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medico competente coordinato: come funziona?

Questo argomento ha avuto 5 risposte ed è stato letto 8822 volte.

tcam

tcam
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  • medico competente coordinato: come funziona?
  • (03/01/2009 19:14)

Qualcuno ha idee abbastanza chiare di come debba funzionare sul piano procedurale e giuridico il coordinamento art 39, comma 6?
Che deve fare il coordinatore? Qual'è l'autonomia del coordinato?
Dove risponde l'uno e dove l'altro o quando entrambi?
Come si organizza una "competenza coordinata"?
Sul piano formale come si garantisce il coordinato e come il coordinatore?
La competenza del coordinato cede a quella del coordinatore? (es diverse opinioni e sensibilità nella valutazione dei rischi, diverse opiniioni sui protocolli da attuare)
Capisco vi sembrino risposte a domande ovvie, ma io socraticamente "Nihil Scio, Sed Unum Scio, Nihil Scire" e dunque avvaloro particolarmente pareri e riflessioni di chi mi circonda con competenza.
Penso che il problema relativamente recente, pur non interessando molti, meriti una particolare attenzione.
Ringrazio tutti coloro che interverranno.
Tcam

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raspanti

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  • Re: medico competente coordinato: come funziona?
  • (03/01/2009 23:15)

tcam il 03/01/2009 07:14 ha scritto:
Qualcuno ha idee abbastanza chiare di come debba funzionare sul piano procedurale e giuridico il coordinamento art 39, comma 6?
Che deve fare il coordinatore? Qual'è l'autonomia del coordinato?
Dove risponde l'uno e dove l'altro o quando entrambi?
Come si organizza una "competenza coordinata"?
Sul piano formale come si garantisce il coordinato e come il coordinatore?
La competenza del coordinato cede a quella del coordinatore? (es diverse opinioni e sensibilità nella valutazione dei rischi, diverse opiniioni sui protocolli da attuare)
Capisco vi sembrino risposte a domande ovvie, ma io socraticamente "Nihil Scio, Sed Unum Scio, Nihil Scire" e dunque avvaloro particolarmente pareri e riflessioni di chi mi circonda con competenza.
Penso che il problema relativamente recente, pur non interessando molti, meriti una particolare attenzione.
Ringrazio tutti coloro che interverranno.
Tcam

Non ho davvero idea di come debba funzionare. Intanto è il ddl che deve individuare il medico "coordinatore". I rispettivi compiti e limiti credo siano tutti da inventare, forse anche in base alle motivazioni che hanno indotto il ddl a questa scelta. Non so, ma ad es se ci sono più unità produttive sparse in giro per l'italia, è evidente che occorrono più mc. In qs caso, direi (ma è solo una mia idea) che ognuno, in base alla valutazione dei rischi, stilerà (e se ne farà carico) un protocollo sanitario di quella unità produttiva. In qs caso il medico coordinatore penso abbia poca voce in capitolo, visto che non può di fatto conoscere la singola realtà lavorativa. Forse il suo ruolo, in qs specifica circostanza, può essere solo quello di raccogliere i dati che gli vengono inviati (dal protocollo sanitario alle visite effettuate) dal collega e controlla (più che "coordinare") che le cose siano fatte regolarmente. Non vedo cosa altro possa fare, a meno che non si rechi in giro a verificare che tutto sia fatto in regola, ma allora più che coordinatore diventerebbe una sorta di dirigente medico. E d'altronde non penso che i mc "coordinati" debbano limitarsi a fare gli accertamenti stabiliti dal mc "coordinatore", altrimenti sarebbero solo degli esecutori e alla fine la responsabilità delle decisioni cadrebbe solo sul mc coordinatore che magari sta a centinaia di km di distanza....ognuno deciderà per la propria realtà lavorativa e comunica al coordinatore cosa ha deciso di fare. Penso sia qs lo spirito della legge, non a caso l'art 39 dice che il ddl può nominare più medici competenti, che, a rigor di logica, avranno tutte le responsabilità che la legge gli impone..... boh....questa è solo una mia idea....

Dr.Amy

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  • Re: medico competente coordinato: come funziona?
  • (04/01/2009 11:50)

[cite]tcam il 03/01/2009 07:14 ha scritto:
Qualcuno ha idee abbastanza chiare di come debba funzionare sul piano procedurale e giuridico il coordinamento art 39, comma 6?

Già è difficile averle chiare ... "abbastanza" mi sembra troppo !!!
Dico la mia, ciò la mia interprestazione perchè di interprestazioni si tratta sempre e comunque.
Ci sono dei siti che conosco dove il coordinato ed il coordinatore sono esistiti da sempre per forza maggiore.
Non puoi pretendere che in una azienda presente in tutt'Itlia i medici si muovano da uno stabilimento all'altro: oggi in Sicilia e domani a Milano. Avrebbe un costo enorme per l'azienda e poi la qualità del lavoro sarebbe vicino allo zero
Quindi, il tutto viene stabilito dal DL.
E' il DL che nomina un medico per ogni stabilimento/regione, ecc... i criteri sono vasti.
Poi in accordo con il DL si stabilisce chi coordina.
Si tratta di essere "operativamnete omogenei"
A parità di mansione/tipologia di lavoro tutti i medici dell'azienda si trovano e concordano il protocollo sanitario e tutte le altre cose che riguardano l'azienda ovviamente ognuno poi mirato al suo territorio.
Poi, per quanto riguarad la RESPONSABILITA', ogni coordinato è RESPONSABILE della sua parte.
Il coordinatore deve solo "coordinare, gestire, allineare" evitando che ogni medico faccia a modo suo quindi: uguale certificato di idoneità, uguale cartella (o tutti cartacea, o tutti informatizzata, ad esempio), uguale modulo di sopralluogo.... ecc.
Poi, ognuno rende conto della sua parte. Fa la sua relazione sanitaria e/o si trovano e fanno il taglia incolla di tutte le parti su un modello unico prestabilito e condiviso da tutti.(non credo sia possibile, l'azienda di Roma invia alla ASL di Roma mentre Livorno ha la sua, e così via )
Diciamo che il coordinatore convoca le riunioni e tiene i rapporti diretti con il DL.
Ad esempio, se la casa madre è a Roma, mi sembra giusto che il coordinatore stia a Roma e segua gli stabilimneti romani. Poi, si trovano tutti i medici (il tutto rimborsato dall'azienda) , almeno una volta l'anno e decidono il piano da portare avanti tutto l'anno ma che sia chiaro:
OGNUNO RISPONDE PER IL PROPRIO LAVORO.
IL CORRDINATORE RISPONDE SOLO DEL SUO TERRITORIO, PER LE SUE IDONEITA'...
Non ha altre responsabilità per coordinare, non sono previste.
Anche i coordinati non possono nscondersi dietro al coordinatore.... ognuno riponde per il proprio operato.... non ci sono deleghe ne giustificazioni dietro un lavoro di gruppo...

Qual'è l'autonomia del coordinato?
La stessa del coordinatore, risponde solo della sua parte di lavoro ma piena autonomia, dipende di cosa è stato deciso a monte...
Il coordinatore dà una linea guida poi ogni coordinato la personalizza e fa la sua parte ...
Io al vedo così.
Spero essere stata di aiuto


BUON 2009 A TUTTI !

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

bernardo

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  • Re: medico competente coordinato: come funziona?
  • (04/01/2009 13:38)

Direi che Amy ha descritto molto bene la situazione. Il Medico Coordinatore è, appunto, uno che coordina, "dà le dritte", stabilisce le procedure e le metodologie comuni a tutti. In più, almeno nella mia esperienza, è colui che garantisce al Datore di Lavoro il corretto funzionamento della macchinaa complessiva, soprattutto nelle situazioni con più unità produttive sparse sul territorio.
Nei singoli aspetti professionali ognuno risponde per sé, tuttavia vi può essere una correpsonsabilità (aggiuntiva, non sostitutiva) del Coordinatore in caso di inadempienze di singoli coordinati (esempio: adozione di un inadueguato protocolo sanitario) proprio perché uno dei compiti del coordinatore è anche promuovere e garantire la qualità e l'uniformità del servizio.

GiovanniM

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  • Re: medico competente coordinato: come funziona?
  • (21/01/2009 19:35)

bernardo il 04/01/2009 01:38 ha scritto:
Direi che Amy ha descritto molto bene la situazione. Il Medico Coordinatore è, appunto, uno che coordina, "dà le dritte", stabilisce le procedure e le metodologie comuni a tutti. In più, almeno nella mia esperienza, è colui che garantisce al Datore di Lavoro il corretto funzionamento della macchinaa complessiva, soprattutto nelle situazioni con più unità produttive sparse sul territorio.
Nei singoli aspetti professionali ognuno risponde per sé, tuttavia vi può essere una correpsonsabilità (aggiuntiva, non sostitutiva) del Coordinatore in caso di inadempienze di singoli coordinati (esempio: adozione di un inadueguato protocolo sanitario) proprio perché uno dei compiti del coordinatore è anche promuovere e garantire la qualità e l'uniformità del servizio.

GiovanniM

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  • Re: medico competente
  • (21/01/2009 19:39)

Sono un operatore sanitario impiegato asl. (ostetrico) sono stato giudicato inabile ad alcune mansioni dalla commissione medico collegiale. Per un anno ciò mi è stato riconosciuto. Dopo il medico competente ha invalidato il giudizio della commissione medico collegiale ritenendolo ininfluente. Ciò mi ha creato una serie di problemi con il lavoro. Visto che ora faccio un lavoro che non potrei più fare.

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