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La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.

Questo argomento ha avuto 10 risposte ed è stato letto 2523 volte.

tcam

tcam
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  • La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (15/11/2008 19:41)

Richiamo l'attenzione anche se se n'è parlato ormai tanto e forse troppo, su alcuni contenuti dell'accordo SR e delle derivate linee guida della Regione Toscana sugli accertamenti sull'assenza di tossicodipendenza.

Accertamento periodico: il lavoratore è sottoposto ad accertamento periodico, di norma con frequenza annuale, atto alla verifica dell’idoneità alla mansione a rischio. (grande prevedibilità dunque almeno degli accertamenti successivi nel medio termine)
.......... inoltre, che nel rispetto delle procedure di accertamento si dovranno garantire le caratteristiche di non prevedibilità ............ si dovrà escludere la possibilità di scelta volontaria dei candidati agli accertamenti da parte del datore di lavoro. Pertanto, il datore di lavoro, sulla base della lista completa precedentemente presentata al medico competente, seleziona i lavoratori da inviare e sottoporre di volta in volta agli accertamenti previsti, mediante l’utilizzo di un processo casuale di individuazione che escluda la possibilità di scelta volontaria da parte del datore di lavoro stesso. ( la contraddizione è così palese che non servirebbe nemmeno parlarne e l'imbarazzo del legislatore è tale da aver dovuto inventarsi un "Deus ex machina" rappresentato dal nebuloso "processo casuale di individuazione"). In parole pvere il testo dice che il DDL sceglie ma non sceglie pur avendo scelto.
Spaghetti e mandolino o taralluci e vino? Ma è comunque vergognoso.
Tutto questo deve avvenire compatibilmente con le esigenze lavorative e di programmazione aziendale. (torta alla panna con ciliegina)
Il delirio così continua:
Il medico competente dovrà, in particolare, valutare:
5.11.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 105
- eventuali antecedenti anamnestici di pregressi trattamenti per tossicodipendenza;
- eventuali notizie relative ad infortuni lavorativi e/o incidenti avvenuti in ambito lavorativo e non;
- eventuali ritiri della patente di guida e/o del porto d’armi a seguito di precedenti accertamenti medico -legali;
- eventuali segni obiettivi di assunzione abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope;
- eventuali segni o sintomi suggestivi per intossicazione in atto da sostanze stupefacenti o psicotrope.
Qualora il medico competente rilevi alla visita elementi clinico -anamnestici indicativi d’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope rilascerà giudizio di “temporanea inidoneità alla mansione” e invierà il lavoratore al SERT per gli ulteriori accertamenti, non richiedendo in tal caso esami complementari tossicologici di laboratorio. Qualora(leggasi sempre!) il medico competente non rilevi i citati elementi procederà con il test di screening.

(E viene trascurato per buona creanza di dire che spesso il mc è a perfetta conoscenza di chi fa uso sporadico o abituale e questa notizia è il risultato di anni di lavoro in cui ha ottenuto dal lavoratore quella stima e quella fiducia che ora è destinato a perdere dal momento che da suo confidente è destinato per norma a divenire giudice togato o, peggio, delatore).
Nessuno mi ha sino ad ora dato una valida motivazione della rinuncia di fatto al segreto professionale, istituto in cui ho creduto e che ho apprezzato nella mia attività sino ad oggi. "A puttana" il Segreto per interessi superiori? Ma certo perchè se io non visito per altre cause o visito con scadenza più che annuale un lavoratore ma poi lo scannerizzo annualmente e in modo esclusivo per la TD, automaticamente comunico a ddl ed " urbis et orbis", colleghi compresi che è un maledetto tossico.

Mi domando: perchè i medici del SERT sono tenuti al Segreto ed hanno dispensa dal dovere di comunicazione della notizia di tossicodipendenza ai distretti istituzionali verso i quali avrebbero obbligo (cito motorizzazione civile) e noi invece no?

Ma vi accorgete che ci stanno infilando in una trappola mortale, che ci chiedono di fare un'attività vergognosa e assolutamente incompatibile con il ruolo di tutela della salute, di cui siamo certamente attori efficaci checchè se ne dica, che queste norme non considerano o meglio ci negano?
Capite cosa significherà perdere in buona parte della coorte dei lavoratori che seguiamo la confidenza e la fiducia?
Capite cosa vorrà dire essere visti come "controparte" dai lavoratori ma anche dai DDL che, se faremo le cose seriamnete, si vedranno decimare i lavoratori periodicamente. Non ci raccontiamo favole! Nella fascia d'età tra i 18 e i 40 anni, almeno il 30% di quelli che visito ammette senza imbarazzo di essere consumatore almeno occasionale.
Ma chi butta la pallina di neve lungo il pendio, ha mai visto una valanga?
Mi fermo, ma potrei andare avanti con considerazioni più fini che vi risparmio.
Siamo senza vie di fuga se non quella di una posizione forte e collettiva di categoria che mi pare non si profili all'orizzonte.
Credo andrebbe sostenuta con forza e convinzione la incompatibilità del ruolo affidato con quello di mc.
Tcam

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billi

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (16/11/2008 08:43)

Che dire? Totalmente d'accordo sull'analisi, anche perche' e' da giorni che cerco le parole per giustificare ai "miei" lavoratori che qualcuno mi ha voluto trasformare da Dr.Jekill in Mister Hyde: come faccio a spiegare che da un giorno all'altro qualcuno ha deliberatamente annullato tutte le mie belle parole sulla tutela della salute,sulla prevenzione, sul significato degli accertamenti clinici, sul rapporto di fiducia medico - paziente, ecc ecc. Bella prevenzione e bella riservatezza!
Si, credo proprio che l'unica cosa da fare e' sostenere con forza l'incompatibilita' del nostro ruolo con queste abnormi ed assurde funzioni. Anche perche' la strada e' in discesa: cosa ci faranno fare successivamente per decreto? I lavori socialmente utili? O muniti di etilomentro pattuglieremo le strade per evitare gli incidenti stradali?

raspanti

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (16/11/2008 15:07)

tcam il 15/11/2008 07:41 ha scritto:
Richiamo l'attenzione anche se se n'è parlato ormai tanto e forse troppo, su alcuni contenuti dell'accordo SR e delle derivate linee guida della Regione Toscana sugli accertamenti sull'assenza di tossicodipendenza.

Accertamento periodico: il lavoratore è sottoposto ad accertamento periodico, di norma con frequenza annuale, atto alla verifica dell’idoneità alla mansione a rischio. (grande prevedibilità dunque almeno degli accertamenti successivi nel medio termine)
.......... inoltre, che nel rispetto delle procedure di accertamento si dovranno garantire le caratteristiche di non prevedibilità ............ si dovrà escludere la possibilità di scelta volontaria dei candidati agli accertamenti da parte del datore di lavoro. Pertanto, il datore di lavoro, sulla base della lista completa precedentemente presentata al medico competente, seleziona i lavoratori da inviare e sottoporre di volta in volta agli accertamenti previsti, mediante l’utilizzo di un processo casuale di individuazione che escluda la possibilità di scelta volontaria da parte del datore di lavoro stesso. ( la contraddizione è così palese che non servirebbe nemmeno parlarne e l'imbarazzo del legislatore è tale da aver dovuto inventarsi un "Deus ex machina" rappresentato dal nebuloso "processo casuale di individuazione"). In parole pvere il testo dice che il DDL sceglie ma non sceglie pur avendo scelto.
Spaghetti e mandolino o taralluci e vino? Ma è comunque vergognoso.
Tutto questo deve avvenire compatibilmente con le esigenze lavorative e di programmazione aziendale. (torta alla panna con ciliegina)
Il delirio così continua:
Il medico competente dovrà, in particolare, valutare:
5.11.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 105
- eventuali antecedenti anamnestici di pregressi trattamenti per tossicodipendenza;
- eventuali notizie relative ad infortuni lavorativi e/o incidenti avvenuti in ambito lavorativo e non;
- eventuali ritiri della patente di guida e/o del porto d’armi a seguito di precedenti accertamenti medico -legali;
- eventuali segni obiettivi di assunzione abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope;
- eventuali segni o sintomi suggestivi per intossicazione in atto da sostanze stupefacenti o psicotrope.
Qualora il medico competente rilevi alla visita elementi clinico -anamnestici indicativi d’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope rilascerà giudizio di “temporanea inidoneità alla mansione” e invierà il lavoratore al SERT per gli ulteriori accertamenti, non richiedendo in tal caso esami complementari tossicologici di laboratorio. Qualora(leggasi sempre!) il medico competente non rilevi i citati elementi procederà con il test di screening.

(E viene trascurato per buona creanza di dire che spesso il mc è a perfetta conoscenza di chi fa uso sporadico o abituale e questa notizia è il risultato di anni di lavoro in cui ha ottenuto dal lavoratore quella stima e quella fiducia che ora è destinato a perdere dal momento che da suo confidente è destinato per norma a divenire giudice togato o, peggio, delatore).
Nessuno mi ha sino ad ora dato una valida motivazione della rinuncia di fatto al segreto professionale, istituto in cui ho creduto e che ho apprezzato nella mia attività sino ad oggi. "A puttana" il Segreto per interessi superiori? Ma certo perchè se io non visito per altre cause o visito con scadenza più che annuale un lavoratore ma poi lo scannerizzo annualmente e in modo esclusivo per la TD, automaticamente comunico a ddl ed " urbis et orbis", colleghi compresi che è un maledetto tossico.

Mi domando: perchè i medici del SERT sono tenuti al Segreto ed hanno dispensa dal dovere di comunicazione della notizia di tossicodipendenza ai distretti istituzionali verso i quali avrebbero obbligo (cito motorizzazione civile) e noi invece no?

Ma vi accorgete che ci stanno infilando in una trappola mortale, che ci chiedono di fare un'attività vergognosa e assolutamente incompatibile con il ruolo di tutela della salute, di cui siamo certamente attori efficaci checchè se ne dica, che queste norme non considerano o meglio ci negano?
Capite cosa significherà perdere in buona parte della coorte dei lavoratori che seguiamo la confidenza e la fiducia?
Capite cosa vorrà dire essere visti come "controparte" dai lavoratori ma anche dai DDL che, se faremo le cose seriamnete, si vedranno decimare i lavoratori periodicamente. Non ci raccontiamo favole! Nella fascia d'età tra i 18 e i 40 anni, almeno il 30% di quelli che visito ammette senza imbarazzo di essere consumatore almeno occasionale.
Ma chi butta la pallina di neve lungo il pendio, ha mai visto una valanga?
Mi fermo, ma potrei andare avanti con considerazioni più fini che vi risparmio.
Siamo senza vie di fuga se non quella di una posizione forte e collettiva di categoria che mi pare non si profili all'orizzonte.
Credo andrebbe sostenuta con forza e convinzione la incompatibilità del ruolo affidato con quello di mc.
Tcam

Non voglio assolutamente rinfocolare polemiche di recente passato, solo per corretta e giusta informazione. Caro Tcam, quello che tu adesso stai dicendo (e che credo di poter affermare senza dubbi di essere smentito è condiviso da tutti i mc, o comunque dalla loro stragrande maggioranza) è quanto il CONAMECO ha ampiamente espresso già da tempo. Basta andare a consultare il relativo sito....

La Redazione

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (16/11/2008 15:18)

raspanti il 16/11/2008 03:07 ha scritto:


Non voglio assolutamente rinfocolare polemiche di recente passato, solo per corretta e giusta informazione. Caro Tcam, quello che tu adesso stai dicendo (e che credo di poter affermare senza dubbi di essere smentito è condiviso da tutti i mc, o comunque dalla loro stragrande maggioranza) è quanto il CONAMECO ha ampiamente espresso già da tempo. Basta andare a consultare il relativo sito....

Il problema non è dire. Tutti dicono, e da tempo, e su questi aspetti dicono tutti le stesse cose, tanto sono logiche e ragionevoli. Il problema è ottenere. Per farsi belli occorre quindi mettere in atto iniziative concrete che spostino i rapporti di forze verso le nostre posizioni. Entrare nei meccanismi decisionali con le nostre idee e cercare (non è scontata la vittoria) di ottenere significtivi miglioramenti alle norme.
Il processo è in corso. A quanto ci risulta la SIMLII ha in corso numerose inziative in questo senso sia per quanto riguarda il D.Lgs 81/2008 che per le norme sulla tossicodipendenza.

La redazione di MedicoCompetente.it

sermed

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (16/11/2008 21:33)

Il grave è che non tutti vedono il problema dallo stesso punto di vista: venerdì mi sono recato al laboratorio dell'Ospedale per capire come devo comportarmi per organizzare i controlli nelle Ditte che iniziano ad inviare le "liste di proscrizione". Con mia somma sorpresa mi è stato detto che alcuni MC hanno manifestato qualcosa di più che una pacata rassegnazione: hanno intravvisto il modo di "raggranellare" qualche Euro. (!!!!)

Picpus

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (18/11/2008 18:44)

sermed il 16/11/2008 09:33 ha scritto:
Il grave è che non tutti vedono il problema dallo stesso punto di vista: venerdì mi sono recato al laboratorio dell'Ospedale per capire come devo comportarmi per organizzare i controlli nelle Ditte che iniziano ad inviare le "liste di proscrizione". Con mia somma sorpresa mi è stato detto che alcuni MC hanno manifestato qualcosa di più che una pacata rassegnazione: hanno intravvisto il modo di "raggranellare" qualche Euro. (!!!!)

Per questi sono convinto che la "pacchia" finisce con il primo caso positivo!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

dr.alesiani

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (18/11/2008 21:09)

.....Che ne dite ragazzi???
Esco da studio alle 18 ca..è buio ( non pesto) un gruppetto di ragazzi ( abbastanza vecchiotti!)mi si avvicina ed uno mi dice appoggiandosi al parafango della mia auto " Dottore non le sembra più ragionevole finirla qui?" Io rispondo " scusate cosa volete e di che parlate!" e.. dal gruppo si appalesano due ragazzi ( in borghese) ma che poi riconosco come due dipendenti di una azienda metalmeccanica in cui sono MC e sui quali nutrivo qualche "interesse".
Uno di loro mi dice che la storia delle TD era meglio per tutti se finiva con il discorso che avevo fatto in assemblea quando avevo spiegato ai dipendenti dall'azienda, le nuove disposizioni su detta legge.
Che faccio? Seguo il consiglio (spassionato)oppure denuncio ai CC oppure chiedo la scorta oppure vado avanti???
Non sono un coniglio, anzi... ma neppure Salvo D'Acqisto!!!
ciao

Mario

dr.alesiani

dr.alesiani
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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (19/11/2008 11:12)

Pardon! D'Acquisto

dr.alesiani il 18/11/2008 09:09 ha scritto:
.....Che ne dite ragazzi???
Esco da studio alle 18 ca..è buio ( non pesto) un gruppetto di ragazzi ( abbastanza vecchiotti!)mi si avvicina ed uno mi dice appoggiandosi al parafango della mia auto " Dottore non le sembra più ragionevole finirla qui?" Io rispondo " scusate cosa volete e di che parlate!" e.. dal gruppo si appalesano due ragazzi ( in borghese) ma che poi riconosco come due dipendenti di una azienda metalmeccanica in cui sono MC e sui quali nutrivo qualche "interesse".
Uno di loro mi dice che la storia delle TD era meglio per tutti se finiva con il discorso che avevo fatto in assemblea quando avevo spiegato ai dipendenti dall'azienda, le nuove disposizioni su detta legge.
Che faccio? Seguo il consiglio (spassionato)oppure denuncio ai CC oppure chiedo la scorta oppure vado avanti???
Non sono un coniglio, anzi... ma neppure Salvo D'Acqisto!!!
ciao

Mario

dr.alesiani

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (19/11/2008 11:12)

Pardon! D'Acquisto

dr.alesiani il 18/11/2008 09:09 ha scritto:
.....Che ne dite ragazzi???
Esco da studio alle 18 ca..è buio ( non pesto) un gruppetto di ragazzi ( abbastanza vecchiotti!)mi si avvicina ed uno mi dice appoggiandosi al parafango della mia auto " Dottore non le sembra più ragionevole finirla qui?" Io rispondo " scusate cosa volete e di che parlate!" e.. dal gruppo si appalesano due ragazzi ( in borghese) ma che poi riconosco come due dipendenti di una azienda metalmeccanica in cui sono MC e sui quali nutrivo qualche "interesse".
Uno di loro mi dice che la storia delle TD era meglio per tutti se finiva con il discorso che avevo fatto in assemblea quando avevo spiegato ai dipendenti dall'azienda, le nuove disposizioni su detta legge.
Che faccio? Seguo il consiglio (spassionato)oppure denuncio ai CC oppure chiedo la scorta oppure vado avanti???
Non sono un coniglio, anzi... ma neppure Salvo D'Acqisto!!!
ciao

Mario

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  • Re: La fiera delle finzioni, ovvero come fare per non fare ma far fare.
  • (19/11/2008 13:11)

Non avevo pensato che fosse possibile! Eppure c'è stato un periodo, all'inizio della regolamentazione delle prescrizioni di farmaci usabili come "eccitanti" (c'era qualche affezionato consumatore che si iniettava e.v. sciroppi per la tosse!), che negli ambulatori dei Medici della mutua più morbidi c'era un'alta concentrazione di tossici che richiedeva una prescrizione. E chi commetteva l'errore di cedere, non si salvava più. Questa non è una situazione paragonabile, ma non credo che cedere sia una soluzione: in effetti non ne abbiamo la possibilità in quanto i controlli non sono discrezionali. Hai tutta la mia solidarietà (e credo di tutti gli altri) e siceramente ammetto che non è facile dare consigli... Se fai il tuo dovere corri dei rischi, se non lo fai sei sanzionabile.

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