Sono impiegata in una fabbrica di semilavorati, la mia mansione consiste nel prelevare dei manufatti ed inserirli in un nastro trasportatore per la lavorazione successiva.
Si tratta di un incarico che richiede una certa esperienza, dovendo autonomamente selezionare gli articoli adatti per le varie lavorazioni richieste.
Ma è un lavoro piuttosto pesante, almeno per una donna; in precedenza era svolto da maschi o al più da una coppia di donne.
Gli sforzi ripetuti mi gravano sulla colonna vertebrale, e da qualche tempo si sono manifestati dei problemi.
Durante il lavoro non avvertivo dolori, forse perché i muscoli sono riscaldati, ma di notte provo una certa sofferenza specie quando sono costretta a muovermi.
Ultimamente mi si è presentato un dolore ed un formicolio ad una gamba e per questo mi sono recata dal medico.
Questi sospetta l'esistenza di un' "ernia al disco" e mi ha prescritto gli esami del caso.
Volevo chiedere questo: visto che i disturbi sono riconducibili ad una malattia professionale, come posso essere eventualmente tutelata dall'assistenza prevista dall'assicurazione obbligatoria, salvaguardando il mio posto di lavoro e senza dover pregiudicare i miei rapporti con l'Azienda?
ha provato a parlarne con il Medico Competente aziendale? E quest'ultimo si confronta con il Datore di lavoro e il RSPP per quanto riguarda la valutazione dei rischi per mansione?
Con l'entrata piena in vigore del Decreto 81, il tutto si dovrebbe chiarire in breve.
Si dovrebbe.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
D'accordo, grazie delle informazioni.
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