mail to: antiproibizionistiradicali@gmail.com
Vi segnalo un mio breve richiamo a un grave problema di mancata tutela del diritto civico quale a mio avviso è l'intesa della Conferenza Stato Regioni del 30 Ottobre 2007 che vi inviterei ad andarvi a leggere ( o rileggere) con particolare attenzione.
E' quantomeno "sorprendente" il disinteresse o la distratta noncuranza con cui un movimento come quello radicale, solitamente attento agli attacchi che lo stato, spesso in modo isterico e sperequativo rivolge a categorie di cittadini inermi in nome della tutela della collettività.
Se avete almeno una infarinatura sui contenuti del testo di legge cui alludo non avrete difficoltà ad indignarvi quantomeno per la "vis persecutoria" che tale testo delinea nei confronti di alcune, ma vaste, categorie di lavoratori da esso monitorizzati con metodiche e procedure quantomeno opinabili. Tali norme peraltro, in modo grottesco e paradossale si applicano a categorie di lavoratori le cui mansioni potrebbero determinare un rischio per la sicurezza pubblica solo nel caso che tali lavoratori (utilizzatori anche solo sporadici o occasionali a casa propria di uno spinello, per esempio) operino come lavoratori dipendenti. Gli stessi però, se lavoratori autonomi, non costituirebbero più pericolo alcuno pur esercitando le stesse mansioni nelle stesse condizioni.
Un mio articolo sul tema è presente anche sul vostro sito.
http://www.fainotizia.it/2008/11/19/lavoratori-e-tossicodipendenze
Voglio credere ed augurarmi che la questione vi sia "sfuggita" o che esprima solo una temporanea sottostima del problema.
Se la norma, già efficiente, verrà resa anche efficace con pieno rispetto delle procedure previste, sarà uno tsunami.
Sarei molto soddisfatto di leggere almeno una risposta a questa mia mail, in particolare se anticipatrice di qualche valida e convinta azione politica.
Saluti
Tcam
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