marcandrea il 29/01/2009 09:36 ha scritto:
Ringrazio Remix per la considerazione effettuata.
In realtà dovremmo stare alla finestra in attesa delle indicazioni su "formato e modalità". Ma arriveranno mai queste indicazioni?
C'è solo un piccolo refuso: l'articolo è il 54 e non il 50.
Ringrazio a mia volta Marcandrea per la precisazione: sì, l'articolo che intendevo citare e di cui ho riportato il contenuto è l'art. 54 D.Lgs. 81/08, non l'art. 50.
remix il 27/01/2009 09:15 ha scritto:
A quanto sinora commentato sull’argomento, aggiungo l’invito a tener conto del contenuto dell’art. 50, D.Lgs. 81/2008, che così recita: “La trasmissione di documentazione e le comunicazioni a enti o amministrazioni pubbliche, comunque previste dal presente decreto legislativo possono avvenire tramite sistemi informatizzati, nel formato e con le modalità indicati dalle strutture riceventi”.
Ergo: se tale disposizione deve ritenersi da applicare anche riguardo all’adempimento qui in considerazione, e cioè a quello disposto dall’art. 40 D.Lgs. 81/2008, si deve trarre che finché i “servizi competenti per territorio” non fornissero indicazioni circa “formato e modalità”, effettivamente, oltre che non sussistere un presupposto formalmente previsto dal legislatore, verrebbe a mancare una condizione di fatto indispensabile perché oltre ad essere, le comunicazioni, adeguate quanto a tipologia di dati, questi ultimi siano tecnicamente e realmente gestibili e fruibili dall’ente ricevente.
Il passo prossimo che ci si dovrebbe attendere, quindi, prima ancora di ogni eventuale iniziativa (comunque certamente apprezzabile) di Medici Competenti, dovrebbe essere, appunto, un chiarimento ufficiale da parte delle realtà “riceventi” su “formato e modalità”.
Ringrazio Remix per la precisazione ma il verbo utilizzato è "possono avvenire", non "devono avvenire", pertanto l'obbligo di invio di segnalazione sembra esserci, anche se le modalità di ricevimento devono essere indicate dai servizi.... peraltro ho molti dubbi sulla trasmissione via mail, e se il server è intasato, non funziona etc etc insomma io vorrei capire a chi è venuto in mente questa procedura, perchè (farà perdere tempo a noi e soprattutto agli organi di vigilazanza per adempiere a burocratismi poco utili)e come va espletata... diversi organi di vigilanza danno comunicazioni informali di aspettare che la procedura verrà abrogata..... ho i miei dubbi che con la crisi attuale il Legislatore pensi a 12000 medici del lavoro ed alla loro relazione sanitaria, pertanto invito tutti a pensare ai 10500 euro di sanzione, preparare le relazioni da inviare a fine marzo, perchè è vero che sarebbe da contestare una sanzione su questo articolo, ma è un pensiero in più... poi dovremmo tutti fare come il presidente di una grande regione del sud che guadagnando oltre 500000 scrivo cinquecentomila euro all'anno è nullatenente.... ed ho detto tutto
scusate lo sfogo ma a me sembra veramente il paese dei furbi
cordialmente
am
antonio-manuppelli il 09/02/2009 12:55 ha scritto:
Ringrazio Remix per la precisazione ma il verbo utilizzato è "possono avvenire", non "devono avvenire", pertanto l'obbligo di invio di segnalazione sembra esserci, anche se le modalità di ricevimento devono essere indicate dai servizi....
Premesso che l’obbligo di trasmissione dei “dati collettivi aggregati sanitari e di rischio” sussiste senza ombra di dubbio e che è altrettanto fuori discussione che allo stesso obbligo è collegata la previsione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 10.500 euro per il caso di inadempimento, a mio avviso l’art. 54, D.Lgs. 81/2008, recita “possono” piuttosto che “devono”, perché si riferisce genericamente alle modalità di trasmissione di documentazione e comunicazioni a enti o amministrazioni pubbliche “comunque previste dal presente decreto legislativo”… come dire che in via generale, appunto, “è possibile” che tutto quanto il decreto prevede debba essere trasmesso, lo si possa trasmettere, oltre che per le vie consuete, anche per quella telematica; caso particolare, poi, è quello di cui all’art. 40 D.Lgs. 81/2008, rispetto al quale il legislatore ha previsto invece un’unica e sola tassativa modalità di trasmissione: quella telematica; ma vi sono ragioni pragmatiche, prima ancora che formali (e rispetto a queste ultime nel mio post citato ho usato prudentemente formule ipotetiche, ma che mi sembrerebbe il caso di tenere comunque presenti come elemento di confronto con i Servizi di Prevenzione di riferimento), per ritenere che la trasmissione in questione sarebbe il caso che avvenisse (così come previsto dall’art. 54, D.Lgs. 81/2008) previo ufficiale chiarimento di “modalità” e “formato” da parte dell’ente ricevente.
Quanto all’eventualità che quest’ultimo non si attivi per tempo, sintetizzo le mie considerazioni:
- mi risulta per certo, perché, in zona, vi sono SPESAL che hanno avuto cura e premura di fornire questa informazione, che si stia provvedendo alla definizione di formato e modalità, peraltro in modo da garantire anche uniformità tra Regioni, cercando di rispettare una tempistica compatibile con le scadenze;
- se quanto sopra non si dovesse realizzare (considerate le eventuali difficoltà tecniche, formali e pratiche di vario genere), non è da escludere che possano essere gli stessi SPESAL a fornire indicazioni su modalità provvisorie, cosa ipotizzabile quantomeno in quelle realtà dove già essi si sono attivati per fornire notizie sui “lavori in corso”;
- nemmeno è da escludere che si giunga ad una proroga della scadenza ora fissata al primo trimestre 2009;
- credo tuttavia ed in conclusione, che sia prudente e non certo da sconsigliare, che comunque i Medici Competenti si impegnino per individuare modi e mezzi per non lasciare inadempiuta la norma in questione e poter dimostrare di aver fatto, al tal fine, del proprio meglio.
...spero mi perdonerete per questo post di coda che è solo una prova (delle tante) per sostituire il mio avatar (spero di riuscirci) con uno nuovo dal titolo "la quadratura del cerchio".
Grazie davvero per la comprensione!
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