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Vasculite retinica

Questo argomento ha avuto 6 risposte ed è stato letto 6079 volte.

dommyclark

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  • Vasculite retinica
  • (05/01/2009 15:49)

Nel 2004 sono stato colpito da una vasculite retinica , ancor oggi in cura .Dopo tante lotte con il sindacato e azienda finalmente ottengo il via presso la medicina del lavoro. Questo è il loro esito :

Giudizio Idoneità:
Idoneo alle mansioni di addetto preparazione reparto bagni galvanici. Obbligo di occhiali protettivi adiacenti ai globi oculari…

In visione Binoculare : la lettura è confusa

A questo punto per me diventa difficile interpretare ciò che loro hanno scritto

Allora mi sono rivolto successivamente da un Medico Legale oculista oftalmologo sottoponendomi nuovamente a visita medica

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Anamnesi; Nel 2004 episodio di tromboflebite con retinite virale in Osn.
V.N. Odx : 2/10 con correzione 10/10 correzione sf. +2.50
V.N. Osn : 1/10 non migliorabile con correzione.
TQdx: 16mmHgrr-P1
TOsn: 17mmHg[T-P]
Senso Stereoscopicof Lane I): Assente
Visione Binoculare (test di Worth): Soppressione Osn
Segmento Anteriore: RFM diretto e consensuale presenti e lenti. Fini opacità
capsulari posteriori
Segmento Posteriore:
Odx Papilla rosea a margini netti, letto vascolare nella norma. Sensibilità
retinica conservata.
Osn: esiti di Tromboflebite. Profilo retinico conservato, presente la fisiologica
depressione foveale. Riduzione dello spessore retinico verosimilmente per
fenomeni di sofferenza vascolare (accertata con Tomografia a Coerenza Ottica
OCT)

Diagnosi: OSn esiti di tromboflebite e retinite virale con marcata ambliopia.

Conclusioni:
La condizione oculare del sig. ………………. limita la percezione della profondità degli oggetti, questo, potrebbe aumentare il rischio di incolumità personale durante lo svolgimento delle mansioni lavorative che richiedono movimentazioni tecniche mediante l'ausilio degli arti superiori.
La mancanza di visione binoculare favorisce l'aumento del rischio di traumi nell'occhio migliore in quanto per atteggiamento naturale il paziente antepone, nella fattispecie, l'Odx durante le sue attività, rendendolo più esposto a lesioni.
La patologia sofferta in passato dal paziente, amplia la probabilità di nuovi episodi anche in altri settori organici. Pertanto si sconsiglia di svolgere attività in presenza di sostanze tossiche, polveri, inalanti e quant'altro potrebbe agire quale fattore concausale nel determinare l'insorgenza di episodi di tromboflebite, che in altre condizioni lavorative non insorgerebbe.


La domanda nasce spontanea

Secondo Voi cosa dovrei fare? .......

nofertiri9

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  • Re: Vasculite retinica
  • (10/01/2009 20:43)

richiedere al Medico Competente aziendale Visita medica su richiesta ai sensi dell'art. 41 comma 2 lettera C e portargli questo ulteriore parere sanitario.
Poi, si va per art. 41 c.9 in caso di divergenza di opinioni/pareri.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

bernardo

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  • Re: Vasculite retinica
  • (11/01/2009 00:44)

Conclusioni:
potrebbe aumentare il rischio di incolumità personale durante lo svolgimento delle mansioni lavorative che richiedono movimentazioni tecniche mediante l'ausilio degli arti superiori. ...
La mancanza di visione binoculare favorisce l'aumento del rischio di traumi nell'occhio migliore in quanto per atteggiamento naturale il paziente antepone, nella fattispecie, l'Odx durante le sue attività, rendendolo più esposto a lesioni.
La patologia sofferta in passato dal paziente, amplia la probabilità di nuovi episodi anche in altri settori organici. Pertanto si sconsiglia di svolgere attività in presenza di sostanze tossiche, polveri, inalanti e quant'altro potrebbe agire quale fattore concausale nel determinare l'insorgenza di episodi di tromboflebite, che in altre condizioni lavorative non insorgerebbe.


La domanda nasce spontanea

Secondo Voi cosa dovrei fare? .......

Francamente il giudizio dell'oculista mi sembra tipico di chi non ha la più pallida idea di cosa singifichi lavorare.
Infatti secondo tale parere lei dovrebbe evitare "mansioni lavorative che richiedono movimentazioni tecniche mediante l'ausilio degli arti superiori" cioè in pratica dovrebbe fare un lavoro che non richieda l'uso di mani e braccia.
Sul fatto che l'occhio destro sia pià esposto a lesioni perché è quello con cui vede meglio e quindi lo "antepone", a meno che lei non abbia occhi telescopici, avanzo qualche dubbio, soprattutto se fa uso,come le ha detto il Medico Competente, di occhiali protettivi.
Molti dubbi infine anche sul fatto che una pregressa retinite virale predisponga a patologie a carico di "altri settori organici" , in particolare a patologie da agenti chimici ("sostanze tossiche, polveri, inalanti e quant'altro..").
Se diamo retta all'oculista lei potrebbe fare il pensatore o poco altro.
Insomma, dai dati che ha fornito, ancorché alquanto stringata, mi sembra sostanzialmente corretta la valutazione del Medico Competente.
Segua comunque il consiglio di Nofer e mostri al Medico Competente anche il referto dell'oculista.

Gennaro

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  • Re: Vasculite retinica
  • (11/01/2009 17:24)

Condivido Bernardo

Gennaro Bilancio

dommyclark

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  • Re: Vasculite retinica
  • (12/01/2009 23:50)

bernardo il 11/01/2009 12:44 ha scritto:

Grazie innanzitutto per la risposta

voglio precisare che questo certificato va a ribattere quello che la Medicina del lavoro ha scritto cioe:


idoneo alla mansione di operatore galvanica senza nessuna limitazione ma proteggendo i globi oculari
però dice anche che : in visione binoculare la lettura è confusa...

La domanda che io faccio è la seguente

Se la visione binoculare è confusa come è possibile che una persona possa essere idoneo a una mansione a dir poco rischiosa visto che parliamo di galvanica

il visus è il seguente
os 1/50 non migliorabile con lenti
od 10/10 +2/50

sicuramente dovrei fare come i pirati bendare un occhio e a fine giornata sbendarlo




All'altra risposta su fattori di agenti chimici risponde questo certificato

Medico Chirurgo-Specialista in Oftalmologia
ricercatore Universitario-Medico I Livello Dirigenziale
Docente scuola di Specializzazione in Oftalmologia


Si attesta che il sig .............. presenta in data odierna calo visivo in os.
Tale calo visivo è rapportabile ad una riattivazione virale con ripercussione
a livello retinico sottoforma di vasculite.
Si consiglia quindi astenersi da sforzi fisici e sollevamenti pesi come anche
non sottoporsi ad inalazioni di sostanze tossiche in quanto possono agire in una depressione del sistema immunitario
e riattivazione con dell'attività replicativa virale.
Tutto questo è riscontrato da l'ultimo esame ematoclinico da cui si evince la positività replicativa
dell'herpesvirus (igM)


faccio presente che dal 2004 ad oggi 12/1/2009 sto combattendo con l'igM sempre presente esattamente con farmaco Zelitrex 1000mg 3compresse al giorno avendo fortunatamente l'esenzione da ticket in quanto salvavita .

Francamente il giudizio dell'oculista mi sembra tipico di chi non ha la più pallida idea di cosa singifichi lavorare.
Infatti secondo tale parere lei dovrebbe evitare "mansioni lavorative che richiedono movimentazioni tecniche mediante l'ausilio degli arti superiori" cioè in pratica dovrebbe fare un lavoro che non richieda l'uso di mani e braccia.
Sul fatto che l'occhio destro sia pià esposto a lesioni perché è quello con cui vede meglio e quindi lo "antepone", a meno che lei non abbia occhi telescopici, avanzo qualche dubbio, soprattutto se fa uso,come le ha detto il Medico Competente, di occhiali protettivi.
Molti dubbi infine anche sul fatto che una pregressa retinite virale predisponga a patologie a carico di "altri settori organici" , in particolare a patologie da agenti chimici ("sostanze tossiche, polveri, inalanti e quant'altro..").
Se diamo retta all'oculista lei potrebbe fare il pensatore o poco altro.
Insomma, dai dati che ha fornito, ancorché alquanto stringata, mi sembra sostanzialmente corretta la valutazione del Medico Competente.
Segua comunque il consiglio di Nofer e mostri al Medico Competente anche il referto dell'oculista.

nofertiri9

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  • Re: Vasculite retinica
  • (13/01/2009 00:28)

Certo, bel guaio: a tutti gli effetti, io ritengo lei possa essere ritenuto un ipo-vedente.
Ora, se ricordo bene come si fa di solito una preparazione dei bagni galvanici, si parte dalla pesata del sale solubile, o della soluzione concentrata, poi si passa alla solubilizzazione e quindi si procede ai processi di bagno, che a volte sono servo-assistiti dagli immersori automatici ed altre no.
Io, uno che ci vede tanto poco quanto niente (mi scusi, non voglio mortificarla, ma i dati che ci fornisce quelli sono) non solo non gli farei fare la pesata, che richiede acuità visiva almeno accettabile, ma non mi fiderei affatto della capacità di giudizio visivo da dare all'emersione dei pezzi dal bagno. Sempre se ricordo bene, a seconda del tipo di bagno il pezzo (che peraltro di solito prima dev'essere pesantemente sgrassato) si presenta con uno strato pellicolare diverso che è segno della completezza e realizzazione alla regola dell'arte della reazione galvanica.
Anche nei processi con tempi automatizzati, per quanto ne so io ma potrebbe essere insufficiente o inadatto, l'operatore è quello che "valuta" se è il caso di fare un'altra bagnatella oppure se per contro occorre passare in tampone per far procedere come si deve il processo.
Le rinnovo caldamente il suggerimento di chiedere nuova visita al Medico Competente, magari pregandolo -con garbo- di venire in reparto a vedere come si svolge il tutto. Da tener presente che il MC è obbligato a visitare i luoghi di lavoro almeno una volta l'anno, questa potrebbe essere una splendida occasione, proprio di quelle da non perdere.
Non essendo io Medico, ma Igienista Industriale, non posso esserle altrimenti di supporto/aiuto.
Ma ci faccia sapere come va a finire, se le è possibile!

Nofer
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dommyclark

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  • Re: Vasculite retinica
  • (13/01/2009 23:10)

nofertiri9 il 13/01/2009 12:28 ha scritto:
Certo, bel guaio: a tutti gli effetti, io ritengo lei possa essere ritenuto un ipo-vedente.
Ora, se ricordo bene come si fa di solito una preparazione dei bagni galvanici, si parte dalla pesata del sale solubile, o della soluzione concentrata, poi si passa alla solubilizzazione e quindi si procede ai processi di bagno, che a volte sono servo-assistiti dagli immersori automatici ed altre no.
Io, uno che ci vede tanto poco quanto niente (mi scusi, non voglio mortificarla, ma i dati che ci fornisce quelli sono) non solo non gli farei fare la pesata, che richiede acuità visiva almeno accettabile, ma non mi fiderei affatto della capacità di giudizio visivo da dare all'emersione dei pezzi dal bagno. Sempre se ricordo bene, a seconda del tipo di bagno il pezzo (che peraltro di solito prima dev'essere pesantemente sgrassato) si presenta con uno strato pellicolare diverso che è segno della completezza e realizzazione alla regola dell'arte della reazione galvanica.
Anche nei processi con tempi automatizzati, per quanto ne so io ma potrebbe essere insufficiente o inadatto, l'operatore è quello che "valuta" se è il caso di fare un'altra bagnatella oppure se per contro occorre passare in tampone per far procedere come si deve il processo.
Le rinnovo caldamente il suggerimento di chiedere nuova visita al Medico Competente, magari pregandolo -con garbo- di venire in reparto a vedere come si svolge il tutto. Da tener presente che il MC è obbligato a visitare i luoghi di lavoro almeno una volta l'anno, questa potrebbe essere una splendida occasione, proprio di quelle da non perdere.
Non essendo io Medico, ma Igienista Industriale, non posso esserle altrimenti di supporto/aiuto.
Ma ci faccia sapere come va a finire, se le è possibile!

Grazie vivamente per la sua risposta ,
ma a mio avviso ed esperienza conviene meglio farsi male da se , e no ad andare a sbattere su un
muro di gomma che rimbalza
.

Visto che Lei è un Igienista industriale proprio stamattina ho avuto una grande lite con i mie capi superiori
portando in discussione l'igiene industriale e l'importanza sulla mia salute come appunto ho citato (di avere un infezione in corso igM presenti ecc)

Nel pelaggio dei materiali di fresatura chimica , sicuramente ha già capito di cosa parlo ,sulla vernice che viene rimossa dall'operatore , attraverso la fase di lavorazione e successivamente dopo varie immersioni in acqua per la pulizia dei pezzi , questi una volta asciugati si forma un polverino che non avendo purtroppo banchi aspiranti per la pelatura , durante la lavorazione di pelaggio , questa polvere si deposita per terra e sui tavoli , poi gli spifferi di aria e vento fanno il loro percorso nel mio caso serie di congiuntivite e blefarite.


Dopo insistenti litigi ho chiesto alla mia azienda che venissero fatte delle prove sul contenuto di questa sostanza
Dalle prove di rilevamento che ha fatto il tecnico ,installando uno strumento su un operaio, sono usciti i seguenti valori

Alluminio 0,017 mg
Rame 0,08
Ferro 0,091
Mnganese 0,008
Piombo 0,004
Zinco0,094

n.b
manca il valore principale del bagno (soda caustica) valore che non hanno o non hanno voluto rilevare
Nel primo caso di sopra se io vado a sommare questi valori
lo mpltiplico per 31gg con un totale di 35,34 mg
e lo moltiplico per 12 mesi abbiamo 424,08 mg di polvere chimica che io vado a ingerire
se poi lo moltiplico per 20 anni quelli che dovrei forse stare ancora
sono 8481.6 mg di polvere chimica che dovrei ingerire ammesso e concesso
che i valori rimangono tali

mentre in questi di giù
Questi valori sono inferiori a 0,001 mg/metri cubi
Berillio
Bisinuto
Cadmio
cromo totale
Mercurio
Nickel
Stagno
anche qui faccio lo stesso discorso sono esattamente 230,64 mg/metri cubi

Conclusioni

in 192 litri d'aria aspirati "in sei ore circa ,da premettere che l'operatore non sempre si trovava in reparto
e considerando 3/4 d'ora pausa mensa" questo è quello che io personalmente respiro nel mio
cosi detto buco nero considerando che oggi è al 100% della produzione

A questo punto, non penso più che io possa parlare di vasculite ma bensì sicuramente di Tumore......

Tutto questo la medicina del lavoro prima di indirizzare una persona già sofferente specie
con problemi immunologici , e visto che la mia è una vasculite virale oltre ad essere anche retinica non
sarebbe stato il caso di pensare che forse sarebbe stato meglio che io facessi il fattorino aziendale?
E non l’operatore galvanico ?

Concludo

e te ne sarei infinitivamente grado se Lei mi dicesse se il solfuro di carbonio
si trova nelle lavorazioni della galvanica oppure in resine epossidiche oppure
in solventi , meck , alcol con aggiunta di meck , relais(distaccante)

Senza impegno si intende ………

grazie

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