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medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (08/11/2008 19:49)
Ho questo severo dubbio, direi metodico: exerceo ergo sum?
E il dubbio si avvalora da dati statistici che raccolgo nell'esercizio professionale. A fronte di una media di una comunicazione al giorno ai cosiddetti "curanti", in più di venti anni di attività non ho ricevuto nemmeno una risposta di ritorno, pervenendo alla amara conclusione di una mia non esistenza.
E' un anello debolissimo nella tutela della salute della popolazione l'assoluta rinuncia dei medici di base alla collaborazione, quasi che noi mc andassimo impropriamente a caccia nella loro riserva.
Il paziente del mdb sembra non avere una vita lavorativa o quantomeno che ciò che gli accade nella vita lavorativa non riguardi la tutela della salute e che quanto accade nella vita extralavorativa non debba interessare ed incidere su quella lavorativa. In questa convinzione il mdb è propenso ad allevare i propri assistiti e si irrita (lo dicono i lavoratori) quando le note del mc giungono ai loro occhi. Interferenza, questa è l'interpretazione delle nostre seganlazioni o, peggio, concorrenza (se non si fida di me vada dal medico del lavoro a farsi curare).
Non è polemica (alcuni mc sono anche mdb)ma forse una qualche azione tesa a migliorare i ruoli e la loro interdipendenza dovrebbe essere attivata anche in sede istituzionale e al di fuori dei comportamenti virtuosi dei singoli.
Poche parole sugli ospedalieri e clinici universitari.Stesso atteggiamento ma "maggior nobiltà"
Cosa ne pensate e qual'è la vostra esperienza?
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (08/11/2008 21:32)
Purtroppo i medici curanti non vogliono collaborare......a gratis!
Vogliono entrare anche loro nel "business" dicendo che non è previsto nella loro convenzione o contratto che sia alcun tipo di collaborazione con noi e quindi o paga il lavoratore o la ditta.
Se consigli qualche esame o visita specialistica rispondono al paziente (perchè nel loro caso è un paziente-cliente)che loro sono i medici che li hanno in cura da anni e che conoscono la persona meglio di noi e soltanto loro sono a decidere cosa sia necessario o meno.
Come biasimarli daltronde percepiscono per ogni loro assistito una cifra che a seconda del contratto locale può variare dai 70 ai 90 euro (annui)a cranio anche se non lo vedono o sentono al telefono e lo stesso è il compenso anche se va li ogni giorno.
Poi vediamo in televisione o sui giornali che incassano soldi per persone defunte da anni e che loro stessi hanno certificato la morte (ai fini Istat) dimenticando di comunicarlo alle ASL (spero non volutamente)e quindi percependo indebitamente i compensi anche post mortem....
che dire di quei medici di base che fanno richiedere alla segretaria per ogni loro utente, che entra nello studio, la modica cifra di un euro a titolo di contributo spesa senza neanche pagarci le tasse.
Che dire di quel collega che vistosi ridotto l'afflusso di pazienti paganti (in quanto la crisi è per tutti) da qualche tempo si fa pagare in natura: l'ortolano gli porta la verdura, il fruttivendolo la frutta, il pescatore il pesce, la perpetua di Don Abbondio...cosa gli porterà mai?
Ergo non mi sono meravigliato quando il collega a cui ho inviato il suo assistito per le cure del caso lo ha voluto ricevere privatamente e poi mi ha chiesto a chi inviare il conto. Gli ho risposto che chiedere è lecito, è un suo diritto.... D'altronde Nostro Signore prima di metterlo in croce, quando girava per le strade già a quei tempi diceva "chiedete e vi sarà dato" ma non si è mai parlato di quanto, quando e da chi.
Gli ho risposto ma con quale coraggio ti incassi i soldi ogni mese del compenso che ti da la tua ASL per quelle due ore dichiarate di ambulatorio che fai? Se la mamma di un tuo paziente ti manda il figlio a farsi controllare la pressione mandi il conto alla madre?
Loro hanno sempre le loro risposte quello che non rientra nella convenzione è da pagare. Quindi sarebbe ora che qualcuno mettesse mano a questa convenzione del cav.... altrimenti ce lo scordiamo che collaborino con noi.
Visto che la legge ci obbliga a inserire il nome del curante nella cartella dei lavoratori dovrebbero spiegarci anche per quali fini .....
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (09/11/2008 08:52)
Posso portare la mia esperienza di Medico di Medicina Generale e Medico del Lavoro. Effettivamente i rapporti fra le due categorie non sono sempre ciò che il codice deontologico vorrebbe che fossero. Spesso c’è incomprensione, se non addirittura contrapposizione. Mi sono spesso trovato in situazioni sgradevoli, sia come Medico Competente che comunica con il Medico Curante, sia come Medico Curante che comunica con il Medico Competente. Personalmente cerco di impostare il rapporto puntando tutto sulla tutela della salute del lavoratore o del paziente a seconda dei casi. Questo prevede deontologia, tatto e anche un po’ di pazienza (e anche tempo). In genere le cose vanno: il bilancio di tanti anni di attività è positivo, ma a volte non è così. Potrebbero essere utili delle norme precise per regolare questi rapporti, ma non penso si possa prescindere da una solida base deontologica. Un ultimo pensiero a Frama: lanciare critiche e accuse generiche (episodi di malcostume li possiamo trovare in tutte le categorie) non aiuta.
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (09/11/2008 10:12)
Un ultimo pensiero a Frama: lanciare critiche e accuse generiche (episodi di malcostume li possiamo trovare in tutte le categorie) non aiuta.[/cite]Hai ragione che non aiuta, infatti anche questo Nostro Signore lo disse:"Chi è senza peccato scagli la prima pietra" quando volevano prendere a sassate quella giovane lavoratrice.
La mia non era una accusa generica ma solo una constatazione di fatto. Ho provato più volte a contattare tuoi illustri colleghi di medicina generale e la risposta è stata sempre "chi paga?" ed un'altra "non è prevista da nessun accordo e quindi non è sicuramente gratis ma qualcuno deve pagare; ergo o paga il lavoratore oppure la ditta" anche per una semplice comunicazione di patologie o la sola richiesta di un pezzo di carta con indicate le terapie assunte dal lavoratore (a volte il lavoratore non ricorda, non sa,forse volutamente, dicendo è il suo medico che si interessa di queste cose...).
E' vero poverini siete oberati di così tanto lavoro: stare attenti a non sforare budget per paziente, scrivere la ricetta con questa o quella esenzione, per non parlare dei "famosi certificati di malattia INPS" NON SEMPRE RILASCIATI DOPO UNA VISITA MEDICA MA SEMPRE PIU' AL TELEFONO E POI QUALCUNO PASSA A RITIRARE LA CEDOLINA IN STUDIO DA CONSEGNARE AGLI UFFICI COMPETENTI O ALLA DITTA.
I medici di "famiglia" se lo pongono mai come mettono in croce le aziende quando ai lavoratori certificano malattie per il lunedì, i prefestivi, i postfestivi, i ponti, oppure ogni volta solo dal lunedi al venerdi in modo che il fine settimana si può andare a fare una vacanza al mare e poi il lunedì di nuovo in malattia.
Senza nulla togliere al lavoratore che sia veramente ammalato ma tante volte si tratta di furbizie e meno male che Brunetta tra tante critiche almeno lui ha lanciato la "prima pietra...."
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (09/11/2008 11:12)
Nella mia esperienza l'evento più frequente è che il medico di base si sostituisca al medico competente: il mio assististo non può fare questo, quello, non può sollevare pesi etc; ho ancora vivo il ricordo di un medico di base del Varesotto che richiedeva per la sua assistita (impiegata videoterminalista) una sedia "ergonometra", che io ad oggi ancora non ho capito cosa fosse.
Non è corretto che il medico di base si improvvisi in una materia di cui spesso è più che digiuno, solo, magari, per farsi pagare un misero certificato e non perdere l'assistito.
La collaborazione in realtà dovrebbe essere stretta, perchè in tale senso si muove anche l'orrido cosottantuno, altrimenti per quale motivo richiediamo nome indirizzo e n. di telefono?
A proposito, vado OT: una mia azienda mi ha mandato un fax di un noto sindacato che attacca il fatto di richiedere questi dati; io ho rispoto all'azienda che si tratta di dati previsti dalla prima pagina dell'allegato 3A (cartella sanitaria), e che chi vuole può controllare.
Mi è già capitato di lavoratori che mi chiedono perchè, per come, non so se glie lo posso dare, aspetti che lo chiamo e chiedo se posso lasciare il numero (tutte cose mortificanti, credetemi), ma che adesso ci si metta anche uno dei padri spirituali di questa schifezza è il colmo!
Vi è già capitato?
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (09/11/2008 18:59)
Sinteticamente:
1- quesiti posti al MMG (di solito tramite lettera posta in mano al lavoratore): sempre senza risposta.
2- MMG che dispone limitazioni al lavoratore: piuttosto frequenti (vi risparmio i miei commenti in presenza del lavoratore e talvolta del ddl: stasera non voglio offendere)!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (10/11/2008 21:37)
Nel mio caso la cosa buffa è che spesso la richiesta di limitazioni correlata dalla diagnosi di patologia formulata dal medico di base arriva direttamente nelle mani del datore di lavoro..io vengo bypassata! Dopo è il ddl che chiede cosa deve farne di quel giudizio.
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
billi
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- Re: medico di medicina generale, medico di struttura e mc
- (10/11/2008 22:22)
Basta indicargli, con un enorme sorriso, il posto dove buttarlo.