Perdonatemi! E' un pioccolo stratagemma che ho usato nel titolo per richiamare la vostra attenzione di lettori.
Ma il rischio di cadere con la miriade di inciampi giuridico-sanzionatori effettivamente ci può essere. Avevo provato a lanciare l'invito ad una collaborazione tra tutti per capire cosa stia realmente accadendo da un punto di vista sanzionatorio, per scambiarci notizie ed esperienze che possono essere straordinariamente efficaci per prevenire i "nostri" danni possibili, ma non mi pare di aver evocato particolari entusiasmi.
Lancio un nuovo invito.
Proviamo a tradurre in irrinunciabile la norma (l'81) ogniqualvolta dice "con la collaborazione del mc"?
Non cercate di farmi credere che siete degli iperconvocati nel merito delle vdr e che queste si sono realizzate con una vostra fattiva collaborazione o che ancora le vostre segnalazioni di inadeguatezza non hanno determinato attrito tra voi e i tecnici delegati.
" Amm'a campà" è vero ma è certamente anche vero che rinunciare ad affermare la cultura e l'esperienza di cui siamo portatori nel contesto della tutela della salute sui luoghi di lavoro, significa ridursi a un sottoruolo con forte mercificazione della nostra immagine.
Quasi sempre quando ho con forza rivendicato in modo completo il mio ruolo mi sono dovuto scontrare con forti interessi economici di altri. Gli "altri" sono quasi sempre ben organizzati e forniscono alle imprese un numero di servizi che complessivamente rappresentano un punto di forza contrattuale che io nemeno mi sogno lavorando come "lonely wolf" e ciò spiega come sia in genere più facile "cambiare" medico che società di servizi.
In breve ho quasi sempre perduto le mie lotte, con onore, ma perdute.
IN SINTESI
1) quante volte avete firmato un dvr al cui allestimento non avete potuto partecipare perchè nessuno vi ha invitato a farlo?
2) quante volte avete ricevuto la comunicazione di corsi di formazione, PS compreso, portati a fine "da altri" senza nemmeno essere stati interpellati?
3)quante volte siete stati iterpellati in occasione di monitoraggi ambientali perchè, come si deve quando è possibile, poteste organizzare in parallelo un MB?
4) quante volte un'incaricato del DDL per la vdr vi ha contattato per chiedervi opinioni o almeno per comunicarvi i risultati ottenuti?
5) quante volte.............
Lggerò con attenzione le "eventuali" osservazioni di voi tutti ma soprattutto una riflessione positiva sul percorso NECESSARIO per rivendicare un ruolo almeno adeguato a quello che le sanzioni a nostro carico individuano.
Spero in un dibattito più vivace di quello che sino ad ora sono riuscito ad ottenere con i miei interventi, prima di decidere di tornarmene nel letargo che ho volutamente scelto in questi ultimi anni.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Hai centrato uno dei problemi principali dei mc: la loro sostanziale emarginazione dai processi valutativi e preventivi nelle aziende.
Da questo punto di vista il D.Lgs 81 potrebbe aiutarci ma non dipende solo dalle norme. Un pò credo sia colpa anche di tanti mc che per ignoranza, ignavia o negligenza rifuggono da queste basilari attività, senza le quali la sorveglianza sanitaria viene svuotata di significato. Più spesso, specialmente negli ultimi anni, sono i RSPP e i consulenti che tendono a monopolizzare il campo, con il grave errore di non considerare il punto di vista del mc nelle valutazioni di rischio (che spesso quindi non considerano l'uomo al centro del processo ma le macchine. le strutture, le sostanze ecc.).
Credo che sia necessaria anche un'attività di aggiornamento professionale per dare ai mc gli strumenti giusti per intervenire su queste materie e per questo motivo reputo indispensabile il ruolo delle società scientifiche. La SIMLII ha pubblicato una discreta guida sulla Valutazione del Rischio ma occorrerebbe un aggiornamento e iniziative diffuse di formazione su questo.
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
Sono d'accordo, ma bisognerebbe innanzitutto combattere i visitifici, le soc. di servizi intestate a prestanome, e tantissime altre cose!
L'81 andrebbe aggiornato soprattutto per quanto riguarda la nomina del mc, i contratti tra soc. servizi e medici, controlli su CHI FA VERAMENTE la sorveglianza sanitaria (che sia veramente un mc), CONTRATTI TRASPARENTI, ALBO DELLE SOC. SERVIZI che svolgono attività di cui all'81, e ...... tante altre cose.
Se no non cambierà nulla, gli operai continueranno a cadere dai ponteggi e non sarà certo la raccomandata da inviare entro il 15/11 a risolvere i problemi!
Ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Gabriele Campurra il 03/11/2008 08:49 ha scritto:
Sono d'accordo, ma bisognerebbe innanzitutto combattere i visitifici, le soc. di servizi intestate a prestanome, e tantissime altre cose!
L'81 andrebbe aggiornato soprattutto per quanto riguarda la nomina del mc, i contratti tra soc. servizi e medici, controlli su CHI FA VERAMENTE la sorveglianza sanitaria (che sia veramente un mc), CONTRATTI TRASPARENTI, ALBO DELLE SOC. SERVIZI che svolgono attività di cui all'81, e ...... tante altre cose.
Se no non cambierà nulla, gli operai continueranno a cadere dai ponteggi e non sarà certo la raccomandata da inviare entro il 15/11 a risolvere i problemi!
Ciao, Gab
e che c'azzecca?
stiamo parlando di valutazione del rischio da parte del medico competente......
che poi "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" ce lo siamo detti mille volte mille.....
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
AlfonsoCristaudo il 03/11/2008 09:42 ha scritto:
e che c'azzecca?
stiamo parlando di valutazione del rischio da parte del medico competente......
che poi "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" ce lo siamo detti mille volte mille.....
Scusa Alfonso, ma mi pare che "ci azzecchi" (anche se non amo molto l'artefice di questo modo di dire).
Permettimi i visitifici, ecc. a tutto pensano, o sanno fare, meno che una seria valutazione dei rischi.
Se intendiamo (come accenna l'81 e ribadisce giustamente la SIMLII) che la sorveglianza sanitaria (diciamo i compiti del mc) non si esaurisce con le visite mediche, ecco che la medicina del lavoro, come viene oggi svolta da molte di queste società e via dicendo, non è certo quella voluta dall'81.
Se vedi in questo caso non sto criticando né 81, né SIMLII, sto solo criticando dei lestofanti che pensano solo a intascare euri. Cosa gliene importa a loro di Linee Guida o quant'altro. Dobbiamo quindi fare in modo che l'81 sia dotato delle armi per combattere queste gravi carenze. E, secondo me, solo con dei contratti trasparenti si può arrivare a ciò.
Ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
tcam il 03/11/2008 02:31 ha scritto:
In breve ho quasi sempre perduto le mie lotte, con onore, ma perdute.
IN SINTESI
1) quante volte avete firmato un dvr al cui allestimento non avete potuto partecipare perchè nessuno vi ha invitato a farlo?
2) quante volte avete ricevuto la comunicazione di corsi di formazione, PS compreso, portati a fine "da altri" senza nemmeno essere stati interpellati?
3)quante volte siete stati iterpellati in occasione di monitoraggi ambientali perchè, come si deve quando è possibile, poteste organizzare in parallelo un MB?
4) quante volte un'incaricato del DDL per la vdr vi ha contattato per chiedervi opinioni o almeno per comunicarvi i risultati ottenuti?
5) quante volte.............
Lggerò con attenzione le "eventuali" osservazioni di voi tutti ma soprattutto una riflessione positiva sul percorso NECESSARIO per rivendicare un ruolo almeno adeguato a quello che le sanzioni a nostro carico individuano.
Spero in un dibattito più vivace di quello che sino ad ora sono riuscito ad ottenere con i miei interventi, prima di decidere di tornarmene nel letargo che ho volutamente scelto in questi ultimi anni.
Tcam
1. Spesso ho firmato per presa visione, ma contemporaneamente dopo il sopralluogo ho rilasciato un verbale con le eventuali osservazioni sulla non corrispondenza della valutazione dei rischi con la reale situazione nell'ambiente di lavoro.
Risultato: Discussioni con Ing o altre figure professionali (anche commercialisti), ma ho ottenuto spesso rispetto, e in alcuni casi qualche Ing. mi ha chiamato direttamente per collaborare alla valutazione dei rischi in nuove aziende
2. Mai avuto comunicazioni. Da parte mia informazione per iscritto al datore di lavoro che il medico competente deve partecipare ai vari corsi:
Risultato: Spesso verbalmente il DL mi ha risposto Dott. Lei veramente vuole far perdere tempo ai lavoratori?....qui se non lavoriamo non produciamo!
3. Mai, anzi spesso gli agenti chimici riscontrati durante il sopralluogo erano o sono non corrispondenti a quelli valutati, per ovviare a questa carenza dove possibile ho effettuato il MB dell'agente non valutato. Anche in questo caso litigi con altre figure professionali.
Penso che una parte dei medici competenti si comportano nel modo di cui sopra.
Mentre l'altra parte per paura di perdere l'azienda o soprattutto per i motivi di cui ha già accennato Cristaudo è responsabile del mancato rispetto da parte degli altri attori della sicurezza verso i medici competenti.
Quindi alla fine: Onestà, Preparazione e Coraggio saranno le armi vincenti!
Saluti Genanro
Gennaro Bilancio
billi
Per onesta' intellettuale devo dire che su centinaia di DVr sinora visionati mi e' capitato soltanto una o due volte di vedere un documento ben fatto: le altre volte firma solo per presa visione. Per certe FETECCHIE manco quella. In alcuni casi, leggasi valutazione del rischio biologico in alcune realta specifiche mi sono rimboccato le maniche ed ho rifatto tutto da capo ( il risultato e' tra i documenti di questo sito). Solo in caso di contestazioni dell'organo di vigilanza sono stato avvisato dal DdL: negli altri casi, complice anche l'ignavia di chi controlla ( in linea di massima se c'era un pacco di tovaglioli con scritto Documento di valutazione del rischio andava piu' che bene)nessuno mi ha mai detto nulla. Ed hanno spacciato per DVR le check list compilate. La mia SV e' sempre stata legata ai miei sopralluoghi, alla mia valutazione del ciclo lavorativo e dei prodotti, alle schede di sicurezza, all'ergonomia del posto di lavoro, alla validazione data dai lavoratori in sede di anamnesi e visita clinica, ecc. ecc. In qualche caso comunque qualche piccola soddisfazione: qualche improvvisato, dopo che ha combinato danni all'azienda e' stato messo alla porta dal DDL.
La questione della "collaborazione" alla fase di valutazione del rischio è delicata ma sicuramente centrale per il ruolo che attualmente il medico competente è chiamato a svolgere in azienda. Tra l'altro questo aspetto è stato più volte affrontato e sviscerato, scritto su documenti ufficiali, esposto in incontri, convegni e congressi (questo lo dico, sia pure senza polemica, per rispondere indirettamente a quanto un collega ha espresso in altro thread, cioè alcuni apprezzamenti discutibili sul "livello scientifico assai mediocre" dei nostri congressi nazionali ....).
A mio parere gli aspetti da considerare sono molteplici e probabilmente non tutti inseribili nella legge. Ne cito alcuni: la preparazione specifica del medico competente su questi aspetti (soprattutto per quanto riguarda i "non MeLC"); la frammentazione e la polivalenza delle attuali mansioni lavorative, soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, con esposizioni discontinue o parziali a molteplici fattori di rischio nel corso dello stesso rapporto di lavoro, spesso difficilmente valutabile; la mancata retribuzione specifica di questa singola voce nell'ambito dei contratti che normalmente si stipulano sul "mercato", in genere più attenti al numero delle visite e degli esami strumentali e/o di laboratorio da svolgere, purtroppo, più che alla attività complessiva di consulenza.
Credo che su questi aspetti ci sia da lavorare ancora parecchio, concordemente, sia sul versante scientifico e professionale che su quello sindacale e - perchè no ? - rivendicativo, riconoscendo che tutto sommato è proprio il DL 81 a introdurre (sia pure a corrente alternata e in modo non del tutto chiaro, è vero) questo nuovo obbligo da rispettare.
ramiste il 03/11/2008 10:44 ha scritto:
La questione della "collaborazione" alla fase di valutazione del rischio è delicata ma sicuramente centrale per il ruolo che attualmente il medico competente è chiamato a svolgere in azienda. Tra l'altro questo aspetto è stato più volte affrontato e sviscerato, scritto su documenti ufficiali, esposto in incontri, convegni e congressi (questo lo dico, sia pure senza polemica, per rispondere indirettamente a quanto un collega ha espresso in altro thread, cioè alcuni apprezzamenti discutibili sul "livello scientifico assai mediocre" dei nostri congressi nazionali ....).
A mio parere gli aspetti da considerare sono molteplici e probabilmente non tutti inseribili nella legge. Ne cito alcuni: la preparazione specifica del medico competente su questi aspetti (soprattutto per quanto riguarda i "non MeLC"); la frammentazione e la polivalenza delle attuali mansioni lavorative, soprattutto nelle piccole e piccolissime aziende, con esposizioni discontinue o parziali a molteplici fattori di rischio nel corso dello stesso rapporto di lavoro, spesso difficilmente valutabile; la mancata retribuzione specifica di questa singola voce nell'ambito dei contratti che normalmente si stipulano sul "mercato", in genere più attenti al numero delle visite e degli esami strumentali e/o di laboratorio da svolgere, purtroppo, più che alla attività complessiva di consulenza.
Credo che su questi aspetti ci sia da lavorare ancora parecchio, concordemente, sia sul versante scientifico e professionale che su quello sindacale e - perchè no ? - rivendicativo, riconoscendo che tutto sommato è proprio il DL 81 a introdurre (sia pure a corrente alternata e in modo non del tutto chiaro, è vero) questo nuovo obbligo da rispettare.
Ti correggo solo parzialmente: l'obbligo esisteva già con il D.Lgs 626/94, ora è solo più enfatizzato. Sta a noi cogliere questi aspetti e applicarli. Naturalmente lo faremmo meglio se succedesse quello che chiediamo (Gabriele e tutti noi), ma questo non deve essere un alibi....
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
Ramistella, vedo che concordi su quanto ho affermato prima.
Ciao, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
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