billi
Per fare il Medico Autorizzato alla Radioprotezione occorrono alcune peculiarita ' e l 'iscrizione ad un Albo tenuto dall 'Ispettorato Medico Centrale del Lavoro. Perche ' non si puo ' creare un albo, come proposto piu ' volte da numerosi colleghi, per l 'esercizio di Medico Competente? Quest 'albo, tenuto da una autorita ' del settore, quale potrebbe essere l 'ISPESL, potrebbe comportare l 'iscrizione automatica per gli specialisti in Medicina del Lavoro e per gli altri medici specialisti in altre branche ed oggi denominati tutti medici competenti, degli esami da sostenere uguali a quelli che sostiene il medico del lavoro nel suo corso di specializzazione, proprio per valutarne la preparazione. Se superano le selezioni, saremmo ben contenti penso di avere al fianco degli operatori della sicurezza preparati, pur in assenza del pezzo di carta. In fondo la lotta verte su questo: una certificazione della preparazione di chi si dovra ' occupare della salute dei lavoratori. Che ne pensate?
Cosa penso: sono completamente d 'accordo sulla opportunita ' di certificare la preparazione del medico competente (anche senza pregiudiziali riguardo al "pezzo di carta" che si ha in mano): se l 'albo e ' il modo + semplice per farlo e se si intende rendere l 'esame obbligatorio per tutti (ho visto dei "docenti in medicina del lavoro" che non sapevano cos 'e ' il "valore di riferimento" -e non voglio sapere fin dove arriva l 'ignoranza di chi esercita-), allora sono completamente d 'accordo.
Naturalmetne non pretendo che chi sta esercitando sia d 'accordo (perche ' rischiare di perdere le proprie ditte?) e questo e ' un primo problema.
Piccolo dubbio: siamo sicuri che tutti gli specialisti in medicina del lavoro non abbiano bisogno di essere periodicamente "riaccreditati"? Ah, saperlo!
Sono pienamente d’accordo sulla necessità di istituire un albo che tuteli la professionalità dei medici del lavoro e assicuri le massime garanzie agli utenti. Va ricordato comunque che la definizione di riferimento resta quella di “Medico competente in Medicina del lavoro”. E’ evidente che per lo Specialista in Medicina del lavoro la competenza è insita nel fatto stesso di possedere il… pezzo di carta ( per arrivare al quale comunque vi sono almeno state qualche migliaio di ore di frequenza in un Istituto di Medicina del Lavoro, una cinquantina di esami superati, un centinaio tra libri ed articoli letti e studiati, la partecipazione a qualche dozzina di convegni e congressi, svariate ricerche, l’abbonamento ad un paio di riviste, quattro anni di studio e la discussione di una tesi originale!). Non così dicasi per altre figure professionali che hanno seguito iter formativi diversi (basta guardare gli statuti delle altre scuole di specializzazione). Se una legge dello stato vuole per forza rendere competenti in Medicina del Lavoro gli specialisti in questa o quella disciplina, ben venga. Ma che almeno i pur volenterosi colleghi si abilitino e dimostrino di essere competenti per davvero, per il bene loro, nostro e di tutti i lavoratori italiani.
billi
Beh, se si mette in discussione anche la preparazione che nella materia specifica dovrebbe teoricamente conferire il corso di specializzazione si rischia veramente di non trovare alcun accordo su come contrastare l 'invasione indebita di campo da parte di professionalita ' non idonee, e si rischia altresi ' di finire come i capponi di Renzo di manzoniana memoria. In ogni caso che mi assicura che la laurea in medicina conseguita trenta anni fa, non supportata da adeguato esercizio clinico in quanto dipendente con meri compiti burocratici, sia garanzia di finezza diagnostica e terapeutica? Nulla vieterebbe comunque di accertare l 'idoneita ' ad operare nel settore anche per gli specialisti: insomma, a mio modesto avviso, onde evitare il Far West, qualche regola bisogna pur darla, si chiami Albo, si chiami certificazione, si chiami aggiornamento ma e ' impensabile che ci si avventuri in un settore considerato solo remunerativo e non a rischio. Non credo che chi opera con capacita ' ed onesta ' tema di perdere le ditte seguite, perche ' in ogni caso chi non ha saputo lavorare bene le ditte le ha gia ' perdute!
Apprezzo quanto scrivi e mi sembra sorretto da una significativa onestà intellettuale che tuttavia esprime parimenti ingenuità: chi certificherà cosa?
Ci vogliono anni perdisporre di pratica professionale e politica per sopravvivere meno consenzienti che si può al fuoco di fila degli interessi economici e politici, campo minato in cui si muove la nostra attività professionale.
Forse, tutto sommato, preferirei un maggior controllo di vigilanza intelligente da parte delle U.O.PISLL che finirebbe per rendere la vita difficile a chi lavora male.
Vivano comunque le idee, tutte, perchè sono l 'unico carburante che farà progredire la macchina della sicurezza.
se non interessa la qualita ' del medico competente, si potrebbe supporre che il prossimo passo sia quello di fare in modo che la vigilanza "non disturbi"...
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti