Se state sostituendo le cartelle sanitarie esistenti(un po'alla volta, a mano a mano che espletate le periodicità, spero)come vi comportate per le parti che vi dovrebbe trasmettere compilate il DDL?
In breve se il DDL non vi fornisce nessun dato (lo scriva lei dottore, lo domandi al lavoratore, etc)per quanto riguarda mansioni, rischi connessi per la salute, giorni / anno >(cosa davvero buffa), cosa fate o cosa "ci" consigliamo di fare?
Non è una domanda retorica come potrebbe apparire. E' problema quotidiano e lo sarà per almeno il prossimo anno.
In un'ASL della Romagna mi hanno gìà richiamato per il fatto che questa sezione era in bianco.
Non credo di dovermi sostituire al DDL e dunque personalmente attualmente scrivo" dati per ora non forniti, riferimento a protocollo sanitario esistente", pur convinto di non essere del tutto nel giusto.
Ogni consiglio e trasmissione di esperienza è fondamentale per la tutela di noi tutti.
Tcam
Allego
VISITA MEDICA PREVENTIVA
1. DATI OCCUPAZIONALI (1)
Destinazione lavorativa – Mansioni
……………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………………………….
Fattori di rischio (specificare quali)……………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………......
Tempo di esposizione (giorni/anno) ………………………………………………………………………………
Note:
1) I dati di questa sezione sono forniti dal datore di lavoro (indicare n°degli allegati)
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Anche io ho lo stesso problema. Nelle piccole aziende il datore di lavoro il più delle volte non prende in considerazione l'ipotesi di fornire collaborazione, per ora io domando la mansione al lavoratore poi mi regolo con il dvr e protocollo e non compilo la parte relativa al tempo di esposizione giorni/ anno, il più delle volte perchè impensabile!
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
Personalmente faccio esattamente la stessa cosa di eleonora...
Io mi rompo le p.... e lo compilo io, lo trasmetto via email in formato word al datore di lavoro che me lo fa trovare stampato e controfirmato il giorno delle visite. Ovviamente, in cambio, gli trasmetto anche la prima pagina della cartella allegato 3A sempre in formato word e lo raccomando di compilare il tutto (compreso i dati del fantasmino del medico curante), di stampare e di firmare ciascun foglio in modo che quando arrivo il giorno delle visite trovo il pacco di fogli già pronti. Finore per 9 ditte su 10 ha funzionato.
Ciao
Dopo che mi è capitato di trovarmi scritto: 1) mansione: impiegata fattori di rischio: nessuno (e nel protocollo sanitario il fr è ovviamnete vdt) al che ho chiesto alla lavoratrice: ma perchè l'hanno mandata a visita? 2) mansione: (non ricordo ma dal protocollo sanitario i fr erano: mmc,rumore,polveri,chimico) e mi trovo scritto: sollevamento pesi (neanche fosse un atleta!!)... ho deciso che forse era meglio che i ddl lasciassero in bianco quella parte e quando il lavoratore viene a visita la riempio io.....voglio proprio vedere se qualcuno avrà da ridire......riguardo al tempo di esposizione, sto ancora domandandomi cosa vuol dire.....per ora lo lascio in bianco, mi sembra davvero una presa in giro....voglio dire, quando mi dicono la mansione, di conseguenza i fattori di rischio li dovrò pur conoscere io, c'è bisogno che me li indichi il ddl? allora a che serve che io,mc, prepari il protocollo sanitario?...tutt'al più dovranno sanzionare il ddl che non conosce i fattori di rischio cui sono esposti i propri dipendenti....
raspanti il 30/10/2008 10:56 ha scritto:
Dopo che mi è capitato di trovarmi scritto: 1) mansione: impiegata fattori di rischio: nessuno (e nel protocollo sanitario il fr è ovviamnete vdt) al che ho chiesto alla lavoratrice: ma perchè l'hanno mandata a visita? 2) mansione: (non ricordo ma dal protocollo sanitario i fr erano: mmc,rumore,polveri,chimico) e mi trovo scritto: sollevamento pesi (neanche fosse un atleta!!)... ho deciso che forse era meglio che i ddl lasciassero in bianco quella parte e quando il lavoratore viene a visita la riempio io.....voglio proprio vedere se qualcuno avrà da ridire......riguardo al tempo di esposizione, sto ancora domandandomi cosa vuol dire.....per ora lo lascio in bianco, mi sembra davvero una presa in giro....voglio dire, quando mi dicono la mansione, di conseguenza i fattori di rischio li dovrò pur conoscere io, c'è bisogno che me li indichi il ddl? allora a che serve che io,mc, prepari il protocollo sanitario?...tutt'al più dovranno sanzionare il ddl che non conosce i fattori di rischio cui sono esposti i propri dipendenti....
Ma lameno a chi ha partorito questo mostro nefando un morsettino sul cranio glielo daresti?
Tcam
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Io ho fatto un lavoro immane: mi sono costruito un modulo con i dati richiesti, che ho inviato preventivamente al ddl con una lettera esplicativa, nella quale tra l'altro dico che se vogliono io faccia la visita, devono restituirmelo compilato e firmato PRIMA della visita. Per questo primo periodo (almeno un anno) mi rendo disponibile a completare la parte inerente i fr. In seguito questi devono venir fuori dal DVR, per l'elaborazione del quale rinnovo per iscritto la mia disponiobilità a collaborare. Lavoro immane, ma spesso risolvo il problema.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Mi comporto allo stesso modo e collaboro al DVR con la mia modulistica che poi firma il DL.
Inoltre osservo un altro aspetto: ho predisposto una cartella sanitaria e di rischio con numero di pagine e da organizzare rilegata ma, a rigor di legge (basiamoci sui contenuti minimi),il D. Lgs. 81 non dice che la cartella deve essere numerata nè che deve essere legata viceversa nel Decreto 155 è specificato chiaramante.
Nel Decreto 155 si dice: “1. Le cartelle sanitarie e di rischio, di cui agli articoli ....sono compilate in
conformita' al modello di cui all'allegato 2 che costituisce parte
integrante del presente regolamento. 2. I documenti di cui al comma 1 sono costituiti da fogli legati e numerati progressivamente”
Nel d. lgs 81: "Gli esiti della visita medica devono essere allegati alla cartella sanitaria e di rischio di cui all’articolo 25,
comma 1, lettera c), secondo i requisiti minimi contenuti nell’Allegato 3A e predisposta su formato cartaceo o
informatizzato, secondo quanto previsto dall’articolo 53".
eleonora.c il 30/10/2008 09:33 ha scritto:
Anche io ho lo stesso problema. Nelle piccole aziende il datore di lavoro il più delle volte non prende in considerazione l'ipotesi di fornire collaborazione, per ora io domando la mansione al lavoratore poi mi regolo con il dvr e protocollo e non compilo la parte relativa al tempo di esposizione giorni/ anno, il più delle volte perchè impensabile!
Anche io faccio la stessa cosa di eleonora
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