Sfogliando le pagine di Forum, noto che molti si domandano da dove di fatto provenga la definizione di "Medico Competente". In realtà è solamente un errore di stampa che trova le sue origini nel Dpr 303/56 e viene perpetuato fino ai giorni nostri da una sorta di consuetudine acquisita. In realtà il termine che era presente nella mente del legislatore era "Medico Consenziente", perchè questa è la figura richiesta dal mercato ! E chi non la recita adeguatamente si vede espellere con garbo ora qua, ora là fino ad essere fuori dal mercato (è un mercato).
Il Datore di lavoro vuole da noi Medici copertura legale e certificati di idoneità, senza limiti e prescrizioni perchè queste riducono la produttività del lavoratore, da poter aggiungere alle montagne di costosissima carta che custodiscono con cura e con pari cura si guardano bene dal leggere e tantomeno dal comprendere e che hanno stampigliato in copertina l 'altisonante titolo di " valutazione del rischio a norma del...).
Si regge solo nelle piccole Aziende dove un rapporto più familiare con il datore di lavoro, facilita in parte, grazie ad una maggior fiducia ed a una più ampia delega, un più ampio tentativo di tutela della Salute e talora parimenti della Sicurezza dei lavoratori.
Non è così ? Buon per voi, parliamone di più, anche se l 'argomento è caldo. E ancora, domando e chiedo lumi, perchè un rapporto di collaborazione, anche extracontrattuale ma con nomina, può interrompersi in questa nazione senza che nessuno debba rendere ragione a nessuno?
E ' così anche altrove? E per ora mi fermo qui.
P.S. : sono una new entry del sito.
billi
Caro New Entry del sito,
perche ' osi sollevare il coperchio su uno dei problemi che tutti conoscono e di cui nessuno ama parlare? In fondo lo scopo per cui hanno allargato la cerchia dei medici "COMPATIBILI" e ' proprio questo: trovare delle scarne professionalita ' solamente autorizzative e certificative, che non causano problemi, tranne poi a scaricargli addosso tutto il peso del proprio operato. Io ti pago, tu fai quello che dico io, ma ne rispondi personalmente di fronte ad eventuali contestazioni. Un medico del lavoro non ACCONDISCENTENTE, non COMPIACENTE e ' veramente scomodo! Con le dovute eccezioni, ovviamente.
Cari colleghi tempo fà ho sollevato il problema in oggetto su un 'altro forum di un 'altro sito ricevendo una pioggia di critiche. Aggiungo purtroppo che anche alcuni medici competenti si prestano al gioco dei datori di lavoro o di alcune società di servizi trasformandosi in macchine che fanno solo "non visite" e a bassissimo prezzo, non interessandosi degli altri aspetti della sicurezza e salute dei lavoratori Di conseguenza il medico del lavoro è visto da altre figure professionali ( chimici, ingegneri ecc) come figura che deve solo effettare visite mediche. Forse prima dei medici legali ed igienisti bisogna combattere i "non medici competente ".
Cordiali saluti
Gennaro Bilancio
Cari colleghi, in tempi tumultuosi come quelli che stiamo vivendo negli ultimi mesi, penso che una riflessione sia necessaria: oltre a combattere "gli abusivi", autorizzati da cervellotici decreti, dovremmo anche guardarci in casa. Conosciamo tutti, purtroppo, colleghi con pochi scrupoli ed il portafoglio gonfio, che lavorano prevalentemente per i visitifici autorizzati (i cosiddetti centri) e sono "capaci" di effettuare fino a 70-80 visite al giorno!La categoria tutta non ci fa una bella figura! I visitifici ne approfittano a man bassa col risultato che potete ben immaginare in qualità del servizio.Il "mercato" è in mano a queste persone (nella provincia di Brescia detengono l '80% dei contratti con le aziende) e abituano ahinoi le ditte ad essere seguite con grande approssimazione ad un costo che loro impongono avendo il potere per farlo. Non pensate che per evitare tutto questo si debba insistere per ottenere finalmente la ratificazione delle famose tariffe professionali? Nella provincia in cui opero si narra di incontri segreti tra amministratori di centri nel tentativo di istituire un CARTELLO (vedi Medellin) per la imporre i loro tariffari per la Medicina del Lavoro.A livello legale questi centri che valenza hanno? Non si può prospettare anche per loro l 'accusa di caporalato visto che mediano la prestazione di un professionista ricavando profitto dai suoi compensi?
Ma come deve fare un onesto professionista per lavorare in pace?
Purtroppo è vero ke in Italia si siano formati "cartelli"tipo Medellin ke impongono una medicina del lavoro a basso kosto e di bassissima qualità (il basso costo per il profess mh scusate sub-professionista ke si presta non per la "società di servizi"ergo Visitatoio autorizzato). I veri e onesti professionisti specialisti in medicina del Lavoro fortunatamente sono tanti e non si prestano al "visitificio"e sono quelli ke stanno combattendo tenacemente la legge-truffa. Bisogna assolutamente difendere la dignità del Medico del Lavoro.
Propongo inoltre di istituire un tariffario nazionale per le prestazioni inerenti la sorveglianza sanitaria e le procedure strumentali. Denunciamo situazioni tipo"visitificio"-visita 10.000 lire (squallido scandaloso penoso) e altre porcherie del genere. Tentiamo di ridare la medicina del lavoro ai medici del Lavoro ma se kosì non fosse regolamentiamo rigorosamente la medicina del lavoro in tutte le sue sfaccettature e vedrete che Igienisti e Medici legali volenti o nolenti torneranno alle loro occupazioni originarie in quanto difficilmente riusciranno (forse tra 30-40 anni) ad esercitare una buona professione come medici competenti . Facciamo in modo ke i lavoratori siano i veri indicatori della buona pratica dei medici del lavoro. Il datore di lavoro va rispettato ma non può assolutamente imporre la prevenzione ke più gli è comoda per i suoi lavoratori i quali sono uomini e donne che hanno il diritto alla salute anche e soprattutto nei luoghi di lavoro.
Dignità alla Medicina del Lavoro
Un saluto a tutti
P.S. l 'incontro con confindustria? ke dicono gli industriali? è lecito sapere qualcosa al riguardo? Ciao
Cari amici, dopo un mesetto, mi è venuta voglia di ritornare (e, invitarvi a ritornare) sull 'argomento, che ritengo essere "la madre di tutte le battaglie, almeno per i prossimi 3-5 anni. Al mondo, infatti, c 'è chi occupa la sua vita a studiare, pensare e lavorare seriamente (anche e sopratutto perchè è capace di farlo) e chi impegna la sua esistenza a pensare come truffare gli altri (e se stesso). Non facciamoci troppe e noiose illusioni, è sempre stato così, e così sarà sempre. Allora chi o cosa può fare la differenza? Escluderei i Datori di Lavoro (nella loro maggioranza) e i Lavoratori (nella loro maggioranza). Personalmente, ritengo, che i veri artefici dell 'attuale stato delle cose (visitors etc.), si possano tranquillamente individuare tra i funzionari pubblici adetti alla vigilanza che non vogliono o non possono svolgere la loro funzione, tra gli Ordini dei Medici che non vogliono o non possono svolgere i loro compiti e tra i Rappresentanti dei lavoratori (sia di provenienza sindacale che non) che non vogliono e non possono (spesso, anche, non sanno) svolgere il proprio ruolo. In base alla vostra esperienza, pensate che questa lettura corrisponda alla realtà? Se fosse così, avremo, perlomeno, individuato la direzione verso cui combattere.
Il termine di Medico Competente (MC) compare per la prima volta (a quanto ne sò) in un Regio Decreto del 1927 (non saprei citare quale, ma l 'anno è giusto), dove si cita testualmente: " Spetta al MC stabilire se i lavoratori hanno i requisiti specifici di resistenza (!) agli agenti a cui sono esposti".
leggendo le risposte in questo forum noto (non so se con piacere o no) che la situazione lavorativa di noi poveri liberi professionisti onesti non è differente nei vari posti, l 'ignoranza e la non vogia di lavorare delle varie figure professionali stabilite dalla 626 (DL,RSPP ecc.) ci mette in seria difficoltà, mi consola il fatto che questo succede ovunque a giudicare dalla rimostranze dei colleghi e non solo dove la mentalità imprenditoriale è stata assente per molto tempo come nell 'ambiente in cui mi trovo ad operare. buon lavoro a tutti
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