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La propaganda igienista

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 1973 volte.

furnom

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Padova
Professione
Medico del Lavoro Competente
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202
  • La propaganda igienista
  • (19/02/2002 16:33)

Il prof. Fara, uno dei compagni di merende di Tomassini, ha farneticato una serie convinzioni alquanto squallide inerenti alle competenze e alla formazione dell 'igienista in medicina del lavoro su un quotidiano di una certa importanza quale è "Il Giornale". E i professori di medicina del lavoro che fanno? Non si sottolinea da più parti l 'importanza di far sapere al "mondo intero" la nostra situazione?

Buona lettura (???)

http://www.sitinazionale.it/notizia.asp?id=248

http://www.sitinazionale.it/documenti4.asp

billi

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Ragusa
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
645
  • Re: La propaganda igienista
  • (19/02/2002 21:00)

Da voltastomaco! Ma vermente, dove sono i nostri prof universitari? Sono stati invitati a merende pure loro? Possibile che certi discorsi diano fastidio solo a pochi sparuti MdL? Nessuno che si e ' degnato di fare un microscopico articolo su un quotidiano locale, che so la Gazzetta di S.Cristoforo. Va bene che ci reputiamo signori, ma tutti sappiamo cosa si diventa se si e ' troppo buoni!

c.sbordone

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Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
93
  • Re: La propaganda igienista
  • (19/02/2002 22:16)

Che gli Igienisti, come il prof. Fara, si stiano arrampicando sugli specchi per giustificare il loro ingresso nel campo della Medicina del Lavoro, oltre ai tentativi di specialisti o scuole di specializzazione in Igiene in cerca di aiuti presso i colleghi Medici del lavoro per imparare o per carpire qualcosa di Sorveglianza Sanitaria per loro assolutamente sconosciuta, è confermato dalla recente delibera della Regione Campania, che dovendo reperire le strutture sanitarie della Regione che avessero i requisiti per accogliere gli specializzandi per il loro tirocinio pratico ai sensi della 502/92, così significamene ha deliberato, naturalmente in concordanza con le rispettive scuole di specializzazione delle due facoltà mediche regionali:



Delibera di Giunta Regionale n. 2 del 4/1/2002

Oggetto: Protocollo d 'Intesa fra la Regione Campania e l 'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e la Seconda Università degli Studi di Napoli per le specializzazioni mediche universitaria ai sensi dell 'art. 6,comma 2, del D.L.vo 502/92 - Modifiche ed integrazioni – II provvedimento.

PREMESSO che con le deliberazioni di Giunta Regionale n. 4855 e n. 4856 del 5/10/2000 si è provveduto

all 'approvazione dei Protocolli d 'Intesa fra la Regione Campania e la Seconda Università degli Studi di

Napoli e l 'Università degli Studi di Napoli "Federico II" per le specializzazioni mediche universitarie ai sensi

dell 'art. 6, comma 2 del D.L.vo 502/92 e successive modifiche ed integrazioni e che tali Protocolli sono

stati regolarmente sottoscritti, nelle forme di legge;

RILEVATO che parte integrante dei detti Protocolli d 'Intesa è costituita dalla "rete formativa" delle

strutture del Servizio Sanitario Nazionale da utilizzare per l 'espletamento del percorso formativo da parte

dei medici specializzati…



21) IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA

Attestazione che la struttura è in grado di assicurare:

1. la disponibilità di spazi didattici, biblioteca, attrezzature per ciascuna scuola di specializzazione,

materiale didattico adeguati;

2. la presenza di servizi generali, diagnostici e di laboratorio che consentano lo svolgimento delle

attività qualitative e quantitative di addestramento professionale proprie di ciascuna scuola di

specializzazione di cui ai decreti del Ministro dell 'Università e della Ricerca Scientifica e

Tecnologica 11 maggio 1995 e 3 luglio 1996 n. 148, e successive modificazioni ed integrazioni;

3. nella presenza di strutture sanitarie e relativi posti letto e dell 'organico di personale ai fini

assistenziali in grado di erogare nel loro insieme e secondo le diverse modalità (degenza, day

hospital, attività ambulatoriale, …), tutte le prestazioni previste nello standard di

addestramento professionalizzante per ciascuna tipologia di scuola di specializzazione;

4. partecipare alla progettazione ed alla realizzazione di almeno tre indagini epidemiologiche

5. collaborare almeno in tre casi all 'analisi di statistiche sanitarie correnti

6. effettuare tre analisi organizzative di strutture sanitarie

7. collaborare alla predisposizione, al monitoraggio ed alla valutazione di interventi di informazione

o educazione sanitaria, campagna di vaccinazione, piani di sorveglianza ambientale, adeguatezza

sanitaria di procedure produttive e/o di prestazioni di servizi, interventi di prevenzione in

comunità, adeguatezza delle procedure operative di una organizzazione sanitaria

8. effettuare almeno tre valutazioni del fabbisogno di risorse di una organizzazione sanitaria

9. effettuare almeno tre studi di fattibilità per la soluzione di problemi di salute di una comunità o di

problemi organizzativi di una istituzioni

10. collaborare almeno a tre valutazioni di tecnologie sanitarie sotto il profilo dell 'affidabilità,

economicità, rapporti costi-efficacia/costi-efficienza/costi-utilità, aspetti etici e giuridici

11. promuovere e coordinare almeno tre interventi di verifica e revisione di qualità dell 'assistenza

12. predisporre almeno due rapporti (reali o simulati) all 'Autorità giudiziaria su problemi di Sanità

Pubblica



24) MEDICINA DEL LAVORO

Attestazione che la struttura è in grado di assicurare:

1. la disponibilità di spazi didattici, biblioteca, attrezzature per ciascuna scuola di specializzazione,

materiale didattico adeguati;

2. la presenza di servizi generali, diagnostici e di laboratorio che consentano lo svolgimento delle

attività qualitative e quantitative di addestramento professionale proprie di ciascuna scuola di

specializzazione di cui ai decreti del Ministro dell 'Università e della Ricerca Scientifica e

Tecnologica 11 maggio 1995 e 3 luglio 1996 n. 148, e successive modificazioni ed integrazioni;

3. nella presenza di strutture sanitarie e relativi posti letto e dell 'organico di personale ai fini

assistenziali in grado di erogare nel loro insieme e secondo le diverse modalità (degenza, day

hospital, attività ambulatoriale, …), tutte le prestazioni previste nello standard di

addestramento professionalizzante per ciascuna tipologia di scuola di specializzazione;

4. attività clinico-diagnostica e sorveglianza sanitaria (almeno una annualità):

di degenza o in day-hospital: raccolta dell 'anamnesi e dell 'esame obiettivo, valutazione degli

accertamenti, partecipazione alle conclusioni diagnostiche, all 'impostazione terapeutica ed agli

eventuali adempimenti di legge (primo certificato di malattia professionale, referto, ecc.) di 100

pazienti

5. attività clinico-diagnostica e sorveglianza sanitaria (almeno una annualità):

ambulatoriale: raccolta dell 'anamnesi e dell 'esame obiettivo, valutazione degli accertamenti e

partecipazione alle conclusioni diagnostiche e agli eventuali adempimenti di legge di cui al punto a) di

200 pazienti

6. attività clinico-diagnostica e sorveglianza sanitaria (almeno una annualità):

preventiva: partecipazione a 200 visite mediche d 'idoneità preventive o periodiche, di cui la metà

eseguite personalmente;

7. attività di laboratorio

laboratorio di allergologia: partecipazione all 'esecuzione e alla valutazione di 50 esami allergologici;

8. attività di laboratorio

laboratorio di audiologia: partecipazione all 'esecuzione e alla valutazione di 100 esami audiometrici;

9. attività di laboratorio

laboratorio di fisiopatologia cardiocircolatoria: partecipazione all 'esecuzione e alla valutazione di 100

esami elettrocardiografici;

10. attività di laboratorio

laboratorio di fisiopatologia respiratoria: partecipazione all 'esecuzione e alla valutazione di 100 esami

epirometrici e di 50 esami emogasanalitici, di cui la metà eseguiti personalmente;

11. attività di laboratorio

laboratorio di tossicologia industriale e patologia clinica: partecipazione all 'esecuzione e alla

valutazione di 200 esami tossicologici e/o di monitoraggio biologici e/o diagnositici;

12. attività esterna

partecipazione a 10 indagini (sopralluogo, valutazione dei fattori di rischio, stesura di protocolli di

monitoraggio ambientale e biologico, relazione conclusiva ed interventi di bonifica) in ambienti di

lavoro dei principali comparti produttivi (industria, agricoltura, servizi);

13. attività di laboratorio

partecipazione all 'esecuzione, analisi e valutazione di 20 determinazioni dei più comuni inquinanti

ambientali chimici e/o fisici e/o biologici (rumore, polveri, vapori/gas, microclima).



SIC!

Ogni commento è naturalmente superfluo.

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