il 29 aprile 2008 sono stata colpita da pseudomonas che ha causato un'ulcera corneale al mio occhio sinistro con relativa perdita della vista. ho provato a richiedere la malattia professionale visto e considerato che lavoro presso un segretariato sociale del comune dove si viene a contatto con persone che purtroppo vivono in contesti disagiati. il mio datore di lavoro non vuole riconoscere la mia malattia come professionale, non tenendo conto di quanto sia cambiata la mia vita!! forse perchè il 10 novembre mi scade il contratto??!!
la questione è un po' più complessa. Si intende come malattia professionale una malattia provocata da rischio specifico presente nelle attività lavorative, e le patologie con origine/natura microbiologica più che malattie professionali sono in ogni caso intese come "infortuni", giacchè non è l'esposizione continua a rischio ripetuto a provocare lo stato di malattia bensì l'accadimento accidentale.
Ciò ovviamente non esclude per nulla che ci possa essere nesso causale tra la patologia manifestata e l'ambiente/condizioni di lavoro, e il Legislatore infatti ha dato indicazioni di massima sulle attività lavorative che possono esporre a rischi microbiologici.
L'attività di contatto con il pubblico non rientra tra queste, per cui l'eventuale dimostrazione di nesso causale resterebbe da dimostrare mediante la ricerca e quantificazione dell'agente biologico negli ambienti di lavoro. Pseudomonas, peraltro, è batterio ambientale fin troppo ubiquitario, ed è purtroppo quasi del tutto indimostrabile "ora per allora" che nel periodo di insorgenza della sua malattia ci sia stata una concentrazione nociva dello stesso nei locali di lavoro, anche perchè non ci sono dati di riferimento per l'aria ambiente.
In ogni caso, non è il Datore di Lavoro che riconosce la Malattia Professionale, bensì l'Inail, al quale occorre presentare istanza idoneamente supportata da certificazione rilasciata dal Medico Competente, se presente, ovvero da altro Medico che ritenga sia configurabile l'ipotesi da lei prospettata. Dal punto di vista medico-legale, la vedo un po' stiracchiata, proprio per l'estrema diffusione di pseudomonas in aria ambiente, sia indoor che outdoor: al pari dell'influenza, sono fattori favorenti tutti i luoghi molto frequentati, compresi locali pubblici, mezzi di trasporto collettivo, abitazioni e uffici con sistemi di climatizzazione insufficientmente manutenuti etc.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Concordo totalmente con la risposta di Nofertiri9 che è completa e corretta. Mi permetto di aggiungere soltanto che Lei, essendo dipendente di Ente Pubblico, può chiedere tramite la Sua Amministrazione il riconoscimento della patologia come causa di servizio (purché non siano trascorsi 6 mesi dalla conoscenza dell'evento) presso la Commissione Medica di Verifica della Sua Provincia (d'altra parte è un diritto che non può esserLe negato dalla Sua Amministrazione), ritenendo che le possibilità di accoglimento, pur sempre scarse per le motivazioni già esplicitate nell'intervento che mi ha preceduto, potrebbero avere qualche chance in più rispetto a quella di riconoscimento di malattia professionale
Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)
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