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• DVR: dottore la firma!
• (28/11/2008 01:33)

E' sempre difficile dire di no, ma forse questo è il momento di imparare.
Il mondo è pieno di "yes men", è una categoria inflazionata e in periodo di crisi economica forse può essere una soluzione per il contenimento dei costi.
La crisi pesa sulle aziende e mentre i DDl pensano a come risolvere i problemi economici che li affliggono ed attanagliano, noi "casta privilegiata" ai loro occhi che risolviamo le "paghe per il lesso" con "due visitine", ci impuntiamo e rifiutiamo di firmare quelle meravigliose opere di ingegneria della clonazione che si chiamano DVR.
Ma noi siamo anche degli eccellenti fifoni e il nostro si, va bene ma bisognerebbe......il mc doverbbe.....lo dice l'art,28 e 29...con il mc .....ma ora mi metta la sua firmina dottore, abbiamo speso un sacco di soldi per fare questo documento che la legge vuole, non ci vorrà mica mettere il bastone tra le ruote vero?
Ogni volta che trovo un avviso di giacenza di raccomandata nella cassetta penso a rogne e tra queste in primis lettere complimentose di disdetta.
Chi la fa l'aspetti dice il motto popolare.
Ammetto senza alcuna difficoltà di essere uno straordinario orchiclasta, ma sono anche convinto che questo faccia parte del mio ruolo. Una puntualità critica intelligente, non formale, è un requisito irrinunciabile per l'esercizio della nostra professione (sempre più difficile e complessa).
Vengo al dunque>: mi sottopongono alla firma un DVR che la "casa madre" di un'azienda di cui io seguo una esigua succursale periferica,ha redatto ad alto costo per mano del "tecnico di fiducia".
Struttura dell'azienda (porzione che seguo): 5VDT e un tecnico manutentore. DVD di 180 pagine. Rischio vdt: elettrocuzione=medio altri= basso.
Conclusioni del DVR: non necessita SS
(VDT ad elevato indice di utilizzo, abbondantemente oltre i "livelli d'azione")
Che fare?
Non firmo e dopo aver scritto le mie opinioni attendo la raccomandata e invece.....la mia posizione è stata apprezzata e i tecnici mi stanno tempestando di telefonate di scusa.
Vi allego la mail e non mi importa se vi siete già annoiati di leggermi ma in fondo vi cito la morale conclusiva.
Ma, mi scusi dott ......., se le posso apparire poco diplomatico e non politically correct, ma lei lo ha letto quel DVR?
Se si mi riesce ad escogitare un valido motivo per cui io, medico competente designato, dovrei firmare un dvr in cui si conclude che il medico competente non è richiesto (non necessario) (pg 176), dopo aver elencato un numero fantasioso di rischi inesistenti (cito a caso perchè dove si va è buca) mi si dice a pag 120 ad esempio che pur basso c'è un rischio per l'uso di una macchina da caffè che non esiste e che per usarla poi ci vogliono guanti anticalore, pg 121 macchina da scrivere che non esiste, che (pg 123) un addetto all'uso di vdt ha un rischio medio da elettrocuzione -scossa elettrica- ma non ce l'ha per la postura e per di più deve usare come dispositivo di protezione occhiali antigraffio in policarbonato, e "si prescrivono lenti oftalmiche". Ma chi le prescrive?
Mi creda è un delirio!
Non vado oltre perchè esula dai miei compiti.
Ci pensi con serenità e tragga le deduzioni che le spettano.
Per quanto mi riguarda non è nel mio stile professionale abbassarmi a mediazioni di alcun genere se non finalizzate alla tutela del Diritto e della salute dei lavoratori e di riflesso ( anche se non compreso in questo mio compito) dei datori di lavoro.
Nel rapporto con Codesta Spettabile Società sono disposto ad investire solo la mia cultura professionale e la mia disponibilità di consulente. Non avete nei miei confronti obbligo o legame alcuno di tipo contrattuale e qualora lo riteniate utilie o vantaggioso per l'azienda, non abbiate remora a comunicarmi la risoluzione del rapporto di collaborazione, in quanto io non avrò nulla a pretendere fuorchè che sia onorata la fattura da me già emessa.
Se tuttavia riteneste di poter avere frutto da una consulenza quale quella che il sottoscritto è propenso a fornirvi, sarò assai felice di proseguire la collaborazione appena iniziata.

Con stima e simpatia,
Tcam

Morale: E' tempo di rischiare un'espulsione da una azienda per ottenere la stima in altre. I DDL vanno formati, informati e coinvolti nella comprensione attiva di quello che fanno il più possibile. La VDR deve essere un processo il più elementare possibile ed alla portata del DDL pur con le necessarie consulenze laddove esse necessitano. Il nostro compito è quello di spiegare e convincere che il primo livello almeno di valutazione del rischio non può e non deve essere delegato ma gestito in modo collaborativo e collegiale altrimenti è inutile se non dannoso.
Riuscire in questo vuol dire non soccombere di fronte alle angherie legislative, affermare la qualità e la essenzialità del proprio ruolo:
Tcam

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