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autista tir

Questo argomento ha avuto 7 risposte ed è stato letto 3184 volte.

lmattai

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54
  • autista tir
  • (31/10/2008 14:11)

voi cosa fareste al mio posto con il caso di un autista di Tir 50 anni maschio, patente C-D-F, con diabete mellito non insulino-dipendente, in cui circa 6 mesi fa ho riscontrato l'insorgenza di fibrillo-flutter trattato con ablazione, recidivato, scoagulato, alterna periodi di ritmo a periodi di fibrillazione atriale?
idoeneo alla mansione? non idoneo? Iddoneo con limitazioni di tempi di guida, limitazioni di mezzo (per cui non più Tir) e limitazioni alla movimentazione carichi?
Io sarei per quest'ultima ipotesi, visto che l'autista non è facilmente ricollocabile.
Grazie dei vostri consigli
Luciana Mattaini

Gennaro

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1162
  • Re: autista tir
  • (31/10/2008 14:54)

Qui ci vorrebbe la consulenza di un buon cardiologo.
Per quello che ne so io, fattori che fungono da stressor possono causare comunque problemi al lavoratore. Quindi la guida per molte ore, soprattutto di notte, il carico e scarico dela merce, l'itinerario consueto, magari con molto traffico, la personalità del lavoratore , (facilmente irritabile ) le vibrazioni trasmesse dal mezzo, sono tutti fattori importanti.
Quindi amalgamando il tutto vedi un pò tu il giudizio....comunque chiederei anche un parere specifico al cardiologo.
Saluti Gennaro:)

Gennaro Bilancio

Gennaro

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1162
  • Re: autista tir
  • (31/10/2008 14:57)

Rileggendo bene iol tuo 3D, non sono stato specifico nella risposte, quindi non volendo causare problemi al lavoratore, va bene come hai scritto tu: cioè evitare la movimentazione manuale dei carichi.
Ri Saluti

Gennaro Bilancio

clamagio2@tin.it

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232
  • Re: autista tir
  • (01/11/2008 12:22)

lmattai il 31/10/2008 02:11 ha scritto:
voi cosa fareste al mio posto con il caso di un autista di Tir 50 anni maschio, patente C-D-F, con diabete mellito non insulino-dipendente, in cui circa 6 mesi fa ho riscontrato l'insorgenza di fibrillo-flutter trattato con ablazione, recidivato, scoagulato, alterna periodi di ritmo a periodi di fibrillazione atriale?
idoeneo alla mansione? non idoneo? Iddoneo con limitazioni di tempi di guida, limitazioni di mezzo (per cui non più Tir) e limitazioni alla movimentazione carichi?

Io sarei per quest'ultima ipotesi, visto che l'autista non è facilmente ricollocabile.
Grazie dei vostri consigli
Luciana Mattaini

Il problema,vista la situazione cardiologica, è se il lavoratore puo' essere ancora considerato in possesso dei requisiti fisici per la patente CDE.Secondo me ,per questo motivo,dovresti giudicarlo T.N.I. alla mansione ed inviarlo alla ASL ex art.5,la quale a sua volta,visto che tu non puoi farlo,potrebbe attivare le procedure per la visita di revisione della patente presso la Commissione Medica Locale. E se poi gli levano la patente CDE? Non puo' piu' guidare il tir e non essendo facilmente ricollocabile potrebbe perdere il posto di lavoro........alla fine è piu' di un problema

sermed

sermed
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206
  • Re: autista tir
  • (01/11/2008 14:25)

Per la verità, non ti invidio. Spesso siamo chiamati a scelte comunque sbagliate (o giuste...). Guariniello direbbe: meglio un disoccupato che un invalido (o addirittura un morto). Noi invece dobbiamo considerare che il disoccupato cinquantenne poco o per nulla riciclabile può addirittura giungere ad una disperazione estrema (e ad atti conseguenti). Da un punto di vista medico-legale (ed egoistico) ti consiglierei di tener conto di chi, un domani, potrebbe doverti giudicare. Da un punto di vista umano è inevitabile tener conto delle conseguenze di un'idoneità negata. Ma è veramente questo il nostro compito? Non è meglio mettere a rischio il posto di lavoro piuttosto che la vita? E quella degli altri automobilisti? Anche la consulenza specialistica non potrà mai escluderti un evento cardiologico improvviso, che, possibile in una persona sana, aumenta enormemente le probabilità in questo caso. Non dimentichiamo che il diabete, anche NID, è comunque un importante fattore di rischio cardiologico. Ciao.

Rcorda

Rcorda
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346
  • Re: autista tir
  • (04/11/2008 16:46)

Scusa del ritardo nella risposta, ma valuterei alcuni fattori:
1. lunghezza delle tratte e, di conseguenza, i turni di lavoro.
2. FLA/FA a bassa o alta risposta ventricolare? Sarebbe utile conoscere i dati di una ECO (fraz. eiezione), di un ECG dinamico sec. Holter, ed eventualmente di una coronarografia (penso disponibili se il lavoratore è già stato trattato con SEF + ATC), al fine anche di inquadrare la eziologia dell'artmia (Cardiomiopatia, ischemica....)
A questo punto si potrebbe valutare se porre limitazioni sulla lunghezza delle tratte (impegno psico-fisico), od agire in maniera più radicale.

Cordialità, Rcorda.

P.S. sono sempre incavolato, ma un po' di clinica non guasta....

sergioc

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139
  • Re: autista tir
  • (04/11/2008 17:19)

lmattai il 31/10/2008 02:11 ha scritto:
voi cosa fareste al mio posto con il caso di un autista di Tir 50 anni maschio, patente C-D-F, con diabete mellito non insulino-dipendente, in cui circa 6 mesi fa ho riscontrato l'insorgenza di fibrillo-flutter trattato con ablazione, recidivato, scoagulato, alterna periodi di ritmo a periodi di fibrillazione atriale?
idoeneo alla mansione? non idoneo? Iddoneo con limitazioni di tempi di guida, limitazioni di mezzo (per cui non più Tir) e limitazioni alla movimentazione carichi?
Io sarei per quest'ultima ipotesi, visto che l'autista non è facilmente ricollocabile.
Grazie dei vostri consigli
Luciana Mattaini

Per quanto riguarda il diabete puoi utilizzare le linee guida ministerliali per il rilascio della patente di guida, per quanto riguarda la FA ho alcuni documenti specifici in merito che se vuoi posso inviarti al tuo indirizzo e-mail.
Saluti Sergio

Medico Autorizzato

sergioc

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Benevento
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Medico Competente
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139
  • Re: autista tir
  • (04/11/2008 17:30)

ho inserito i documenti in documentazione "contributi utenti"

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