A seguito di un infortunio sul lavoro occorso ad una bracciante agricola addetta al taglio dell'uva con forbice manuale ed assunta con contratto stagionale per 15 gg. lo Spesal ha richiesto le visite mediche periodiche per tutto il personale impiegato dall'Azienda, il cui organico risulta essere costituito da un dipendente fisso con mansioni di impiegato senza uso di vdt e 40 operatori stagionali assunti con contratto da 15 a 90gg.
La richiesta è leggittima? Da una verifica eseguita presso altre ASL non c'è stato un parere concorde, idem per i medici competenti interpellati. La dipendente è stata investita dal furgone dell'Azienda in fase di manovra.
Un grazie anticipato a tutti coloro che vorrano esprimere la loro opinione in proposito.
mi fa strano che questa domanda la faccia un esperto in prevenzione.
la nostra normativa è chiarissima da anni e anni; il coso 81 ha un po' confuso le idee, ma non ha cambiato nulla rispetto all'obbligo di sorveglianza sanitaria se non estendere la stessa a tutti i tipi di lavoro, dal lavoro dipendente tradizionali sino agli altri rapproti detti atipici, ivi compreso dunque anche il rapporto "temporaneo".
La Sorveglianza sanitaria si attua SE e QUANDO la Valutazione dei Rischi ha manifestato la presenza di agenti/fattori di rischio per la salute dei lavoratori, e ragionevolmente ad essi è correlata, che poi appunto è il MC che si piange il protocollo.
Nella raccolta dell'uva ci può essere un sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (durante il taglio) ma anche di quelli inferiori se i grappoli sono posti a poca distanza dal calpestio, come avviene per la coltivazione "a spalliera". Questo, per chi taglia.
Poi, le cassette di uva si riempiono sino a pesare 20-25 Kg, e quindi occorre valutare assai seriamente il fattore di MMC.
Poi ancora, in genere 10-15 gg prima si fa l'ultima passata di verderame, che è adsorbibile per via cutanea, e così passiamo alla valutazione di rischio chimico, che trova senza dubbio nella somministrazione dei fitofarmaci il suo punto di eccellenza.
Passo all'esposizione a vibrazioni per i trattoristi , al rischio di eritemi solari, o anche a quello microbiologico potenziale ( l'anchilostomiasi è caratteristica per i contadini oltre che per i fornaciai), o basta così?
Certo, la sorveglianza sanitaria non evita di andare sotto a un trattore; a meno che il conducente non fosse magari stato uso ed aduso a sostanze psicotrope, e pure questo adesso il MC ha l'incarico di verificare.
Ma formazione ed informazione aiutano anche a prevenire gli incidenti, soprattutto direi.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
nofertiri9 il 30/10/2008 07:48 ha scritto:
mi fa strano che questa domanda la faccia un esperto in prevenzione.
la nostra normativa è chiarissima da anni e anni; il coso 81 ha un po' confuso le idee, ma non ha cambiato nulla rispetto all'obbligo di sorveglianza sanitaria se non estendere la stessa a tutti i tipi di lavoro, dal lavoro dipendente tradizionali sino agli altri rapproti detti atipici, ivi compreso dunque anche il rapporto "temporaneo".
La Sorveglianza sanitaria si attua SE e QUANDO la Valutazione dei Rischi ha manifestato la presenza di agenti/fattori di rischio per la salute dei lavoratori, e ragionevolmente ad essi è correlata, che poi appunto è il MC che si piange il protocollo.
Nella raccolta dell'uva ci può essere un sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (durante il taglio) ma anche di quelli inferiori se i grappoli sono posti a poca distanza dal calpestio, come avviene per la coltivazione "a spalliera". Questo, per chi taglia.
Poi, le cassette di uva si riempiono sino a pesare 20-25 Kg, e quindi occorre valutare assai seriamente il fattore di MMC.
Poi ancora, in genere 10-15 gg prima si fa l'ultima passata di verderame, che è adsorbibile per via cutanea, e così passiamo alla valutazione di rischio chimico, che trova senza dubbio nella somministrazione dei fitofarmaci il suo punto di eccellenza.
Passo all'esposizione a vibrazioni per i trattoristi , al rischio di eritemi solari, o anche a quello microbiologico potenziale ( l'anchilostomiasi è caratteristica per i contadini oltre che per i fornaciai), o basta così?
Certo, la sorveglianza sanitaria non evita di andare sotto a un trattore; a meno che il conducente non fosse magari stato uso ed aduso a sostanze psicotrope, e pure questo adesso il MC ha l'incarico di verificare.
Ma formazione ed informazione aiutano anche a prevenire gli incidenti, soprattutto direi.
La ringrazio per la risposta. Il fatto è che la lavoratrice in questione esegue solo ed esclusivamente l'attività che ho indicato; inoltre il D.v.r., con riferimento a quella mansione specifica, esclude i rischi per la salute di natura chimica, fisica e biologica. Le domando inoltre in soli 15 giorni di attività, quale tecnopatia potrebbe essere contratta dal lavoratore da imputare al Datore di lavoro? In merito al suo stupore per la problematica esposta da parte mia, in qualità di esperto della prevenzione, voglia illuminare i funzionari delle ASL, Medici del lavoro, un avvocato del foro di Roma, il nucleo Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Bari, ed un magistrato, da me interpellati sulla questione, i quali hanno fornito tutti pareri diversi e diametralmente opposti. In merito alla Sua dissertazione sui rischi in agricoltura, ne prendo umilmente atto, ma non è pertinente perchè, nel caso specifico, non sono presenti i rischi da Lei citati.
Grazie e cordiali saluti.
billi
Al di la della durata del rapporto di lavoro, che non c'entra niente con la SV, a che fattori di rischio risulta (va) esposta la lavoratrice?
centro prevenzione e protezion il 30/10/2008 07:25 ha scritto:
.. lo Spesal ha richiesto le visite mediche periodiche per tutto il personale impiegato dall'Azienda, il cui organico risulta essere costituito da un dipendente fisso con mansioni di impiegato senza uso di vdt e 40 operatori stagionali assunti con contratto da 15 a 90gg.
La richiesta è leggittima? ...
Certo che è leggittima e lo è per quei 40 operatori stagionali che presumibilmente sono esposti ai vari rischi già citati da nofertiti; ovviamente se il DVR non specifica nessuno dei rischi presumibili la sorveglianza sanitaria non è necessaria ma sinceramente se fosse così personalmente combierei il consulente che ha stilato il DVR...
centro prevenzione e protezion il 30/10/2008 08:33 ha scritto:
La ringrazio per la risposta.
prego.
centro prevenzione e protezione il 30/10/2008 08:33 ha scritto:
...Le domando inoltre in soli 15 giorni di attività, quale tecnopatia potrebbe essere contratta dal lavoratore da imputare al Datore di lavoro?
la questione non è cosa può contrarre, bensì SE può essere adibita a quel lavoro. Domanda che non si pone se non ci sono fattori di rischio, neppure tra quelli non normati ma riferibili alle caratteristiche di sesso, età, ipersuscettibilità individuali etc.così come previsto dall'art. 28 del D.Lgs. 81/08, in vigore dal 29 luglio 2008.
centro prevenzione e protezion il 30/10/2008 08:33 ha scritto:
voglia illuminare i funzionari delle ASL, Medici del lavoro, un avvocato del foro di Roma, il nucleo Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Bari, ed un magistrato, da me interpellati sulla questione, i quali hanno fornito tutti pareri diversi e diametralmente opposti.
Ma loro non mi hanno chiesto niente, e non hanno nemmeno posto la domanda in questo forum .
centro prevenzione e protezion il 30/10/2008 08:33 ha scritto:
In merito alla Sua dissertazione sui rischi in agricoltura, ne prendo umilmente atto, ma non è pertinente perchè, nel caso specifico, non sono presenti i rischi da Lei citati.
Non c'è da prendere atto di niente, io ho premesso "sorveglianza sanitaria SE e QUANDO", e ho portato esempi specifici dei "se" e dei "quando" ci possono essere durante la vendemmia. Fosse successo a giugno, avrei parlato dei possibili rischi della mietitrebbiatura, o della raccolta delle albicocche, quest'è tutto.
Sono contenta entusiasta di aver saputo che le attività di valutazione e riduzione dei rischi in quella azienda agricola modello siano così ben riuscite da eliminare persino le problematiche note da che gli umani decisero di sorbire nettare d'uva. Potrebbe essere opportuno farci un poster o una comunicazione scientifica, così da poter imparare anche noi altri un po' più "grezzi".
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
concordo pienamente con nofer. Certo se il DVR evidenzia che non c'è nessun fattore di rischio, allora il problema è risolto, tanto è il ddl che se ne assume la responsabilità. Il fatto che lavorino solo 15 gg non qualifica. Come ha fatto notare nofer, la cosa primaria è valutare se il lavoratore è idoneo a svolgere quella mansione. Es: c'è da sollevare e spostare una cassa d'uva di 15-20 kg e ho una signora con un'ernia al disco. Questa la solleva e rimane bloccata, la portano al pronto soccorso e viene fatta denuncia di infortunio sul lavoro...chi l'ha fatta idonea a movimentare carichi????....riguardo al caso specifico, la bracciante agricola addetta al taglio dell'uva con forbice manuale, che non abbia proprio nessun fattore di rischio, la vedo un pò tirata, ma, come ho detto, ad ognuno le proprie responsabilità....
centro prevenzione e protezion il 30/10/2008 07:25 ha scritto:
A seguito di un infortunio sul lavoro occorso ad una bracciante agricola addetta al taglio dell'uva con forbice manuale ed assunta con contratto stagionale per 15 gg. lo Spesal ha richiesto le visite mediche periodiche per tutto il personale impiegato dall'Azienda, il cui organico risulta essere costituito da un dipendente fisso con mansioni di impiegato senza uso di vdt e 40 operatori stagionali assunti con contratto da 15 a 90gg.
La richiesta è leggittima? Da una verifica eseguita presso altre ASL non c'è stato un parere concorde, idem per i medici competenti interpellati. La dipendente è stata investita dal furgone dell'Azienda in fase di manovra.
Un grazie anticipato a tutti coloro che vorrano esprimere la loro opinione in proposito.
Sarei curiosissimo di sapere quanti degli illustri consultati siano disposti a dichiarare per iscritto il loro parere di non obbligatorietà di accertamenti sanitari preventivi e periodici nel caso specifico o se peggio qualcuno abbia già commesso l'imprudenza di farlo.
Inoltre la vdr deve intendersi come una fotografia dell'azienda nel momento in cui la valutazione è appunto eseguita.Se un Ddl superficiale ed imprevidente affida ad un tecnico altrettanto incapace o, meglio, rapace una valutazione del rischio e il dialogo tra i due ipovedenti ed ipoudenti è sintetizzato dal simbolo della moneta unica, cosa mai ci possiamo attendere?
Ma a dire il vero il fenomeno non è così isolato come potrebbe apparire.
Anche sigle titolate sul territorio nazionale non si differenziano certo in eccellenza per qualità delle valutazioni propinate ai propri incauti clienti. Bisognerebbe forse chiedere il divieto di applicazione della tecnica del copia incolla o perlomeno pretendere che l'icollato abbia almeno una lontana pertinenza con i rischi aziendali.
Non avrei alcuna difficoltà a raccogliere un corposo "stupidario" solo dalle lettura delle valutazioni dei rischi nelle aziende che seguo.
Una volta perdevo ore della mia vita a cercare di far capire ai ddl le idiozie che avevano confermato di aver scritto nelle loro valutazioni apponendo firme più o meno eleganti sulle divine commedie dei loro dvr. Tempo perso, non importa a loro proprio niente di cosa c'è scritto "con quello che hanno speso" deve andare bene per forza.
Dunque ben venga la cabina di verniciatura di un ufficio tecnico amministrativo, rischi fisici(vibrazioni) appurati con dati strumentali su attrezzature non più esistenti da anni e su lavoratori di altre aziende, rischio per lavoro in quota in laboratori di pelletteria, assenza di movimentazione manuale in aziende di facchinaggio (traslocatori civili) che hanno invece un rischio chimico non moderato e così via.
Il caso in questione pur importante da un punto di vista della mancata tutela dei lavoratori atipici è tuttavia un vero peccato veniale.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Condividento chi mi ha preceduto e aggiungo....
...Non volendo essere scortese, avendo dei dubbi, chiedo gentilmente a centro di prevenzione e protezione ulteriori informazioni, .......
Normalmente l'organo di Vigilanza sia nel caso che intende accorciare la periodicità delle visite, sia nel caso che intende fare eseguire delle visite mediche ha l'obbligo di motivarlo per iscritto.
Quindi la mia domanda è: E' stato rilasciato un verbalino con le motivazioni?...
Se l'ASL ha chiesto le visite periodiche, vuol dire che già in tempi passati sono state effettuate visite preventive , anche qui mi sovviene una domanda? Per quali rischi?, o il datore di lavoro nell'affidare i compiti ai lavoratori ha tenuto conto delle condizioni di salute, così come dice il decreto 81, Quindi c'è un medico competente?,
Visite Periodiche?, ma non sono stagionali?..
Sperando che le domande possono ulteriormente fornirci ulteriori elementi per valutare il caso..
Auguro Buona Giornata
Gennaro Bilancio
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