Salve a tutti,
mi chiamo Dario Rinaldi, sono Dottore in Tecnico della Prevenzione, mi sono laureato lo scorso anno nel mese di Novembre presso l'Università Federico II di Napoli. Attualmente lavoro in uno studio di consulenza per la sicurezza sul lavoro in periferia di Napoli e sono intenzionato nel prossimo futuro ad aprire uno studio di consulenza tutto mio.. Adoro questo mestiere, ho molta voglia di fare, ho acquistato coraggio ed esperienza, percui ora mi sento pronto.
L'unica cosa che manca è un pacchetto clienti per iniziare.
Volevo chiedere se c'è, all'interno del vostro forum, qualche Medico Competente che vorrebbe collaborare.. Vi ringrazio per l'attenzione e Buona giornata a tutti..
e benvenuto a bordo!
Allora, la prima reazione che ho avuto leggendo è stata ricordare quello spot pubblicitario che finisce dicendo "ti piace vincere facile, eh?".
Caro giovan virgulto della sicurezza e della prevenzione, se tu avessi dato una scorsa al forum sulla "loro" professione avresti avuto modo di leggere che non solo le aziende in cui lavorano i MC hanno già dei consulenti, ma anche che spesso hanno difficoltà notevoli di rapportarcisi, fosse solo perchè il DdL li ha scelti e ti assicuro (vai a leggere con i tuoi occhi) che spesso come il MC osa -giustamente- far notare qualche mancanza nelle valutazioni chi viene "estromesso" spesso è il MC. Ciò non toglie che il tuo appello possa essere comunque accolto, solo che se non metti nemmeno l'e-mail al tuo profilo, la vedo non facile.
Poi, continuiamo. Ti sentiresti in grado di effettuare una valutazione dei rischi, completa per salute e sicurezza, non ti dico all'italsider -non per nulla, è chiusa da anni!- ma più semplicemente in una fabbrica di ottonatura di manici di pentole?
Conosci la c.d. "febbre degli ottonai", sai da che dipende e come si manifesta e come si previene soprattutto ? Sai non ti dico eseguire ma leggere/valutare una relazione fonometrica con stima dei fattori di abbattimento dei DPI in HMR ? da dati grezzi di analisi ambientali, espressi in concentrazione mg/mc, noti i tempo di esposizione, sai calcolare l'Esposizione Occupazionale? E se i dati stessi sono stati ottenuti con campionamenti in postazione fissa? Sai valutare/stimare la presenza di agenti chimici in ambienti di lavoro per degradazione termica o chimica o fotonica di altri prodotti, tenuto conto che hai solo le schede dei prodotti-base? Sei in grado di analizzare un PSC a confronto con i POS delle aziende operanti (e eventuali LA) e il relativo diagramma di Gantt, identificando i rischi interferenziali per la salute oltre quelli per la sicurezza? Sai predisporre numero, posizione e tecniche di campionamenti per definire i dati di esposizione individuale così come ormai indispensabile fornire ai MC per la corretta compilazione della Cartella Sanitaria e di rischio, il tutto senza mandare economicamente gambe al'aria il tuo committente?
Se le risposte sono tutti sì, ok, hai avuto un anno di pratica dove ti hanno insegnato molto più di quanto non si impari all'univ. E se hai imparato tutto questo all'univ, mi meraviglio che il tuo attuale datore di lavoro ti lasci andare via, io ti pagherei a peso quasi d'oro.
Comunque, visto che dichiari la tua passione per questo lavoro, che è oggettivamente uno dei più belli che esistano, ricordati che ahimè non si smette mai e poi mai di studiarci sopra, però può dare grandi soddisfazioni. Non sempre economiche, ma alla fine il tempo è galantuomo per chiunque e con chiunque.
In bocca al lupo!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Gentilissima signora,
tutto quello che le mi elenca sono cose che ho studiato all'Università, mai visto per atto pratico, ma sono sicuro che qui dove sono non imparerò mai. Qui non sanno cos'è un fonometro, nè cos'è un luxomentro, nè un vacuometro, nè una fiala a carboni attivi.
Nel mio studio lavoro 5/6 persone nessuno dei quali è tecnico, ma tutti si sentono tali. Non vanno oltre ad usare programmi, e la valutazione del rischio è un documento che viene fuori da uno dei suddetti programmi.
Sono in una realtà che non è mia.
Non ho mai sentito parlare della patologia che lei mi ha accennato, e credo che probabilmente l'80-90% dei cosidetti "specialisti" del settore non lo sanno.
So solo che allo stato dei fatti si lavora in modo approssimativo, senza tener conto di quelli che sono i fattori di rischio presenti nei diversi luoghi di lavoro.
Mi lasceranno andare perchè qui in questo ambito non si riesce ad emergere! L'importante è perdere la vista davanti ad un videoterminale, andando anche contro ai principi che loro stessi divulgano quando entra un cliente.
Sinceramente credo di valere, sia per conoscenza che per motivazione gran parte degli studi e dei cosidetti tecnici della prevenzione, che sono in circolazione.
Le assicuro che sono un ragazzo umile e se sono arrivato a dire questo è perchè davanti ai miei occhi vedo uno schifo inaudito.
I lavoratori non sono tutelati e continueranno a morire ed a infortunarsi per cause inerenti all'ambito lavorativo. Ma questa è l'Italia ed i più furbi vanno avanti.
Ps. Comunque il mio indirizzo e-mail è dr.dario.rinaldi@gmail.com
Bomber il 04/11/2008 12:07 ha scritto:
Gentilissima Dottoressa,
tutto quello che le mi elenca sono cose che ho studiato all'Università, mai visto per atto pratico, ma sono sicuro che qui dove sono non imparerò mai. Qui non sanno cos'è un fonometro, nè cos'è un luxomentro, nè un vacuometro, nè una fiala a carboni attivi.
Nel mio studio lavoro 5/6 persone nessuno dei quali è tecnico, ma tutti si sentono tali. Non vanno oltre ad usare programmi, e la valutazione del rischio è un documento che viene fuori da uno dei suddetti programmi.
Sono in una realtà che non è mia.
Non ho mai sentito parlare della patologia che lei mi ha accennato, e credo che probabilmente l'80-90% dei cosidetti "specialisti" del settore non lo sanno.
So solo che allo stato dei fatti si lavora in modo approssimativo, senza tener conto di quelli che sono i fattori di rischio presenti nei diversi luoghi di lavoro.
Mi lasceranno andare perchè qui in questo ambito non si riesce ad emergere! L'importante è perdere la vista davanti ad un videoterminale, andando anche contro ai principi che loro stessi divulgano quando entra un cliente.
Sinceramente credo di valere, sia per conoscenza che per motivazione gran parte degli studi e dei cosidetti tecnici della prevenzione, che sono in circolazione.
Le assicuro che sono un ragazzo umile e se sono arrivato a dire questo è perchè davanti ai miei occhi vedo uno schifo inaudito.
I lavoratori non sono tutelati e continueranno a morire ed a infortunarsi per cause inerenti all'ambito lavorativo. Ma questa è l'Italia ed i più furbi vanno avanti.
Ps. Comunque il mio indirizzo e-mail è dr.dario.rinaldi@gmail.com
Caro Giovane Virgulto della prevenzione, sono ammirata ed onorata dalla sua risposta. Ammirata, perchè è bello vedere che un giovane-giovanissimo si rende conto di chi spaccia carte per sicurezza e "non ci sta": bravo, ad maiora!
Onorata, perchè tra le righe della sua risposta traspare il desiderio di imparare e siccome io sembro rientrare necessariamente nel 10-20% di coloro che -si spera- sanno cosa è ciò che ho parlato, lo ritengo un attestato.
E comunque sì, la stragrande maggioranza delle realtà è quella che descrive. E tolgono lavoro a chi lo farebbe seriamente, e soldi inutilmente che non servirano a prevenire nemmeno unìunghia spezzata.
Ci leggiamo!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
nofertiri9 il 04/11/2008 07:47 ha scritto:
Caro Giovane Virgulto della prevenzione, sono ammirata ed onorata dalla sua risposta. Ammirata, perchè è bello vedere che un giovane-giovanissimo si rende conto di chi spaccia carte per sicurezza e "non ci sta": bravo, ad maiora!
Onorata, perchè tra le righe della sua risposta traspare il desiderio di imparare e siccome io sembro rientrare necessariamente nel 10-20% di coloro che -si spera- sanno cosa è ciò che ho parlato, lo ritengo un attestato.
E comunque sì, la stragrande maggioranza delle realtà è quella che descrive. E tolgono lavoro a chi lo farebbe seriamente, e soldi inutilmente che non servirano a prevenire nemmeno unìunghia spezzata.
Ci leggiamo!
La prego Dottoressa mi dia del tu..
nofertiri9 il 04/11/2008 07:47 ha scritto:
Caro Giovane Virgulto della prevenzione, sono ammirata ed onorata dalla sua risposta. Ammirata, perchè è bello vedere che un giovane-giovanissimo si rende conto di chi spaccia carte per sicurezza e "non ci sta": bravo, ad maiora!
Onorata, perchè tra le righe della sua risposta traspare il desiderio di imparare e siccome io sembro rientrare necessariamente nel 10-20% di coloro che -si spera- sanno cosa è ciò che ho parlato, lo ritengo un attestato.
E comunque sì, la stragrande maggioranza delle realtà è quella che descrive. E tolgono lavoro a chi lo farebbe seriamente, e soldi inutilmente che non servirano a prevenire nemmeno unìunghia spezzata.
Ci leggiamo!
nofertiri9 il 04/11/2008 07:47 ha scritto:
Caro Giovane Virgulto della prevenzione, sono ammirata ed onorata dalla sua risposta. Ammirata, perchè è bello vedere che un giovane-giovanissimo si rende conto di chi spaccia carte per sicurezza e "non ci sta": bravo, ad maiora!
Onorata, perchè tra le righe della sua risposta traspare il desiderio di imparare e siccome io sembro rientrare necessariamente nel 10-20% di coloro che -si spera- sanno cosa è ciò che ho parlato, lo ritengo un attestato.
E comunque sì, la stragrande maggioranza delle realtà è quella che descrive. E tolgono lavoro a chi lo farebbe seriamente, e soldi inutilmente che non servirano a prevenire nemmeno unìunghia spezzata.
Ci leggiamo!
Buonasera mi piacerebbe saperne di piu' sul componente Sodyum bikromat.
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