Come dovremo comportarci?
Alla fine anche noi medici abbiamo un contratto per così dire in appalto e dovremo sottostare a tutto ciò che ci viene richiesto.
Dovremo collaborare alla predisposizione de DUVRI.
Ma quello che non riesco ancora a decifrare è il simpatico comma 6:
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e' determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia………
Quali possono essere i parametri che garantiscono che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo relativo……
Ovvero in quali tabelle ministeriali o contratti collettivi vi può essere indicato che la visita medica di medicina del lavoro non può costare meno di EURI ($)…..
Anche perché il c……ex…..ministro Bersani aveva abolito le tariffe minime?
Lo dovremmo chiedere appunto a San Bersani da COOP ed alla lobbie della setta dei beati ultraliberisti da Multinazionali. Comunque da quello che ho capito, dando uno sguardo agli appalti pubblici e del settore privatistico, delle pur ingenti somme messe a disposizione per la Sicurezza, ai mc "normali" spettano le briciole, praticamente siamo considerati dei pezzenti ai quali fare la carità. Es. negli ultimi tre preventivi da me visionati, a me toccava (tocca) il 5% del budget ... il resto all'ingegniere, che non si assume responsabilità. W l'Italia.
Improvvisamente scopro di essere stato ... turlupinato dai vari DDL!
Suppongo che il 5% non corrisponda a qualche euro, e quindi il 95 restante sia una bella somma. Che io (pur essendo ingegnere, ma senza la "i") non ho mai percepito. E allora?
Credo che il restante 95% copra tutte le spese per la sicurezza, comprese quelle per l'ing., che però sono molto, ma molto più basse.
Ti assicuro che non ce l'ho con ingegnieri o altre figure professionali. Mi riferivo ad alcune personali esperienze, recenti oltretutto, e ribadisco che il rapporto era almeno di 10/1 nel settore privato. Nel settore pubblico sarà anche peggio, anche se so che buona parte della somma stanziata per la sicurezza "si disperde".
(Mi è sfuggita la risp.). Volevo semplicemente e brevemente completare precisando che l'intervento precedente non era riivolto contrio nessuno ma diretto a noi MC, per ribadire che dobbiamo avere uno scatto di dignità.
A parte lo scatto di indignazione che scaturisce dalla constatazione di certe situazioni, quali quelle segnalate nei precedenti interventi, si deve risconoscere che in effetti - soprattutto negli ultimi anni - si è assistito a una sorta di "ingegnerizzazione" della Sicurezza negli ambienti di lavoro. Questo, se da un lato ha portato a disporre di professionalità più avanzate e complessivamente a una maggiore consapevolezza della materia da parte dei datori di lavoro e delle maestranze, dall'altra ha spesso condotto a una marginalizzazione della attività del medico competente, limitata quasi esclusivamente all'aspetto (pur non secondario) della sorveglianza sanitaria.
Non è raro trovare RSPP, molto precisi e preparati, esperi del settore e professionalmente validi, dal loro punto di vista in assoluta buona fede, che "propongono" al medico competente la valutazione dei rischi e il conseguente protocollo di sorveglianza sanitaria, completo di accertamenti strumentali e/o di laboratorio, nonchè - a volte - anche del monitoraggio biologico.
Proprio ieri, scorrendo le offerte dei vari corsi di aggiornamento sulla Sicurezza - corsi per RSPP, per RLS, valutazione del rischio etc. - che ormai fioriscono numerosi un po' dappertutto nel nostro paese, notavo (con un certo sgomento, devo dire) la totale assenza o una presenza assai modesta di MeLC nelle varie sessioni, talora comprendenti anche aspetti di "sorveglianza sanitaria", paradossalmente.
Credo che sia necessario, al riguardo, un maggiore impegno per la presenza e il riconoscimento del ruolo che il medico competente assume nell'ambito aziendale. Impegno da parte di tutti, senza polemiche e senza infingimenti, a partire dalla corretta formazione dei MeLC nelle stesse scuole di specializzazione e nei corsi ECM organizzati dalle società scientifiche, proseguendo con una attenta ricognizione del territorio e - se necessario - rivendicando anche una maggiore attenzione nei confronti della nostra categoria ("rompendo" un po', anche, se ritenuto opportuno ... ogni tanto può essere utile).
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