:01 ha scritto:

Mi permetti un suggerimento che ha un che di femminile nel senso deteriore del termine, stavolta?
Richiamalo a riposo acustico, preferibilmente in un giorno in cui già sai che non potrà venire. Allora, lo reinviti per "fai passare ancora un po' di tempo" prima di rivederlo.
Poi dopo, ancora non ti sarai convinto, e lo dichiari idoneo in qualche modo magari con prescrizione (fai tu, sei tu il medico) ma da rivedere a 6 mesi per ripetizione Audiometria. Poi, dopo gli altri 6 mesi gliela rifai, e decidi solo allora che hai necessità di un consulto ORL specialistico, che gli farai fare dall'ORL chenesò la mascherata, l'ossea, l'impedenziometria con riflessi ipsi- e contralateriali (che io ricordi, basta che ti risponda non benissimo a 250-500 e però giusto a 1000 hz...), e guarda caso l'ORL per fare tutte quelle cose ci metterà non meno di 2 mesi per prenotare: mal che vada, vedi che tempi ci sono agli ambulatori ASL delle parti tue, qua da noi è una pacchia per 'ste cose che sì e no ce ne sta uno, o due, di ambulatori pubblici che possono fare queste cos;, oppure inventati qualcosa con la MedLav di UniGe per tirarla in lungo. insomma, fai in modo che arriviamo -con la diagnosi che tu improvvidamente stai facendo già ora- alla prossima scadenza periodica tra quasi un anno; così tu fai la tua denuncia, il lavoratore sarà indennizzato se raggiunge il minimo indennizzabile, non avrà problemi sul lavoro se non per gli ultimissimi mesi pre-pensione, magari il DdL vedrà un pochetto aumentare il premio, ma se tu lo indirizzi come si deve potrà nel frattempo in questo anno fare altre cose per avere comunque una riduzione del premio per OT24.
Tutti contenti, tutto giusto, tutto regolare, tutto legale soprattutto.
:D

...com'era quella dell'arabo al mercato? ecco!

Uscendo dalla specificità della lesione uditiva ed ampliando l'analisi all'insieme delle possibili mp con cui siamo destinati ad imbatterci, desidero il tuo parere (quello strettamente legale lo conosco già e lo attendo o disattendo in relazione alle circostanze e all'aria che tira perchè un minimo di buon senso nelle cose ce lo dobbiamo mettere anche se siamo abituati a deglutire tutto "a prescindere" come diceva il De Curtis)in merito a:
a) vedo per la prima volta un lavoratore perchè è in assunzione e rilevo un danno che ritengo causato da rischi cui il lavoratore era esposto e cui sarà ancora esposto. Oltre ai provvedimenti di tutela collegati alla mansione, referto e denuncio? o attendo con meticolosa osservazione di riscontrare una tendenza evolutiva del danno, un suo aggravamento prima di far scattare la denuncia e l'inchiesta?
b) così facendo però non corro il rischio di coinvolgere indebitamente il nuovo DDL? che poi si incazzerà con me?
c) oppure vedo un lavoratore che ha un danno (in assunzione che mi pare la fase critica del processo)che però non è aggravabile perchè non riguarda rischi connessi alla nuova mansione. Che faccio? (delator?)
d) prima diattivare una denuncia non sarà meglio comunque avvalorare il dato con consulenze di II livello?
e) che tu sappia è valida anche nelle altre regioni la prassi del referto unico ai Servizi PISLL che provvedono poi al trasferimento della pratica all'INAIL?
f) parliamone di più per maturare meglio...........
TCam

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Picpus

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 19:38)

Le mie reminiscenze da specializzando (se non erro), dicono che per fare diagnosi di malattia professionale occorrono almeno quattro elementi:
1- che ci sia la malattia (non si può dare sempre per scontato).
2- che nell'ambiente di lavoro ci sia almeno na noxa in grado di determinare quella malattia.
3- che la stessa noxa abbia avuto modo di agire per un tempo almeno sufficiente a determinare quella malattia.
4- occorre ovviamente escludere altre cause (non professionali) di malattia.

Quindi, quando trovo i quattro elementi presenti, faccio la denuncia alla ASL ed il primo certificato di malattia professionale, salvo avere la ragionevole certezza (chiedendo al lavoratore notizie ed eventuali documenti) che la stessa sia stata già avviata per la stessa malattia.

Se in fase di assunzione o di prima visita in azienda dove è presente lo stesso rischio, c'è un motivo in più per farlo subito. se nel corso degli anni, quando ritengo la situazione sufficientemente chiara. Se del caso eseguo o richiedo ulteriori accertamenti

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 20:47)

anche a seguito di ampie e gradevoli (una tantum) discussioni con dei tecnici contarp inail, nel tempo mi sono "fatta pirsuasa" che se un lavoratore ha un qualche acciacco ragionevolmente professionale è sempre ottima cosa, oltre che buona e giusta, spedirlo all'INAIL con un certificato di prima denuncia alla prima visita cui viene sottoposto. Se non è cambiato niente, sotto al modulo ci dovrebbe essere una voce del tipo note o osservazioni dove voi MC dovete/potete scrivere ciò che ritenete opportuno. Per capirci: "questo ha iniziato a lavorare qui 5 giorni fa, non può esser diventato sordo qui perchè è troppo presto" oppure "questo già tiene il fegato un pochetto a brandelli che ha fatto il verniciatore tanto tempo da altri Ddl, e allora io qui lo faccio entrare in cabina solo bardato come un'astronauta" e così via.
Ciò serve a:
1) giustificare le eventuali limitazioni e/o prescrizioni che il MC ritiene opportuno fare per quel determinato soggetto, che quindi rientra da subito tra quelli "ipersuscettibili" ed evitarsi la lagna del Collegio Medico o del ricorso del lavoratore
2) tutelare il lavoratore visto che sino a quel momento se ne sono fregati un po' tutti, e non è bello e non gli ha fatto nemmeno bene. Se il precedente DdL ce lo aveva in nero, e po' so' c... suoi, impara che la gente non si tiene a nero... E se è il lavoratore che scansava i DPI per "machismo", così sa che qui o li mette o si becca la multa.
3) si crea un perfetto "punto di ripristino" ufficiale, cui poter tornare in ogni momento per valutare se il lavoratore ha subito aggravio al suo danno iniziale presso l'attuale DdL o no, ciò che tutela assaissimo (se fa le cose per bene) il DdL di adesso.

Di troppa verità non è mai morto nessuno.
Cioè, uno sì: ma ha fatto storia, appunto.

Nofer
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Pennacchio

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 23:14)

In merito al Primo certificato medico di sospetta MP per l'INAIL (valore previdenziale-assicurativo)(l'omissione non mi sembra sanzionata), alcune scuole di pensiero ritengono che il certificato vada compilato solo se vi è un reale vantaggio per il lavoratore e cioè quando si può avere indennizzo. Se ho un lavoratore che ha, ad esempio, una ipoacusia con punteggio < a 6% e non ha altre invalidità per l'INAIL va in franchigia, quindi facendo il certificato ho alimentato qualche speranza, ho inviato il lav a girare per l'INAIL e ho avuto zero guadagno. Restano ovviamente gli altri obblighi: denuncia e referto (sanzionati).

Picpus

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  • Re: Chi e Quando?
  • (26/10/2008 23:50)

Pennacchio il 26/10/2008 11:14 ha scritto:
In merito al Primo certificato medico di sospetta MP per l'INAIL (valore previdenziale-assicurativo)(l'omissione non mi sembra sanzionata), alcune scuole di pensiero ritengono che il certificato vada compilato solo se vi è un reale vantaggio per il lavoratore e cioè quando si può avere indennizzo. Se ho un lavoratore che ha, ad esempio, una ipoacusia con punteggio < a 6% e non ha altre invalidità per l'INAIL va in franchigia, quindi facendo il certificato ho alimentato qualche speranza, ho inviato il lav a girare per l'INAIL e ho avuto zero guadagno. Restano ovviamente gli altri obblighi: denuncia e referto (sanzionati).

Io lo compilo comunque. Poi sarà il lavoratore a scegliere se presentarlo (al datore di lavoro) oppure no.

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

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